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Circuito unire, esordienti, debuttanti e giovani c
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Autore:  buzz_lightyear [ mercoledì 28 dicembre 2005, 18:50 ]
Oggetto del messaggio: 

Holden ha scritto:

Sì ma Mady.... non è che puoi dal nulla raggiungere quei numeri...e comunque non ci sono le premesse, culturali e territoriali, per raggiungerli.

E poi li spaccano anche loro i cavalli, solo che hanno un ricambio pazzesco.

Secondo me in certi frangenti montano anche peggio di noi, solo che i cavalli gli arrivano a vagonate, e tutti di qualità.

Non ti scordare Paolo, che noi abbiamo, o avremmo potuto mantenere, una cultura equestre ultrasecolare.
Sono gli Olandesi che dal NULLA si sono inventati l'Industria Agricola Privata dell'Allevamento del Cavallo Sportivo e ci hanno fatti fessi.
Fessi, si, perchè noi avremmo potuto avere una vera Impresa Allevatoriale che avrebbe pure portato ricchezza e invece siamo finiti nella "m"""a" solo per la politica sbagliata delle nostre istituzioni, cieche, opportuniste, ignoranti e incapaci.

Io non so quali siano i frangenti in cui tu li abbia visti montare peggio di noi, ti posso solo dire che quello che ho visto ad Arezzo, durante i Campionati, è semplicemente vergognoso. Sto parlando dei Campionati, non dell'interregionale di Roccapizzopapero... mi capisci?

Noi non abbiamo una scuola d'equitazione con serie basi, che sappia impostare i giovani che sono lasciati a sè stessi, con la loro arroganza e la loro supponenza, senza alcuna cultura equestre, conoscenza dell'animale cavallo e con zero sensibilità equestre. Dove pensi che possano arrivare questi presuntuosi che, pur non sapendo montare, pur non avendo imparato a conoscere i cavalli, i loro tempi, le loro esigenza, si affidano al primo istruttore che emotivamente li attrae e si fanno consigliare la scelta del PULEDRO di 3/4 anni da portare avanti???? Ma chi si credono di essere?
Un puledro ha bisogno di essere interpretato e capito da chi i cavalli li conosce, da chi ci si è rotto la schiena, da chi sa capirne gli umori e il linguaggio e non dal primo bamboccio danaroso, arrogante e stupido che non capisce che sta solo facendo la fortuna del suo istruttore.

Dimmi Paolo: quanti cavalli hai montato, da quanti anni monti, prima di deciderti ad acquistare un puledro da far crescere con te?

Io ti ho visto in GP, nazionali ed Internazionali, con cavalli veri, fatti, importanti che forse per te sono stati anche professori.
Solo ora sei alle prese con un cavallo giovanissimo, o mi sbaglio?

E Lucia? Ho perso il conto dei cavalli fatti che ha montato prima di cimentarsi con successo con i puledri. Anni e anni con i pony prima di passare ai cavalli e poi ancora anni e anni con i cavalli e gare su gare, gli europei, i mondiali e poi i puledri.

Questo dovrebbe essere l'iter e invece ci ritroviamo ad Arezzo, dove da un anno all'altro il "parco" giovani cavalieri si rinnova. Molti spariscono, altrettanti si vedono in campo, come fantocci smidollati e incapaci, alle prese coi puledri.
Che dici? Si rompono? Ettecredo che si rompono, peccato solo che si rompano troppi cavalli e pochi cavalieri.... altrimentivedresti come cambierebbe la musica.... sono incazzata, si vede?

Autore:  Holden [ mercoledì 28 dicembre 2005, 18:53 ]
Oggetto del messaggio: 

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Mi ricordo Michel Robert che al suo stage alla domanda del come mai gli italiani sono così indietro lui ha risposto schiettamente...
"L'italiano la mattina sale in sella alle 9 mentre il tedesco a quell'ora ha già montato 4 cavalli..." [/quote]


Che delusione.

Facciamo una cosa, diamo al tedesco i cavalli dell'Italiano, e facciamolo alzare anche alle 3 di notte a montare...poi diamo i cavalli del tedesco all'Italiano che sale alle 9; secondo me il tedesco ne può montare anche 30 al giorno..che se non saltano, non saltano.

Gran brutta risposta di Michel Robert, e poi non si deve permettere, non può sapere quanto lavorano le persone.

E perchè il giornalista non gli ha chiesto invece qual'è il segreto del suo connazionale Jean Marc Nicolas (tornato recentemente al top)? cos'avrebbe risposto? le partite a carte con gli amici dopo la brassèrie?
Lasciamo stare.

