CAVALLO IN MANO O CAVALLO TRA LE REDINI
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Nicola
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 CAVALLO IN MANO O CAVALLO TRA LE REDINI
Vorrei proporre un confronto fra tecniche, ed in special modo tra le due "tecniche equestri" più diffuse, Inglese e western.
Nell'equitazione inglese avere il cavallo "IN MANO" è sinonimo di "cavallo che lavora correttamente". La concentrazione quindi si fissa sulla bocca del cavallo, considerata come il punto fondamentale dove si sviluppa la comunicazione cavallo-cavaliere, per quanto attiene in particolare la direzione.
La tecnica western parla invece di cavallo "TRA LE REDINI", concentrando il lavoro sul collo e sulle spalle del cavallo per dare direzione.
Secondo voi sono due visioni del tutto distinte o possono, in qualche modo, integrarsi?
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lunedì 20 novembre 2006, 17:10 |
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Giuly
Utente
Iscritto il: lunedì 7 marzo 2005, 22:10 Messaggi: 3604 Località: Lombardia
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totalmente distinte.
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lunedì 20 novembre 2006, 17:39 |
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Silvi@
Utente
Iscritto il: mercoledì 16 febbraio 2005, 13:12 Messaggi: 10110 Località: Lombardia
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secondo me possono integrarsi.
se ho capito bene, il senso di "cavallo tra le redini" può esser paragonato al "corridio" che entrambe le discipline utilizzano per dirigere un cavallo, con l'aiuto delle mani e delle gambe.
avere un cavallo "alla mano" è l'avere il controllo del cavallo.
io sono convinta che il controllo di un cavallo si possa ottenere anche con le sole gambe. meglio se mani e gambe si aiutano a vicenda.
quindi, in poche parole, le espressioni per me sono "uguali" anche se si ottengono con metodi diversi.[:)]
spero di aver interpretato bene la domanda...[:D]
_________________ Ω £ĭΰε wĭţħ £☼ΰε¸ £ĭΰε wĭţħ Þą$$ĭ☼ŋ Ω
(Welcome, Wyoming! )
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lunedì 20 novembre 2006, 17:43 |
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trippi
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nicola hai scritto una cosa assolutamente sbagliata, nella monta inglese la concentrazione non va posta nella bocca del cavallo, ma nella spinta del poseriore, solo un cavallo che spinge correttamente puo' essere in equilibrio e "in mano".
per quanto riguarda l' americana non ne so nulla quindi non posso fare un pragone.
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lunedì 20 novembre 2006, 17:43 |
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Mela
Moderatore
Iscritto il: lunedì 21 marzo 2005, 11:46 Messaggi: 2747 Località: Emilia Romagna
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trippi ha scritto:
nicola hai scritto una cosa assolutamente sbagliata, nella monta inglese la concentrazione non va posta nella bocca del cavallo, ma nella spinta del poseriore, solo un cavallo che spinge correttamente puo' essere in equilibrio e "in mano".
per quanto riguarda l' americana non ne so nulla quindi non posso fare un pragone.
[:418]
_________________ Nothing happens unless first a dream
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www.mela002.spaces.live.com
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lunedì 20 novembre 2006, 17:57 |
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Nicola
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trippi ha scritto:
nicola hai scritto una cosa assolutamente sbagliata, nella monta inglese la concentrazione non va posta nella bocca del cavallo, ma nella spinta del poseriore, solo un cavallo che spinge correttamente puo' essere in equilibrio e "in mano".
per quanto riguarda l' americana non ne so nulla quindi non posso fare un pragone.
Allora spiegami tu perchè si cerca il contatto con la bocca del cavallo.
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lunedì 20 novembre 2006, 19:25 |
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kimberley
Utente
Iscritto il: lunedì 21 marzo 2005, 23:49 Messaggi: 1175 Località: svizzera
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il cavallo è in mano, quando si porta di posteriore e c'è quindi un appoggio leggero sul morso.
Il cavallo si porta, la schiena è alta, le spalle leggere e libere di muoversi in avanti.
troppo spesso c'è chi cerca di chiudere il cavallo, di metterlo agli aiuti lavorando sulla bocca senza però occuparsi dei posteriori.
