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UNGHIA MOLLE
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Autore:  kake [ lunedì 16 aprile 2007, 9:47 ]
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G.Light ha scritto:
Ok...a me non era sembrata particolarmente molle...anzi...mah

si beh è una cosa minima...non è che sprofondi dentro con il dito però lo senti che è "leggermente" più molle... :wink:

Autore:  Nicola [ lunedì 16 aprile 2007, 9:51 ]
Oggetto del messaggio: 

La consistenza del fettone ha un'importanza "relativa" in questo caso. E' più un indice di umidità dell'ambiente di vita del cavallo, senza dimenticare che il fettone viene cambiato abbastanza spesso dal cavallo.

Ovviamente chi ferra ogni 30 giorni difficilmente può notare queste evoluzioni del piede perchè quest'ultimo non ha il tempo di seguire il suo ciclo.

Autore:  G.Light [ lunedì 16 aprile 2007, 9:54 ]
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Grazie Nicola, le informazioni che mi hai dato sono molto utili. La prossima volta che vedrò il maniscalco chiederò di farmi maggiore chiarezza sulle caratteristiche del piede della cavalla (ha sempre detto che aveva dei piedi buoni...)

Tenendo presente che è cambiato sostanzialmente il suo "ritmo di vita", abbiamo gradualmente iniziato a lavorare dopo un periodo di fermo e quindi anche l'alimentazione è cambiata, forse è possibile che ciò si sia ripercosso sui piedi.

Posso dire che i chiodi non si sono mai staccati, da che ce l'ho io, sono sempre rimasti in sede senza subire alterazioni.

Autore:  G.Light [ lunedì 16 aprile 2007, 9:56 ]
Oggetto del messaggio: 

Nicola ha scritto:
La consistenza del fettone ha un'importanza "relativa" in questo caso. E' più un indice di umidità dell'ambiente di vita del cavallo, senza dimenticare che il fettone viene cambiato abbastanza spesso dal cavallo.

Ovviamente chi ferra ogni 30 giorni difficilmente può notare queste evoluzioni del piede perchè quest'ultimo non ha il tempo di seguire il suo ciclo.


Infatti il fettone non è molle...e non è malconcio o maleodorante...pensavo più ad un problema di elasticità e di eccessiva durezza del piede anzichè all'unghia molle!

Autore:  Nicola [ lunedì 16 aprile 2007, 10:01 ]
Oggetto del messaggio: 

G.Light ha scritto:

Tenendo presente che è cambiato sostanzialmente il suo "ritmo di vita", abbiamo gradualmente iniziato a lavorare dopo un periodo di fermo e quindi anche l'alimentazione è cambiata, forse è possibile che ciò si sia ripercosso sui piedi.



Come pensavo, ho rilevato lo stesso fenomeno nella mia cavalla, in un momento in cui per alcuni mesi era stato sperimentato un cambio di alimentazione. In particolare quel cambio di alimentazione, con un tenore proteico complessivo molto elevato, ha creato proprio il tipo di crepe di cui parli.

Autore:  G.Light [ lunedì 16 aprile 2007, 10:05 ]
Oggetto del messaggio: 

Posso chiederti come hai risolto il problema?

E poi un'altra domanda...credi che ferrare troppo presto (a mio avviso 30 giorni è un pò troppo presto...) possa essere dannoso per il ciclo di crescita del piede? Perchè ho spesso sentito il mio maniscalco dire "è troppo presto per ferrare".

Autore:  Nicola [ lunedì 16 aprile 2007, 11:07 ]
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Il problema io l'ho risolto ricercando un'alimentazione che contenesse meno proteine, e limitando allo stretto indispensabile il mangime, integrando con un buon fieno ciò che toglievo.

Per quanto riguarda i danni da chiodi, è evidente che un uso di chiodi molto frequente indebolisce inesorabilmente la muraglia, che non ha materialmente il tempo di colmare i fori creati dalla ferratura precedente.

In alcuni casi poi, l'azione di trazione che il chiodo fa sulla muraglia, induce il distacco.

Il mio maniscalco, di cui ho profonda stima, anche se ho scelto il barefoot, ha sempre privilegiato un pareggio magari più profondo, ma ferrature possibilmente poco frequenti.

Autore:  G.Light [ lunedì 16 aprile 2007, 11:12 ]
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Grazie ancora per i consigli...appena riesco a contattare la veterinaria, cerco di rivedere l'alimentazione, e nel caso anche un integratore per l'unghia...anche il mio maniscalco tende a non farrare frequentemente, pareggiando quanto possibile. Ho sempre notato infatti che tra una ferratura e l'altra i buchi precedenti dei chiodi si rimarginano molto bene.

Autore:  Lyy [ lunedì 16 aprile 2007, 14:29 ]
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uno dei miei cavalli aveva le unghie molli e ho risolto con la catramina, comunque io in genere ferro ogni 50 giorni, prima il mio maniscalco me lo sconsiglia x' dice che altrimenti deve mettere i chiodi dove ci sono i vecchi buchi, e mi sconsiglia l'uso del grasso!!!

Autore:  G.Light [ lunedì 16 aprile 2007, 14:32 ]
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Ma la catramina si trova in selleria? Potete consigliarmi marche, eventualmente MP? Grazie... :oops:

Autore:  Nicola [ lunedì 16 aprile 2007, 14:42 ]
Oggetto del messaggio: 

Attenzione, il prodotto di cui si parla è il CATRAME VEGETALE, che non è la catramina che comunemente si utilizza come impermeabilizzante.

Autore:  G.Light [ lunedì 16 aprile 2007, 14:45 ]
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Quindi a me sarebbe utile il catrame vegetale? :?:

Autore:  Nicola [ lunedì 16 aprile 2007, 14:48 ]
Oggetto del messaggio: 

Come protettivo contro l'umidità sì, non come integratore per l'unghia

Autore:  G.Light [ lunedì 16 aprile 2007, 14:54 ]
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Ok...come integratore pensavo a qualcosa da somministrarle con il mangime...grazie a tutti per i consigli :)

Autore:  Andrea [ lunedì 16 aprile 2007, 15:09 ]
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Cercate il

"goudron de norvège"

all' aspetto nero, maleodorante e di consistenza piuttosto densa.
procuratevi un bel pennello usa-e-getta e tanti guanti in lattice, dove tocca lercia inesorabilmente.

Esistono anche grassi per zoccoli miscelati alla catramina, sono ottimi prodotti.

Un vecchio uomo di cavalli, allevatore in pavia, mi ha dato questa ricetta in caso di fettone molle (se potesse interessare.. funziona davvero)

si usa di volta in volta, quindi potere farlo in piccole dosi
sbriciolate alcune palline di canfora, mettetele in un recipiente di plastica, aggiungete aceto bianco QB per arrivare ad avere un composto non troppo liquido, a quel punto aggiungete del blu di metilene, (in polvere o liquido, occhio che dove tocca sporca da morire), applicare a pennello solo sul fettone e considerare che davvero sporca qualunque cosa tocchi!!!

questa ricetta serve come disinfettante, e indurente.

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