P.S: spero che con "indietro" non si riferisse agli Europei di San Patrignano, dove i suoi connazionali ce ne hanno fatto vedere di tutti i colori.
AU REVOIR!!!!

Autore:  Holden [ mercoledì 28 dicembre 2005, 18:56 ]
Oggetto del messaggio: 

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Io ti ho visto in GP, nazionali ed Internazionali, con cavalli veri, fatti, importanti che forse per te sono stati anche professori.
Solo ora sei alle prese con un cavallo giovanissimo, o mi sbaglio? [/quote]


Mi dispiace contraddirti Mady, tutti i cavalli che ho montato io in GP li ho cresciuti io, certo dopo un pò di gavetta, ma anche la mia prima cavalla da Nazionali l'ho presa alla fine dei cinque anni, usciva però dalle mani di Filippo, e tu sai cosa vuol dire.
Non ho mai montato cavalli preparati da altri per gare grosse.

Li ho praticamente domati tutti.
Non sono i primi questi due.

Autore:  buzz_lightyear [ mercoledì 28 dicembre 2005, 18:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Holden ha scritto:

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Io ti ho visto in GP, nazionali ed Internazionali, con cavalli veri, fatti, importanti che forse per te sono stati anche professori.
Solo ora sei alle prese con un cavallo giovanissimo, o mi sbaglio?



Mi dispiace contraddirti Mady, tutti i cavalli che ho montato io in GP li ho cresciuti io, certo dopo un pò di gavetta, ma anche la mia prima cavalla da Nazionali l'ho presa alla fine dei cinque anni, usciva però dalle mani di Filippo, e tu sai cosa vuol dire.
Non ho mai montato cavalli preparati da altri per gare grosse.


Gavetta? quanta gavetta Paolo e che che razza di gavetta di lusso se almeno una grossa parte l'hai fatta con Filippo.

La tua prima cavalla da Nazionali l'hai presa alla fine dei 5 anni, ossia quando entrava nei 6... bravo, ci sto se mi sono sbagliata, ma quanti anni di gavetta avevi fatto prima?

Autore:  Holden [ mercoledì 28 dicembre 2005, 19:03 ]
Oggetto del messaggio: 

Eh magari ne avessi fatta gran parte con Filippo...

L'ho osservato tanto, e ho appreso tanto, ma non è mai abbastanza.
Comunque sì, montavo da un pò.

Autore:  buzz_lightyear [ mercoledì 28 dicembre 2005, 19:52 ]
Oggetto del messaggio: 

Holden ha scritto:

............

Che delusione.

Facciamo una cosa, diamo al tedesco i cavalli dell'Italiano, e facciamolo alzare anche alle 3 di notte a montare...poi diamo i cavalli del tedesco all'Italiano che sale alle 9; secondo me il tedesco ne può montare anche 30 al giorno..che se non saltano, non saltano.

Gran brutta risposta di Michel Robert, e poi non si deve permettere, non può sapere quanto lavorano le persone.

E perchè il giornalista non gli ha chiesto invece qual'è il segreto del suo connazionale Jean Marc Nicolas (tornato recentemente al top)? cos'avrebbe risposto? le partite a carte con gli amici dopo la brassèrie?
Lasciamo stare.

P.S: spero che con "indietro" non si riferisse agli Europei di San Patrignano, dove i suoi connazionali ce ne hanno fatto vedere di tutti i colori.
AU REVOIR!!!!

Sono sciovinista anch'io Holden ma, purtroppo, c'è del vero in quanto detto da Robert.
Le mele marce le hanno anche loro, è verissimo, ma le nostre abbondano tant'è che loro poi vincono e noi no, salvo rare eccezioni, parlo di Moyersoen, Arioldi, Rolli, Fiorelli, Garcia per dirne solo qualcuno.
Ho parlato di cavalieri che lavorano davvero, ma quanti ce ne sono che si presentano in scuderia a mezzogiorno, che fanno uso di sostanze poco lecite, che si svenano al tavolo da gioco, che bevono e che bindellonano?
Guardacaso poi, quelli che ho nominato, sono anche i più umili, i più seri, quelli che certamente non vedrai mai a perdere tempo in chiacchiere inutili o a gozzovigliare facendo le ore piccole.

