.... inserite tutte le dediche ... i pensieri.... ciò ke volete dire al vostro cavallo o semplicemente ad un cavallo qualsiasi....!!!

Mi onoro di averlo come amico...
mi ha insegnato la strada... la grinta….
muri a secco coperti di muschio umido...
il mio cavallo mi ha insegnato a passarci sopra...
il mio cavallo mi ha insegnato a volare oltre gli ostacoli...
paura non c'e'...c'e' arte...bellezza...

solo con lui sono veramente me stesso

La sua fiducia è il mio coraggio,
la mia mente e la sua forza insieme sono una sola cosa
Senza di ME,LUI non sapeva dove andare, senza di LUI,IO non mi sentivo nessuno
La sua amicizia non mi ha mai tradito, LUI è cieco verso le cattiverie del mondo il suo cuore non conosce furbizia ,solo con ME,LUI è sicuro di ciò che è, solo con LUI sono veramente IO.
Anche quando non ti sono sopra e ti guardo da terra la tua nobiltà e la tua ricchezza d'animo mi trafiggono il cuore...


sbizzarritevi anche voi!!!

Stellina mia..sei entrato nella mia vita senza fare troppo rumore, senza grandi festeggiamenti e senza che io ti abbia scelto...il nostro incontro è stato un caso...

Con il tempo ti sei guadagnato pezzetto per pezzetto del mio cuore, senza nemmeno che io mi accorgessi...me ne sono accorta quando avrei dovuto dirti addio, quando avrei dovuto lasciarti andare...non sono riuscita a farlo.

Se l'avessi fatto quante cose mi sarei risparmiata...mi sarei risparmiata il piangere tutte le sere guardando la tua foto mentre saltavi, mi sarei risparmiata tanti pianti dopo che il veterinario girava l'angolo, mi sarei risparmiata un anno di stop, mi sarei risparmiata ore e ore a guardarti fermo nel box, e lasciare che la sella si impolverasse, mi sarei risparmiata di gurdare gli altri partire in concorso e io rimanere lì, a guardarli partire..

ora chi sa' che farei se tu te ne fossi andato quella volta..forse salterei ancora, forse avrei mollato tutto, forse non cambierebbe nulla...

Ma ripensandoci se fossi tornata indietro l'avrei rifatto quell'errore mille e più volte...perchè mi sarei anche risparmiata il tornare insieme in gara, dopo che tutti ci avevano detto che non avresti più potuto fare niente, e vincere. Mi sarei risparmiata le galoppate per i campi a tutta velocità..solo io e te..un tutt'uno dopo tanto tempo, insieme nella certezza di volare...Mi sarei risparmiata la felicità ogni giorno di vederti di nuovo correre nel prato, di sentirti nitrire e giocare con gli altri cavalli, di vederti galoppare seza fine, nella felicità di poterlo ancora fare...Mi sarei risparmiata un legame unico, che non mi permette nemmeno di non vedeti per una settimana, mi sarei risparmiata tutte le avventure cha abbiamo passato, tutte le tue stranezze, i tuoi insegnamenti, tutti i litigi, tutte le tue strane fobie che non perderai mai...dopo un passato tanto triste e difficile, hai finalmente trovato un po di serenità: ora basta gare, salti, allenamenti strenuanti...basta. Hai passato 16 anni della tua vita in quel mondo, ora inizia il momento in cuio tutto quello che hai dato ti verrà restituito.

Ti voglio bene Stellina.

Dedicato al cavallo della mia vita.

dedicata alla mia ienetta:

Ti voglio bene non solo x quello ke sei... ma x quello ke sono io quando sto con te...
Ti voglio bene non solo x ciò ke stai facendo di te stessa.... ma x ciò ke stai facendo di me...
Ti voglio bene perchè hai fatto più di qualsiasi fede x rendermi migliore e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino x rendermi felice ... l'hai fatto solo essendo te stessa...TI VOGLIO BENE PATATINA MIA!!!!!!!!!!!!!!!!!

Caro cavallo, sei morto di domenica.

la mia era questa:

