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Altri fattori importanti x la salute del cavallo
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Autore:  Red Pearl [ giovedì 28 aprile 2005, 9:49 ]
Oggetto del messaggio: 

secondo me caro Nik,è un caso di Arteriosclerosi Galoppante !!!!![:D][:D][:D][:D]
(scusatemi...oggi va' così)

Autore:  Red Pearl [ giovedì 28 aprile 2005, 10:34 ]
Oggetto del messaggio: 

Meglio tornare alle cose serie[:I][:I][:I]
Torniamo alla propiecettività...
Per un incidente,lo schema corporeo si modifica.Il dolore e l'impotenza (zoppia),portano quindi il cavallo a modificare alcuni comportamenti,sia per risparmiarsi dal dolore(che ovviamente cerca di evitare limitando i movimenti articolari),sia con la famosa compensazione muscolare...talvolta,con associazione delle due cose.
Bisognerebbe tenere conto di questa cosa,per aiutare quei muscoli(anche distanti)che hanno sostenuto il peso dello scheletro durante il lavoro.
Daltra parte,il cavallo,pur avendo recuperato un gesto sano,ricorderà per molte settimane ancora i suoi problemi,ed aspettandosi il dolore,limiterà per la paura i movimenti(la famosa memoria storica del dolore).Il recupero totale è molto lungo,anche perchè ci sono moltissimi fattori che influiscono:
Il tipo di cavallo,la morfologia,il peso,l'usura e ovviamente l'età.
Per questo,una buona rieducazione propiocettiva è indispensabile,perchè ci permette di ripristinare tutti quei messaggi che poi alla fine permettono un gesto sicuro.
Il metodo più semplice,per fare questo,è la sollecitazione naturale,che si ottiene lavorando all'esterno su terreni vari.Esiste anche un un altro metodo,(ma io sinceramente ne ho solo sentito parlare)
Si tratta di una sollecitazione "artificiale",basata sull'uso di un corridoio di riadattamento sensoriale.
E' formato da una sequenza di terreni diversi(sia di profondità che di durezza),dove appunto il cavallo viene fatto muovere.

Autore:  folo [ mercoledì 11 maggio 2005, 15:38 ]
Oggetto del messaggio: 

Rispolvero il topic perché mi è piaciuto molto e mi è parso molto interessante ;)

Per chi (molti credo [:D]) non mi conoscesse, sono Francesco, di Torino e monto a cavallo da tanti anni con alterne fortune [:D]
Al momento lavoro con in S.I. di 7 anni che ho quasi completamente allenato/addestrato io

Provo ad affrontare i diversi argomenti uno alla volta

<u>Ferratura</u>
Perché dite che una ferratura a caldo è meglio di una a freddo?
Una buona ferratura, secondo me, è composta da
1) pareggio perfetto
2) ferro "su misura". Cioè adattato, perché, eccezion fatta per pochissime ferrature correttive, i maniscalchi acquistano ferri commerciali e li adattano. Per adattare il ferro lo si batte e/o lo si scalda, ma questo non vuol dire ferrare a caldo.
La ferratura a caldo garantisce un buon pareggio in quanto brucia l'unghia "in eccedenza".
Ma se sai pareggiare non ti serve, di solito.
E se non sai pareggiare sei un cane di maniscalco.
Il mio maniscalco ferra prevalentemente a freddo. Se conosce i cavalli che va a ferrare si prepara i ferri a casa, li batte, li scalda, etc. Poi sul posto fa le ultime indispensabili rifiniture.

<u>Barefoot horses</u>
Ho un pony di 6 anni che non ha mai visto un ferro. Lavora, lo scorso we si è fatto 7+4=11 ore di trekking in due giorni. Non credo lo ferrerò mai (il maniscalco è contrario) e vivendo al prato non necessita neppure di pareggio. Ho altri cavalli ormai in pensione che sono sferrati. A loro il pareggio è indispensabile.
Ma tanto, tantissimo dipende da
- unghia del cavallo
- terreni su cui si muove
- tempo che passa al prato
L'estate scorsa ho sferrato il cavallo di papà: perdeva continuamente i ferri e non aveva più mura su cui attaccarli [:(]
Un mese è stato "sulle uova", decisamente sulle uova [;)]
Poi il piede si è ripreso, l'unghia è cresciuta e si è irrobustita.
Lo ho riferrato 4 mesi dopo: mai più un ferro perso [:)][:)]
Ma di lasciarlo senza ferri (lavorandolo), non se ne parla: l'unghia non è abbastanza resistente, non so se sia per via di tutti gli anni che è stato ferrato.

