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Rollkur
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Autore:  cassiopea [ martedì 19 aprile 2005, 9:32 ]
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si, forse il problema è sempre nella preparazione e nella formazione degli "esperti", però permettimi di dissentire sul fatto che, secondo me, non è mai sbagliato allargare le conoscenze diffondendo metodologie e concetti, la vera piaga è nell'intelligenza di chi ascolta. Chi acquisisce a livello intellettuale dati in più dovrebbe essere in grado di capire che c'è una fondamentale differenza tra conoscere l'esistenza di un metodo e metterlo in pratica!
invece spesso, per supponenza o peggio per ignoranza, ci si arroga il diritto di provare a spese ahimè del cavallo.
ma,detto ciò, io non credo che il tenere nascoste certe forme di addestramento ponga fine al problema. il concetto dei pochi eletti che sanno e gli altri no, non fa parte del mio pensiero.forse sbaglierò ma può esistere un'altra via

Autore:  Yogi [ martedì 19 aprile 2005, 9:49 ]
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Per risponderti il problema della comunicazione è fondamentale ma se lo deve porre che fa della comunicazione. Il docente deve capire il tipo di uditorio e commisurare l'informazione ad esso contrariamente si generano incomprensioni origine di gravi errori.
Ricordo una lezione di F.Karl che mando in bestia Truppa fatta al CIL di Milano. Senza nulla togliere alle capacità e alla preparazione dei personaggi il risultato immediato fu che a casa gli intervenuti si sono cimentati per ore ( ed io ho visto ) in flessioni smodate del collo e della mascella col cavallo fermo ed un posteriore lontano quasi volessero mettere in piega il povero animale........... e ciò non è bene anche perchè questi erano Istruttori ed OTEB e non è bene perchè sicuramente Karl questo non voleva ma ha erroneamente valutato l'uditorio.

Autore:  Yogi [ martedì 19 aprile 2005, 9:51 ]
Oggetto del messaggio: 

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Per risponderti il problema della comunicazione è fondamentale ma se lo deve porre che fa della comunicazione. Il docente deve capire il tipo di uditorio e commisurare l'informazione ad esso se non si generano incomprensioni origine di gravi errori.
Ricordo una lezione di F.Karl che mando in bestia Truppa fatta al CIL di Milano. Senza nulla togliere alle capacità e alla preparazione dei personaggi il risultato immediato fu che a casa gli intervenuti si sono cimentati per ore ( ed io ho visto ) in flessioni smodate del collo e della mascella col cavallo formo ed un posteriore lontano quasi volessero mettere in piega il povero animale........... e ciò non è bene anche perchè questi erano Istruttori ed OTEB e non è bene perchè sicuramente Karl questo non voleva ma ha erroneamente valutato l'uditorio

Autore:  cassiopea [ martedì 19 aprile 2005, 10:14 ]
Oggetto del messaggio: 

è un vero problema!!!
secondo me si tratta di intelligenza e di cultura e di modalità di vita in senso più generale e non solo riferito all'equitazione!
basta vedere come gira tutto intorno a noi.
però non credo ci siano ricette magiche per trasformare il rospo in principe, l'importante è credere in quello che si fa e non arrendersi!

Autore:  cHaNty [ martedì 19 aprile 2005, 12:54 ]
Oggetto del messaggio: 

Yogi ha scritto:

Per risponderti il problema della comunicazione è fondamentale ma se lo deve porre che fa della comunicazione. Il docente deve capire il tipo di uditorio e commisurare l'informazione ad esso contrariamente si generano incomprensioni origine di gravi errori.
Ricordo una lezione di F.Karl che mando in bestia Truppa fatta al CIL di Milano. Senza nulla togliere alle capacità e alla preparazione dei personaggi il risultato immediato fu che a casa <b>gli intervenuti si sono cimentati per ore ( ed io ho visto ) in flessioni smodate del collo e della mascella col cavallo fermo ed un posteriore lontano quasi volessero mettere in piega il povero animale........... e ciò non è bene anche perchè questi erano Istruttori ed OTEB e non è bene perchè sicuramente Karl questo non voleva ma ha erroneamente valutato l'uditorio.</b>

Dopo tempo che ho trascurato mio malgrado questo topic ritorno a scrivere...

Ho vissuto questa cosa molto da vicino perchè me n'è giunta voce da chi conosce direttamente Truppa e anche perchè ciò che ho sottolineato in grassetto l'ho visto anch'io di persona, lo vedo, ahimè, ogni giorno che vado in maneggio.
Forse vado OT...ma magari nemmeno troppo...sembra che ci sia una naturale tendenza a voler far propri metodi per raggiungere più in fretta un obiettivo, senza però approfondire il metodo, senza sapere cosa c'è dietro. E queste sono le conseguenze.

Autore:  n/a1 [ martedì 19 aprile 2005, 12:57 ]
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già!
non mi riferisco a nessuno in particolare, ma io ho visto gente applicare metodi e tecniche che HA LETTO SUI LIBRI, altri che chiamano "proprio istruttore" un esperto che scrive su un forum e sentono per telefono....imbarazzante!