E' comunque una questione di scelte e l'equitazione professionistica è un lavoro durissimo che lascia pochi spazi per la vita privata e sociale se fatto con impegno.
Lavoro duro e poco redditizio.
Conosco un'amazzone, e tu sai di chi parlo, che è sul primo cavallo alle 7 di mattina; ne lavora 10 o 12 durante la giornata, facendo anche lezioni e non è mai a casa prima delle 10 di sera.
Tutti i fine settimana è in gara, quando va bene partendo il giovedì, se più distante anche il mercoledì, dorme nel living del van e riparte a fine gare. Un giorno di riposo, durante il quale dorme e basta per 24 h e poi la settimana ricomincia, sempre uguale, sempre faticosa, sempre zingara.
Questa è la vita di un professionista del circo equestre, se si può chiamare vita, dunque per affrontarla si deve avere una passione sconfinata e una capacità di sopportazione incredibili.
Chi non ce la fa, beve, si droga, gioca e gozzoviglia, ma fa parte del gioco anche questo.
Purtroppo, da noi, più che altrove.

Autore:  n/a3 [ mercoledì 28 dicembre 2005, 21:38 ]
Oggetto del messaggio: 

io trovo abbastanza tristino che alcuni cavalli che vincono sia l eccellenza sia il classico o se comunque nn vincono si classificano bene poi scompaiono del tutto , nn si sente piu parlare di loro è x' venduti a amatori o x' nn lo so....


poi rispondendo a holden, lo sai benissimo anche tu che gli stranieri hanno una mentalita completamente diversa dalla nostra,ecco x' tanti proprietari danno cavalli all estero, poi molti cavalieri italiani nn hanno voglia di lavorare,ecco x' poi la gente si stufa di pagarli x niente, ovvio i professionisti ci sono anche in italia, ma nn tutti....

Autore:  horseriding [ mercoledì 28 dicembre 2005, 22:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Michel Robert si è permesso di dire così perchè uno scorcio di realtà italiana l'ha visto e per esperienze personali sia durante lo stage stesso dove ha seguito cavalieri italiani sia juniores che seniores. Oltretutto lo stage è stato fatto prima di san patrignano.
Per quando riguarda la scuola di base concordo pienamente con Buzz (dato che è in questo frangente che mi tocchi dal vivo) . Sono rimasta a dir poco esterrefatta (per non dire delusa) da affermazioni di istruttori "federali"...testuali parole:
"se io dovessi pensare a tutte le persone che ho perso per strada c'hai voglia....."
persone che lavorano dalle 9 del mattino fino alle 5 del pomeriggio (ovviamente con una pausa dalle 12 alle 15 perchè sennò lavorano troppo poverini...) e che la domenica o seguono gli allievi arrivati (che però lo sono non proprio grazie a loro) in gara esultanto ad ogni B80 NETTA (perchè è l'unica cat in cui i suoi allievi arrivano senza troppi problemi) e guadagnandosi i loro bei dindini a braccia conserte oppure spassandosela direttamente in giro con la morosa....abbandonando il centro (e quindi tutti i privati e non che vorrebbero magari imparare ad andare a cavallo...) a se stesso...
ho visto cadere una persona o due a settimana senza reale motivo, solamente perchè la si fa galoppare alla terza lezione "perchè sennò si stufano"...(a detta dell'istruttore). E si parla di persone qualificate per fare quel lavoro, che fanno solo quel lavoro, giudicate da personale FISE idonee per fare quello che fanno...e infatti lo fanno bene il loro vero mestiere...ossia ciucciare soldi finchè ce n'è e poi...e poi? beh...ci sarà sempre un altro pollo da spennare no?
Ovviamente non tutti sono così, ma le persone valide sono talmente poche che si perdono. (purtroppo non tutti hanno la fortuna e la possibilità di Holden di poter seguire un vero cavaliere)
sta ad ognuno di noi alla fine scovare queste poche persone che con passione e umiltà (magari anche non essendo "titolati") possono trasmettere i giusti valori per un'Equitazione vera.

Autore:  Ombra [ venerdì 30 dicembre 2005, 7:52 ]
Oggetto del messaggio: 

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Facciamo una cosa, diamo al tedesco i cavalli dell'Italiano, e facciamolo alzare anche alle 3 di notte a montare...poi diamo i cavalli del tedesco all'Italiano che sale alle 9; secondo me il tedesco ne può montare anche 30 al giorno..che se non saltano, non saltano.
[/quote:18hkwfr5]

Io non sono molto d'accordo. In realtà non sono mai d'accordo con le generalizzazioni, né da una parte, né dall'altra.

Ci sono molti cavalieri italiani che fanno man bassa nei migliori allevamenti holstein (che conosco personalmente e quindi non parlo per sentito dire) e si portano giù buonissimi cavalli, che però in mano loro si ingranano nel giro di pochissimo, li rimandano indietro e stranamente lì, dopo un po' cominciano a fare gare grosse e bene.

Autore:  Holden [ venerdì 30 dicembre 2005, 9:19 ]
Oggetto del messaggio: 

Ci sono cavalli ingranati anche in Germania.
E là i cavalieri Italiani che montano sono pochi, credo nessuno.