<u>Denti</u>
Aggiungo una cosetta: prestate attenzione a chi cura i denti dei vostri cavalli. Il fatto che siano dotati di spade laser da cavalieri Jedi non è necessariamente garanzia di esperienza e capacità [;)]

<u>Propiecettività</u>
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Per questo,una buona rieducazione propiocettiva è indispensabile,perchè ci permette di ripristinare tutti quei messaggi che poi alla fine permettono un gesto sicuro.
Il metodo più semplice,per fare questo,è la sollecitazione naturale,che si ottiene lavorando all'esterno su terreni vari [/quote:10qcw2jn]
non sapevo si chiamasse così, ma dal basso della mia poca cultura equestre mi è capitato spesso di applicare questo metodo.
Provo, forse erroneamente, ad estenderlo.
I cavalli, come tutti gli esseri viventi, sono fortemente asimmetrici.
Sbaglio se dico che tramite la sollecitazione si può arrivare a correggere e compensare queste asimmetrie?
Il mio lavoro quotidiano con Carson parte da questo. E vorrei provare ad applicare i metodi, ovviamente riveduti e corretti, che utilizzano i preparatori atletici "per umani"
Francesco

Autore:  Red Pearl [ mercoledì 11 maggio 2005, 16:17 ]
Oggetto del messaggio: 

ciao Francesco!!!Che piacere leggere il tuo messaggio!!!!Hai parlato di cose che sicuramente interesseranno tutti!Sono perfettamente d'accordo con te sul discorso della ferratura e anche sul discorso dei Dentisti...Vorrei poter aggiungere qualche cosa sul discorso di mettere o non mettere i ferri...MA come avrai letto nei miei messaggi precedenti,non ho moltissima conoscenza della cosa,se non per le cose che ho studiato e che ho letto...[:(][:(][:(][:(]Rispondo alla tua ultima domanda,che forse è il campo che conosco di più[:)].Il muovere il cavallo in terreni diversi è molto utile per la propiocettività,e anche per recuperare l'uso corretto dei muscoli ..Ma per un "completo" recupero di simmetria,non basta solo questo....bisogna valutare un mucchio di cose....insomma fare l'anamensi completa del cavallo.Fatto questo,si aiuta il cavallo con la kiropratica,con la massofisioterapia,e con esercizi sia fatti a terra,che successivamente a sella.(ovviamente questo è un discorso molto generale.....)

Autore:  Nicola [ giovedì 12 maggio 2005, 11:42 ]
Oggetto del messaggio: 

A proposito di propriocezione, conosco un metodo, studiato da Linda Tellington Jones, per creare un percorso propriocettivo con una seri di barriere. Comodo ed efficace in quanto "costruibile" anche in un normale campo.

Non appena riesco ne inserisco foto e didascalie.

Autore:  Red Pearl [ giovedì 12 maggio 2005, 15:03 ]
Oggetto del messaggio: 

aspettiamo ansiosi!!!!!

Autore:  Red Pearl [ venerdì 3 giugno 2005, 21:28 ]
Oggetto del messaggio: 

Nicolaaaaaaaaaaa!!!!!Uffa!Quando metterai questo percorso???sono curiosissima!!!!

Autore:  Nicola [ giovedì 1 settembre 2005, 18:43 ]
Oggetto del messaggio: 

Reeeeedddd..............

Hai tu il libro della Tellington, ora.

Buone scansioni!!!

[:D][:D][:D][:D]

Autore:  Red Pearl [ sabato 3 settembre 2005, 10:03 ]
Oggetto del messaggio: 

Posterò quanto prima!!!!Promesso....però la spiegazione la lascio a te[:D]

Autore:  Red Pearl [ giovedì 28 agosto 2008, 16:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Altri fattori importanti x la salute del cavallo

chiedo scusa se rispolvero questo vecchissimo topic...
ho sentito voci di corridoio che dicevano che in Friuli,in settembre ci sarà la Tellington...sapete nulla?????
Grazie

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