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"Il cavalerizzo" di Claudio Corte
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Autore:  Ombra [ martedì 9 settembre 2008, 6:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte

Cita:
A volte mi chiedo se Ombra le legge queste discussioni? Non le si risveglia nessuna scintilla?? :roll: : Chessygrin :


Mi si risvegliano tante cose :cry:
Chissà che tra qualche mese io non abbia finalmente più tempo di tornare alle mie origini : Love : e non possa nel mio piccolo contribuire.
Il lavoro è davvero immane, e la cosa che mi spaventa è che se mi ci buttassi a capofitto non ne uscirei più, mi conosco troppo bene e non è il momento.

Autore:  Pascal [ martedì 9 settembre 2008, 8:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte

Non é detto, Alex: alcuni miei amici inglesi hanno imparato a leggere Dante e Petrarca, ma non riescono a leggere l'italiano moderno! Dipende da cosa impari.

Uno di loro ha imparato l'italiano da solo, leggendo il Canzoniere, e quando scrive in Italiano scrive completamente in Italiano del Trecento. Ne é consapevole (infatti si lamenta sempre che se venisse in Italia non saprebbe come ordinare una pizza!) ma non ci puó fare niente.

Quindi ecco, dipende come i lettori stranieri hanno imparato la nostra lingua. Se provengono da un ambiente accademico, c'é la possibilitá molto reale che un testo non normalizzato / unmodernised sia per loro piú comprensibile di un testo in italiano corrente :wink:

Autore:  alexb [ martedì 9 settembre 2008, 9:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte

Pascal ha scritto:
Non é detto, Alex: alcuni miei amici inglesi hanno imparato a leggere Dante e Petrarca, ma non riescono a leggere l'italiano moderno! Dipende da cosa impari.

Uno di loro ha imparato l'italiano da solo, leggendo il Canzoniere, e quando scrive in Italiano scrive completamente in Italiano del Trecento. Ne é consapevole (infatti si lamenta sempre che se venisse in Italia non saprebbe come ordinare una pizza!) ma non ci puó fare niente.

Quindi ecco, dipende come i lettori stranieri hanno imparato la nostra lingua. Se provengono da un ambiente accademico, c'é la possibilitá molto reale che un testo non normalizzato / unmodernised sia per loro piú comprensibile di un testo in italiano corrente :wink:


Hai ragione... ma questo mi fa venire in mente i tre dialoghi che concludono il libro di Corte, in cui lui tratteggia il cavallerizzo ideale (per chi non lo sapesse, il cavallerizzo non è il "cavalcatore", l'attuale cavaliere, nè il "cavalliero", il cavaliere dei vecchi tempi: il cavallerizzo è il signore della cavallerizza, ossia "l'amministratore delegato" della scuderia, responsabile assoluto delle cure e dell'addestramento dei cavalli e dell'insegnamento dell'equitazione). In questi dialoghi, Corte afferma - immaginando realisticamente l'incredulità dell'interlocutore - che il cavallerizzo dev'essere anche un letterato.... ora, ai massimi livelli, questo è ancora vero, ma vorrei rivolgemi a un pubblico un pochino più ampio :wink:

Autore:  alexb [ martedì 28 ottobre 2008, 13:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte

La trascrizione di Il Cavallarizzo di Claudio Corte su Wikisource: http://it.wikisource.org/wiki/Il_cavallarizzo è finita.
C'e ancora da fare la rilettura e le correzioni, ma è finita... che pizza! : Nar :

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