Già da due mesi,tanti quanti dall'ultima volta che lo vidi,tolsi quel braccialetto le cui quattro lettere,seppur d'oro,erano ormai graffiate e opacizzate dal tempo.
Stamattina,come se stessi tornando da un marito tradito e ignaro di tutto,sulla soglia della porta,mi ricordai di aver dimenticato qualcosa...il braccialetto!
Me lo infilai di corsa,volevo che tutto fosse normale,senza adito di sospetto,un giorno come tanti...volevo che lui non capisse cosa stesse succedendo.Per me,in quel momento,era diventato umano e...mi vergognavo al suo cospetto.
Una leggera ansia saliva mentre ero in macchina...due parole involontarie ma taglienti ,dette da mia madre,mi fecero comprender meglio la realtà:"Ma hai chiesto a Gian Piero se puoi montarlo?"..
Eh si...da ieri,sulla carta,non era più il mio.
Sbottai stizzita:"ci mancherebbe altro che non lo possa montare!loro montano il mio,perchè io non potrei montare il loro?!"
Già da lontanissimo lo riconobbi...era là,nella giostra assieme agli altri cavalli.
Ancor prima che Flavio gentilmente fermasse la giostra,lui mi aveva riconosciuta,protese il muso in avanti incuriosito come se stesse ironicamente dicendo:"oooh...ma quale buon vento ti porta da queste parti ,bionda?!"
Intanto Flavio mi porse la longhina e lui mi seguì come sempre,passo a passo.
Nel frattempo gli accarezzai delicatamente il collo..bello,lungo,elegante,teso a sorreggere un'espressione attenta e curiosa,un poco titubante.
Lo legai ai due venti...lì,per la prima volta,ci guardammo negli occhi...i miei divennero subito lucidi e...guarda che giochi strani che fa la mente in certi momenti...io non vidi mai in un cavallo degli occhi così lucidi.
Slacciai piano piano le coperte,assaporai ogni minimo gesto perchè sapevo sarebbe stato l'ultimo.
Scoprii tutta la sua bellezza...diversa da quella che vidi sei anni fa.Notai chiaramente che la schiena non era più come quella di una zebra,il petto era più ampio,il collo e il posteriore più grosso,l'espressione più rigida,non più sbarazzina,bensì segnata.
In questo triste giorno c'è chi anche contribuì a farmi infuriare portando via la NOSTRA testiera.Ci misi un'ora a trovare tutto il necessario per poter montare...e l'unica cosa Nostra era solo il pettorale,ormai dall'elastico mollo e logoro...a troppi salti,a troppe gare aveva dovuto resistere.
Innervosita passai velocemente sotto il suo collo urtando involontariamente una catena...Lui ebbe una reazione che anni fa non avrebbe mai avuto:scattò in alto con la testa sbarrando spaventato gli occhi.
Mi sentii in colpa come non mai...Lo abbracciai facendo scorrere dolcemente le mie mani sul suo setoso collo...si rilassò e si appoggiò alla mia spalla.Feci un passo indietro,misi un mio palmo aperto sotto il suo muso..Lui,quasi intimidito,lo annusò,ma,per la prima volta, non mi leccò.
Le mie lacrime ormai scendevano quando appoggiò la sua fronte sul mio petto come faceva sempre...e gli baciai la palpebra.
Misi la testiera con movimenti rallentati,guardai la sua bocca aprirsi e accettare il filetto come se stessi assistendo a un miracolo.Era l'ultima volta che gliel'avrei messa.
Presi la longhina e la frusta lunga,mi diressi verso il tondino,richiusi la porta alle mie spalle:Eravamo io e Lui,uno di fronte all'altro.
Mossi la frusta per impugnar meglio la longhina...lui la guardò terrorizzato e immobile.
Scoppiando a piangere gli dissi:"Non ti faccio niente...io non ti ho mai fatto del male!"
Mi posi al centro del tondino,Lui iniziò da solo a tottare intorno a me.
Il suo trotto fù armonioso e potente dal primo all'ultimo tempo,solo il collocambiò atteggiamento distendendosi e permettendo alla schiena di alzarsi ancora di più.
Ero sempre innamorata...lo son stata dal primo giorno e sempre lo sarò.Rimasi ipnotizzata a guardarlo finchè non lo chiamai sottovoce:"...Leon..."
Lui si mise al passo e si diresse fronte a me.
Tolsi la longhina,strinsi in sottopancia,rifiutai gli speroni.
Come sempre,nel momento in cui volli infilare il piede nella staffa,roteò di 45° per poi fermarsi,farmi montare e prendere a passeggiare.
Abbandonai la coperta su un piliere,accorciai un poco le redini e quello bastò perchè si arrotondasse.Avvicinai la gamba e mise subito in moto quell'armonioso compendio di muscoli.
Pensai:"Non c'è niente da fare,era Lui il mio cavallo,Dio lo creò apposta!"
Distolsi rapida la mente da quei pensieri per concentrarmi su ogni suo movimento.
La sua schiena,che tante ne passò,mi proiettava verso l'alto a ogni tempo di trotto.
Un raggio di sole.Tutto si scaldò...anche i suoi muscoli,sciolti dal primo all'ultimo.
Sensibile a ogni mio spostamento di peso,proseguiva sicuro e attento.
Mi rimisi al passo per prepararmi al galoppo.Bastò accostare la gamba perchè facesse una partenza degna di un dressagista,cosa che,pensai tra me,Dorotea non farebbe mai.
Galoppammo alle due mani e a destra sbandava leggermente...suo difetto e caratteristica.
Era tanto che non lo sentivo così rilassato,allungai le redini,si distese,alzò la schiena e mise ancor più sotto il posteriore..da tempo,troppo,non provavo una sensazione così bella.
Abbandonai tutto il mio peso nella sella sprofondandoci e aprendo le spalle.Passammo al trotto disteso e poi passo.
Avevamo finito...ma stetti tanto a passeggiare.Mai feci così fatica,in quattordici anni che monto,a smontare da un cavallo.
Mia madre intanto,era arrivata...:"certo che lui è proprio bello!non ce ne è un altro così!"disse ammirandolo.
Mi fermai davanti alle scuderie,mia madre si avvicinò dicendo:"Sà...lasciami salutare il mio ragazzo,che per anni mi fece fare tutti quei km in giro per l'Italia!...In bocca al lupo!"Gli accarezzò il muso e velocemente si voltò di spalle mentre una lacrima stava per scendere.
Dissellato gli pulii i piedi,il suo collo era disteso,finalmente rilassato.
Presi le coperte.Itanto il dottore,che aveva montato con me,sorridente si avvicinò e disse guardando Leon che drizzò le orecchie:"Guarda che brava la tua padroncina che ti mette pure le coperte,mica come me!".Io volevo sorridergli,ma non ce la feci perchè dentro di me rimbombava:Ex padroncina.
Mia madre venne davanti alla tettoia con l'auto."E' l'ora di andare"pensai.
Slegai Leon dai due venti e senza longhina mi seguì fin in box.
Gli tolsi la capezza,andai a prendergli un pugno di mangime e del fieno...è come se volessi scusarmi,stupidamente volevo rendermi più simpatica.
Affondai il mio viso nella pelliccia del suo collo e inspirai il suo buonissimo profumo mischiato alle mie lacrime e dissi singhiozzando:Non ti dimenticherò mai,forse ci ritroveremo un giorno.Ti voglio bene."
Richiusi la porta del box e lui distolse il muso dal fieno x guardare allontanarmi per sempre.