_________________ perchè il mio cavallo è una zebra..e ne va fiero..
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lunedì 20 novembre 2006, 19:32 |
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Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
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Non saprei Nico
il tipo di "contatto" tra mw e mi è gia di per se differente, mw agisce in pratica al contrario, APPOGGIA sinistra per andare a destra , m.i. TIRI (apri) a destra per dirigerti a destra, (sempre con il dubbio amletico non avendo mai praticato la m.w.)
quindi , come dice giuly, io farei un bel "distinguo" tra le due tecniche.
Concentrandosi solo sulla bocca, in m.i. in effetti potresti combinare dei bei danni, è tutto il complesso delle azioni che comporta il cavallo in mano, a partire dalla spinta, che ti PORTA il cavallo verso la mano.
Poi, a leggere in giro, oh.. ci sono talmente tante scuole di pensiero e idee ..che probabilmente tutte e nessuna sono giuste (frasetta giustificativa nel caso avessi scritto una enorme cazzata [:D])
PS
discussione interessante, cerchiamo di non farla degenerare in una volgare rissa tra portuali![;)]
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lunedì 20 novembre 2006, 19:43 |
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Nicola
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Andrea ha scritto:
Non saprei Nico
il tipo di "contatto" tra mw e mi è gia di per se differente, mw agisce in pratica al contrario, APPOGGIA sinistra per andare a destra , m.i. TIRI (apri) a destra per dirigerti a destra, (sempre con il dubbio amletico non avendo mai praticato la m.w.)
quindi , come dice giuly, io farei un bel "distinguo" tra le due tecniche.
Concentrandosi solo sulla bocca, in m.i. in effetti potresti combinare dei bei danni, è tutto il complesso delle azioni che comporta il cavallo in mano, a partire dalla spinta, che ti PORTA il cavallo verso la mano.
Poi, a leggere in giro, oh.. ci sono talmente tante scuole di pensiero e idee ..che probabilmente tutte e nessuna sono giuste (frasetta giustificativa nel caso avessi scritto una enorme cazzata [:D])
PS
discussione interessante, cerchiamo di non farla degenerare in una volgare rissa tra portuali![;)]
Grazie mille Andrea.
La mia idea nasce dal fatto che nell'equitazione classica la teoria della redine d'appoggio, insieme a quella d'apertura, sono codificate tecnicamente e, solo per fare un esempio, sono considerati aiuti indispensabili per la realizzazione del lavoro su due piste.
E quindi perchè non confrontare metodi e soluzioni, che, in singoli casi, o magari in numerose occasioni, potrebbero fornire spunti e soluzioni che, nell'ambito delle rispettive discipline, avrebbero una loro utilità.
Un esempio di "commistione" tra filosofie può essere la scuola spagnola....
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lunedì 20 novembre 2006, 19:54 |
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trippi
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Nicola ha scritto:
trippi ha scritto:
nicola hai scritto una cosa assolutamente sbagliata, nella monta inglese la concentrazione non va posta nella bocca del cavallo, ma nella spinta del poseriore, solo un cavallo che spinge correttamente puo' essere in equilibrio e "in mano".
per quanto riguarda l' americana non ne so nulla quindi non posso fare un pragone.
Allora spiegami tu perchè si cerca il contatto con la bocca del cavallo.
parlo sempre per la monta inglese.
E' vero che si cerca l' appoggio. Ma lo si cerca come conseguenza dell' impegno del posteriore. In poche parole, la prima cosa da fare è invitare il cavallo ad avanzare, in modo che il posteriore spinga. Di coneguenza a questo il cavallo va da solo ad appoggiarsi al filetto. questo è l' appoggio. Il contatto invece è quello che manteniamo noi con la nostra mano una volta che il cavallo si è appoggiato, e deve sempre essere leggero. Questo è il punto di partenza per il lavoro.
magari volevi dire la stessa cosa non so, cmq è cosi! io volevo precisare che l' appoggio non è conseguenza del lavoro concentrato sulla bocca ma del lavoro concentrato sulla spinta del posteriore.
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lunedì 20 novembre 2006, 20:07 |
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carla
Utente
Iscritto il: domenica 9 luglio 2006, 15:35 Messaggi: 3705 Località: Veneto
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trippi ha scritto:
Nicola ha scritto:
trippi ha scritto:
nicola hai scritto una cosa assolutamente sbagliata, nella monta inglese la concentrazione non va posta nella bocca del cavallo, ma nella spinta del poseriore, solo un cavallo che spinge correttamente puo' essere in equilibrio e "in mano".
per quanto riguarda l' americana non ne so nulla quindi non posso fare un pragone.
straquoto! [;)]
Allora spiegami tu perchè si cerca il contatto con la bocca del cavallo.
parlo sempre per la monta inglese.