Quindi presumo che li ingranino anche loro.....

Il mio ultimo l'ho preso in Holstein, ma stai certa che non si ingrana.


Se si vuole essere onesti bisogna anche citare la moltitudine di cavalli presi in Germania come "secondi" cavalli (vedi Las Vegas, Louis XIV) e che hanno poi rappresentato l'Italia in eventi continentali.

Non credo che Hauke Luther sarebbe mai andato a fare un Campionato del Mondo con Louis.

Autore:  Ombra [ venerdì 30 dicembre 2005, 9:42 ]
Oggetto del messaggio: 

Infatti, ho detto che non mi piacciono le generalizzazioni.
Non mi piace neanche sempre sentire "loro hanno i cavalli e noi no", molti italiani spendono fior di quattrini proprio comprandoli all'estero. Allora, o non sanno comprare, o non sanno montare se poi si lamentano.
Trovo anche che molti dei cavalli montati ai massimi livelli dai cavalieri tedeschi non siano affatto facili, nonostante i mezzi e la qualità.

Autore:  Holden [ venerdì 30 dicembre 2005, 10:31 ]
Oggetto del messaggio: 

Tiziana, è un conto acquistare anche dieci cavalli l'anno (a cavaliere), è un conto averne a disposizione centinaia.

Prendere un aereo, andare là, vederli e provarli a volte in fretta non è come vivere là, vederli crescere, provarli, riprovarli, conoscerli.

E' innegabile che il vantaggio legato all'allevamento ce l'hanno.

Non sto a discutere la loro capacità sia di allevare che di preparare i cavalli, ma è impensabile fingere di non vedere l'enorme vantaggio che la loro produzione allevatoriale gli offre.

Conosci Harm Thormalen e ti avrà parlato di Vaseline; quella era buona, infatti giunta in Italia è stata valorizzata anche qui, ha partecipato ad Aachen con ottimi risultati, montata da Gianni Govoni; così come i sopracitati Louis (Stefano Cesaretto) e Las Vegas (G.Govoni).

Autore:  Loslyna [ venerdì 30 dicembre 2005, 17:46 ]
Oggetto del messaggio: 

comunque per quanto riguarda i circuiti secondo me vanno seguiti solo quando si sa che un cavallo avrà un futuro agonistico di un certo livello!

Autore:  Ufo [ venerdì 30 dicembre 2005, 18:35 ]
Oggetto del messaggio: 

io non posso che quotare holden in ogni suo punto...parole più che sante

Autore:  clari [ sabato 31 dicembre 2005, 1:36 ]
Oggetto del messaggio: 

Ok si parlava dei circuiti dei giovani cavalli e siamo finiti a parlare di tutt'altro. Comunque buzz mi hai detto che eri ad arezzo, dunque hai visto i campionati; Dimmi secondo te di tutti i cavalli italiani che erano in gara quanti ce ne sono che arriveranno a saltare una C6? Molti pochi ne sono sicura! e la maggior parte non salteranno mai un gran premio non certo per colpa di un cavaliere che li ha " bruciati" ma perchè di cavalli italiani che saltino un po' ce ne sono veramente ma veramente pochi. Ci sono cavalieri che montano nei circuiti vedi Lucchetti, zuvadelli, Vizzini, Moyerson, ecc... (posso farti una lista molto lunga) che non hanno nulla da invidiare agli stranieri, ne per capacità ne per voglia di lavorare. Questa gente se avesse sotto il sedere un cavallo vero farebbero risultati anche nei concorsi veri. La qualità dei cavalli allevati in italia è sicuaramente migliorata ma io di fenomeni italiani non ne ho ancora visto uno sorry!
Sicuaramnre ci vuole serietà, cognizione, rispetto per il cavallo, talento, voglia di lavorare,...per potersi definire un cavaliere e un professionista. Di fancazzisti ce ne sono tanti in Italia come ce ne sono tanti anche all'estero te l'assicuro e lo stesso vale per i cavalieri. è assolutamene vero che per quello che riguarda l'istruzione in germania c'è molta più serietà che in italia, dove sono più i distruttori che gli istruttori e dove l'interesse maggiore purtroppo sta nel guadagnare il più possibile che non nell'insegnare il meglio possibile. Garcia fa i miracoli con Albin che se lo montassi io penso non farei neppure una c3 zero, non sono un fenomeno ma non sono neppure l'ultima degli stupidi a montare. Ditemi un cavaliere di quelli forti in italia che al momento dispone di un cavallo in grado di fare zero ad un campionato internazionale a parte Herold e Nanta????????????? I miracoli non li fa nessuno, neppure Beerbaum senza cavalli!!

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