14.02.2004

..questa dice tutto..

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere, a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

..GRAZIE RONDY!!grazie per avercela fatta..per essere stato forte..GRAZIE D'ESISTERE..

Sei entrato nella mia vita per...sbaglio...per tappa buchi...e ci sei rimasto...putroppo...o forse è stato un bene...
Tu con il tuo carattere brutto a dir poco...
Tu con il collo grosso...
Tu che quando ti muovevi male sembravi una vacca svizzera...e quando ti muovevi bene un cavallo da gran prix..
Tu che non ne potevi più di vedere ostacoli...
Tu...e io con il nostro sogno del rettangolo...
Tu...con i tuoi capricci...le tue difese...la tua cattiveria...
Tu che vederti galoppare felice nel prato era una gioia enorme...
Tu che facevi il geloso...
Tu che mi hai distrutto un ginocchio...
Tu....che inconsapevolmente ho dato il permesso di mandarti via...per stare meglio....l'ho fatto da vigliacca...da codarda...senza dire niente...senza dire "no voglio tenerlo".....
Te ne sei andato i primi di settembre di due anni fa...e dopo due anni sono qui ancora a guardare le nostre foto...i nostri video...a piangere sugli errori che ho commesso...alle cose che ho fatto che non avrei dovuto fare...e su quello che non ho fatto...e che avrei invece dovuto fare...per NOI...per quello che eravamo...per quello che avevamo costruito...
A pensare che se non fosse esistita la puledra....sarebbe andato tutto diversamente...avrei avuto te...ancora qui...al mio fianco...

E forse in quel rettangolo ci saremmo andati....

preghiera di un cavallo....

