Secondo gli etologi (e anche molti addestratori) gli epiteti riportati nel titolo (e altri anche un po' più coloriti) che affibbiamo a parecchi cavalli che non rispondono agli aiuti come vorremmo <b>sono degli errori</b>. Si tratterebbe di "umanizzazioni", di interpretazioni di comportamenti che sembrano, molto da vicino, analoghi comportamenti umani, e che ci inducono a interpretarli come se fossero umani... sbagliando di grosso.

Gli etologi, e bravi addestratori come il mio preferito, Mark Rashid, sottolineano che quasi tutti i comportamenti "non desiderabili" sono dovuti invece alla confusione, e relativo "comportamento di conflitto" causato dallo stress.

La comunicazione non chiara è causa di grandissimo stress... ricordate qualche film sul nazismo, in cui ai prigionieri vengono urlati ordini in tedesco, evidentemente incomprensibili.... ma con la minaccia di una punizione immediata se non vengono obbediti? Potete immaginare il livello di stress di quei prigionieri?

Be, secondo alcuni, punire un cavallo "che ti prende in giro" (e invece è solo confuso) è altrettanto sbagliato, ingliusto... ed inutile (di più: controproducente).

Cosa ne pensate?
Troncate subito la discussione se è già stata affrontata.... sono ancora abbastanza nuovo e non ho avuto il tempo di fare una bella ricerca... mettetemi un link e vado a vedere!

mi interessa tanto questo argomento.. perchè io ho il tipico cavallo che a detta degli altri.. è ribelle e ti prende in giro..
come ho scritto nel topic del cavallo ingranato, ho ricominciato da zero per me e per lui.. cavallo giovane, ma sempre stato in mano a persone esperte, per cui.. quando l ho preso io, principiantissima, ho iniziato a montarlo da tale.. e lui ha acquisito tanti capricci e difese.
sono super d accordo sul fatto che non sia colpa del cavallo ma del fatto che non siamo in grado di farci capire..

però.. come la metti quando il cavallo mandato al trotto semplicemente in rettilineo,mano leggera, niente strattoni, niente di niente tranne che .. trotto.. tutt un tratto si pianta, scarta e ti porta sotto la tettoia a forza?? e non una ma mille volte sempre in quel posto..? a quel punto.. io penso che inizialmente sia stato mio errore non riprenderlo subito, ma poi.. anche quando cerchi di riprenderlo, lui ti porta a forza dove vuole..
questo lo chiamo "prendere in giro.."..

Anche se sono d'accordo sul fatto che i cavalli hanno reazioni pi' che ragionamenti razionali e sul principio di dare al cavallo segnali chiari che non lo confondano, stiamo attenti a non umanizzare la disumanizzatione [:D]
Stress, forse. Ma paragonare i cavalli ai prigionieri di guerra e' un po' eccessivo.

Ovvio: era solo un esempio limite per immedesimarsi in una situazione dove la comunicazione incomprensibile è fonte di stress!
Sono animalista/ambientalista... ma non fino a questo punto...[|)]