Autore:  cassiopea [ mercoledì 20 aprile 2005, 8:49 ]
Oggetto del messaggio: 

tornando all'argomento del topic, mi sono messa ad osservare con attenzione il lavoro fatto in casa da alcuni cavalieri:
mi è sempbrato di cogliere due diverse tipologie di uso del rollkur:
1- il cavallo spinge sotto di se la massa del posteriore, ha la schiena arrotondata e si muove con scioltezza, mantiene una leggerezza nell'appoggio sulla mano e sembra dalla rilassatezza dell'atteggiamento di trovare giovamento da questo lavoro. (cavaliere bravo, con ottimo assetto, sensibilità e corretto uso delle gambe).
2- cavallo letteralmente "appeso" alle mani del cavaliere, pesantissimo anche a vederlo da fuori, posteriori lontani che spingono verso l'esterno, schiena imbarcata e contrazione nel movimento e per ultimo segni di insofferenza e stizza nel comportamento ( inutile dire, cavaliere tanta mano-poca gamba, meccanico ed insensibile )
l'unica cosa che accomunava questi due estremi era l'eccessiva chiusura dell'incollatura ma tutto il resto no.(si possono definire entrambi rollkur?).
non ho motivi per demonizzare questo metodo se usato con abilità e accortezza, anche perchè il risultato sui salti successivamente effettuati evidenziava in maniera palese l'ottimo uso della schiena e dell'incollatura che riusciva fare il primo dei due cavalli.
forse, come si diceva, nel dressage tutto è più difficile perchè il riscontro è meno oggettivo

Autore:  menelik [ giovedì 21 aprile 2005, 11:15 ]
Oggetto del messaggio: 

sottoscrivo pienamente...il problema stà sempre nell'uso e nelle capacità di chi lavora,non è assolutamente detto che un cavallo sotto la verticale sia un cavallo "costretto" anzi se fatto correttamente risulta rilassante e con grossi benefici..il difficile non è portare un cavallo sopra la verticale ci stanno da soli!!! difficile e portarli sotto e pian piano allungarle il collo...riportarli sulla verticale vien da se...

Autore:  jib [ giovedì 21 aprile 2005, 15:08 ]
Oggetto del messaggio: 

Il cavallo sotto, anzi dietro, la verticale è sempre una situazione che porta valanghe di problemi, se non immediatamente al lavoro del binomio, certamente al cavallo a lungo termine. I problemi che porta li ho elencati in un post da qualche parte in questo forum.

Ero al Cil quando Karl ha tenuto lo stage, e prima del lavoro c'è stata una spiegazione teorica piuttosto dettagliata sul perchè dell'impoortanza di decontrarre la mascella e sul modo di ottenere questo arrivando a lavorare sulla flessibilità dell'incollatura.
Coloro che hanno provato a casa questo lavoro senza successo e poi l'hanno abbandonato sono per lo più persone che pensavano che si trattasse di un trucco, di un espediente per arrotondare il cavallo senza sforzo.
Purtroppo però si tratta di una metodologia ben precisa che non si risolve in quelle due azioni con la mano che si sono viste fare e spiegare da Karl durante lo stage (in realtà ha toccato molti punti del lavoro, ma quelle erano le cose su cui si è soffermato di più), e fermarsi lì risulta anche controproducente quando lo si fa senza aver assimilato nel proprio bagaglio tecnico i reali princìpi, gli obiettivi, la filosofia del lavoro stesso.

Autore:  gran ville [ martedì 26 aprile 2005, 15:06 ]
Oggetto del messaggio: 

jib ha scritto:

Il cavallo sotto, anzi dietro, la verticale è sempre una situazione che porta valanghe di problemi, se non immediatamente al lavoro del binomio, certamente al cavallo a lungo termine. I problemi che porta li ho elencati in un post da qualche parte in questo forum.
ma....domandone...si viola la privacy se pubblico qualche foto del mitico jib peraltro già pubblicate su altro sito web???
così apriamo una piccola discussione su: assetto, riunione, flessione, impulso ecc..ecc.....chi mi sa rispondere filo???

Autore:  sugar [ martedì 26 aprile 2005, 22:02 ]
Oggetto del messaggio: 

non ricordo alcun cavallo di jib dietro la verticale. se poi vogliamo parlare dei problemi che jib avrà da vecchio per l'artrosi cervicale allora facciamolo pure, ma non credo sia poi così interessante.

Autore:  gran ville [ mercoledì 27 aprile 2005, 8:30 ]
Oggetto del messaggio: 

sugar ha scritto:

non ricordo alcun cavallo di jib dietro la verticale. se poi vogliamo parlare dei problemi che jib avrà da vecchio per l'artrosi cervicale allora facciamolo pure, ma non credo sia poi così interessante.
noo???be allora vai a farti un giro su Equinet (salto ostacoli) così vedi che vuol dire la perfetta sintonia tra uomo e cavallo.......ammesso che non le abbia tolte!!!!!haaa scusa "sugar" noi siamo vecchi del mondo forum!!!![}:)][;)]capisci a me!!!

Autore:  jib [ venerdì 29 aprile 2005, 22:09 ]
Oggetto del messaggio: 

Sì, vai a farti un giro e leggi bene anche la discussione , però, perché ci sono scritte delle cose che possono interessare a molti, e dalle quali si può imparare qualcosa.

Autore:  sebeville [ lunedì 2 maggio 2005, 10:20 ]
Oggetto del messaggio: 

non si impara dalle nostre chiacchiere in forum, ma dai cavalli e da istruttori professionisti e professionali!

Autore:  winny189 [ lunedì 2 maggio 2005, 12:25 ]
Oggetto del messaggio: 

mi associo a sebeville!!!

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