E' vero che si cerca l' appoggio. Ma lo si cerca come conseguenza dell' impegno del posteriore. In poche parole, la prima cosa da fare è invitare il cavallo ad avanzare, in modo che il posteriore spinga. Di coneguenza a questo il cavallo va da solo ad appoggiarsi al filetto. questo è l' appoggio. Il contatto invece è quello che manteniamo noi con la nostra mano una volta che il cavallo si è appoggiato, e deve sempre essere leggero. Questo è il punto di partenza per il lavoro.
magari volevi dire la stessa cosa non so, cmq è cosi! io volevo precisare che l' appoggio non è conseguenza del lavoro concentrato sulla bocca ma del lavoro concentrato sulla spinta del posteriore.
_________________ "se una scrivania disordinata è segno di una mente disordinata, di cos'è segno, allora, una scrivania vuota?" -Albert Einstein-
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lunedì 20 novembre 2006, 20:09 |
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Nicola
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trippi ha scritto:
Nicola ha scritto:
trippi ha scritto:
nicola hai scritto una cosa assolutamente sbagliata, nella monta inglese la concentrazione non va posta nella bocca del cavallo, ma nella spinta del poseriore, solo un cavallo che spinge correttamente puo' essere in equilibrio e "in mano".
per quanto riguarda l' americana non ne so nulla quindi non posso fare un pragone.
Allora spiegami tu perchè si cerca il contatto con la bocca del cavallo.
parlo sempre per la monta inglese.
E' vero che si cerca l' appoggio. Ma lo si cerca come conseguenza dell' impegno del posteriore. In poche parole, la prima cosa da fare è invitare il cavallo ad avanzare, in modo che il posteriore spinga. Di coneguenza a questo il cavallo va da solo ad appoggiarsi al filetto. questo è l' appoggio. Il contatto invece è quello che manteniamo noi con la nostra mano una volta che il cavallo si è appoggiato, e deve sempre essere leggero. Questo è il punto di partenza per il lavoro.
magari volevi dire la stessa cosa non so, cmq è cosi! io volevo precisare che l' appoggio non è conseguenza del lavoro concentrato sulla bocca ma del lavoro concentrato sulla spinta del posteriore.
Hai ragione, mi ero espresso male.
Così hai perfettamente chiarito il concetto.
Nel western si "impedisce" al cavallo di "pesare" sulle redini, ma se, come dicevi, il contatto nell'inglese deve essere "leggero", in fondo il concetto di base è piuttosto simile.
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lunedì 20 novembre 2006, 20:23 |
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Nicola
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Aggiungo una cosa...
Craig Johnson, uno dei guru del reining, a proposito di uso delle redini dice:
"La redine d'apertura guida il "cervello" del cavallo, mentre la redine d'appoggio (l'esterna per intenderci) guida il suo corpo"
Di fatto, se è vero che il "motore" del cavallo è il suo treno posteriore, le spalle del cavallo sono il suo "volante".
Ed è proprio la conduzione delle "spalle" che nel western avviene "tra le redini".
Fate caso a quante volte un cavallo, col naso proteso in una direzione, muove le spalle nella direzione opposta.
Esiste una similitudine nella tecnica inglese?
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lunedì 20 novembre 2006, 21:03 |
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Nicola
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Riporto in alto questa discussione....Sperando che giungano contributi nuovi....
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mercoledì 22 novembre 2006, 12:48 |
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Clà
Moderatore
Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 15:25 Messaggi: 7901 Località: Piemonte
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Nicola ha scritto:
Fate caso a quante volte un cavallo, col naso proteso in una direzione, muove le spalle nella direzione opposta.
Il mio, ogni tanto, lo fa e l'ho sempre interpretato come un piccolo "rifiuto" ad andare nella direzione che gli sto indicando con la redine e la gamba opposta... ma dopo un pò cede... lui è più grosso, ma io ho la testa più dura! [:D][;)]
Sbaglio ad interpretare così questo suo gesto?
_________________
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mercoledì 22 novembre 2006, 12:59 |
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