Caro cavaliere,
la prima cosa su cui vorrei farti riflettere è la sovente coercizione che mi viene rivolta (Morsi con leve e catene, pressioni forti e continue, redini di ritorno o fisse, abuso di martingale e speroni, costrizioni e addirittura corrente, tranquillanti, psicofarmaci, sbarrate con vetro, chiodi, vescicante ecc…). Sai che io sono un animale erbivoro? Sai che non amo la rissa e amo la comodità? Sai che seguo ovunque il capo branco, anche davanti a grossi pericoli , perché ho bisogno di una guida? Proprio non riesco a capire perché tu hai bisogno di costringermi .
Ti sei mai chiesto perché alzo la testa, tiro e mi difendo alla gamba? Non sai che il terrore genera ansia e mi fa diventare illogico e tu rappresenti sempre per me un carnivoro predatore?
Dirai che sono uno sciocco ad avere timori e io sono convinto di questo, ma penso anche che se tu avessi addosso scorpioni o insetti velenosi (tuoi nemici naturali) saresti teso come me e a quel punto non so se sarebbe giusto schiacciarti la lingua al palato con il barbozzale per impedirti di agitarti. Sai che per me alzare la testa e abbassare la schiene quando mi cavalchi e mi stai intorno è ciò di più scomodo e innaturale? Pensi che lo faccia per masochismo? Non pensi che ci possa essere del malinteso e troppa tensione mi impedisca di concentrarmi e offrirti una fiduciosa collaborazione?
Mi piacerebbe sapere com’è possibile che mi consideriate “cavallo difficile”, se vado al pascolo non mi sembra di essere tale. Per relazionarmi con gli altri cavalli, rilassarmi, muovermi ed essere a mio agio, non ho bisogno di vari e complessi marchingegni. Forse tra i due potremmo dire che il difficile sei tu che mi cavalchi, mi imponi una serie di ordini che spesso, siccome non capisco, non riesco o non sono a mio agio nell’eseguire. Questo diventa per me fonte di forti e costanti pressioni o addirittura di torture, che con poco potresti evitare… basterebbe che ci capissimo. E’ illogico dal mio punto di vista andare in Cina chiedere un caffè e siccome non parliamo la stessa lingua , incatenare in barista , urlare con più forza e usare violenza. Quando mi “addestri” dovresti ridurre sempre di più gli strumenti fino a non doverne aver più bisogno, in quanto io imparo e tu non hai più la necessità di importi (è proprio vero il detto “la violenza comincia dove finisce la conoscenza” ). Ma stranamente a 4 anni ho sella e filetto, a 8 ho una seria di armamentari e sono diventato improvvisamente difficile. Se devo rallentare al pascolo, o fermarmi passando dal galoppo all’alt, lo faccio in equilibrio senza tirare e mettermi sulle spalle. E’ mai possibile che ti ostini a pensare che ho una brutta bocca e un cattivo equilibrio?
E le flessioni… io sono rigido a destra, peccato che se c’è un tafano sulla grassella io divento improvvisamente elastico e lo sposto senza difficoltà. E a proposito di insensibile, quando mi si posa addosso una mosca muovo la cute per spostarla e se non ho la stessa sensibilità alla tua gamba bisogna che ti chieda il perché e non che utilizzi gli speroni a rotelle. Mi dirai che lo fai perché non mi sottometto e sono indisciplinato, ma credimi per il solo fatto che ti tengo in groppa significa che sto tentando in tutti i modi di relazionarmi e collaborare, altrimenti non te lo permetterei; e quando sono a mio agio non è nella mia natura discutere e affaticarmi nel contraddirti.
È vero che per la sopravvivenza mi adatto, quando tu spesso usi la brutalità e il sopravvento, ma che soddisfazione puoi avere? Sicuramente hai ottenuto lo scopo, ma non ti sembra limitativo e squallido? Mi chiami animale nobile, ma spesso uccidi la mia dignità non ascoltando il mio punto di vista e raggirandomi con trucchi. Io sono semplicissimo, ho bisogno di relazionarmi con te e per farlo ho bisogno di essere in equilibrio con il mio fisico, la mia mente, le mie emozioni e il mio spirito.
Voglio una guida e ho bisogno di sicurezza, parlo un linguaggio elementare che si basa su pressioni ritmiche e costanti; imparo nel momento in cui le pressioni cessano e uso sempre delle fasi. Non conosco punizioni e rancori e divento sempre più leggero intuendo i comandi alla minima espressione del tuo corpo. Secondo me dovresti cominciare a conoscere un po’ di più il mio linguaggio e quando qualche cosa non funziona porti più domande (immagina se tu fossi al mio posto, come vorresti apprendere? Pensaci quando mi usi violenze inutili). Spero di averti dato uno spunto su cui riflettere e mi auguro che la prossima volta che ti farò “innervosire” prima di prendermi a calci o peggio, tu cercherai delle soluzioni alternative.

Il tuo cavallo

Il Corano narra …

Nel Corano si può leggere quanto importanti fossero i cavalli per Maometto ; riguardo alla loro creazione per mano di Allah sta infatti scritto :
“ Ed egli creò il cavallo e gli disse : ti ho creato senza eguali. Tutti i tesori della terra riposano fra i tuoi occhi. Calpesterai i miei avversari con i tuoi zoccoli e porterai i miei amici sul tuo dorso; quella è la sede da cui saliranno le preghiere a me rivolte. Su tutta la terra sarai felice, mio prediletto fra tutte le creature. Poiché tuo è l’amore del Signore del creato. Che tu possa volare senza ali, e trionfare senza la spada.

bellissima ogni volta che la leggo...

Caro o´bryan........
................................................................
................................................................sei davvero un grande rompiscatole!

Pazienza