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Rispetto del cavallo: cos'è, in concreto?
Autore |
Messaggio |
alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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 Rispetto del cavallo: cos'è, in concreto?
In un altro forum ho posto la domanda: qual'è il "massimo comune denominatore" di ogni stile di monta (inglese, western, ecc. ecc.) praticato BENE?
Un utente mi ha risposto: un carattere comune è il rispetto del cavallo. Buona risposta, ma nasce un'altra domanda: cos'è, in concreto, il rispetto del cavallo? Come riconoscerlo? Come definirlo, in modo che sia chiarissimo quando c'è, e quando non c'è?
Vi propongo di dire la vostra opinione , in particolare di descrivere comportamenti e atteggiamenti del cavaliere che, secondo voi, certamente violano questo principio generale.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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lunedì 4 giugno 2007, 7:48 |
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Elena
Utente
Iscritto il: mercoledì 30 marzo 2005, 13:47 Messaggi: 1285 Località: Imola (BO)
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Difficile domanda Alex...non credo ci sia una definizione comune sul rispetto del cavallo...il mondo è bello perchè è vario e i alcuni casi è brutto proprio perchè è così...Dall'esperineza che ho, soprattutto con i cavalli da corsa, posso dirti che ogniuno ha una propria idea di rispetto del cavallo, passando spesso per cattivi, quando in realtà non lo sono e vengono fraintesi...Conosco persone che lasciano i puledri con le loro madri sperduti in mezzo alle montagne, portandogli da mangiare e da bere con il trattore, monitorando il loro stato di salute da "lontano"...quando è ora li va a prendere e li doma...cosa c'è di sbagliato???Assolutamente niente(secondo me)!eppure molti hanno il coraggio di dire che non va bene...
Oppure ci sono persone che rinchiudono i propri cavalli in box per 22 ore al giorno senza preoccuparsi del loro bisogno di stare liberi qualche ora, preoccupandosi della paglia nella coda anzichè della loro salute psicologica. Personalmente penso che i cavalli per essere rispettati abbiano bisogno dei loro spazi, della loro se pura parziale libertà, di fare ciò che vogliono e di rimanere dei cavalli e non delle macchine da lavoro e di profitto. C'è una varietà infinita di definizioni...non si può generalizzare, almeno io non ci riuscirei...Aldilà dei maltrattamenti e dei macelli, penso ci siano molte persone che considerano buono il loro "concetto di rispetto"quando invece ci sarebbero molti punti di riflessione...
Alex...bella domanda...penso riceverai molte risposte! 
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Il y a plaisir plus grand que celui de tuer: celui de laisser la vie James Oliver Curwood
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lunedì 4 giugno 2007, 8:46 |
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Nicola
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La mia risposta è abbastanza semplice, il rispetto del cavallo per me è contribuire attivamente al suo "benessere" inteso nel più ampio e onnicomprensivo dei sensi.
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lunedì 4 giugno 2007, 9:16 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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 L'opinione di HC
Cita: L’etica, nella nostra era, ha un peso significativo. Una questione fondamentale di etica sta proprio alla base dell’equitazione. Noi, nella nostra società, non abbiamo la necessità di cavalcare per la nostra sopravvivenza e per i nostri bisogni primari e così non c'è una valida giustificazione per sacrificare il benessere del cavallo per il nostro divertimento. Potrebbe essere alla moda indossare costumi tradizionali, ma questo non significa che siamo cowboy, vaqueros, campinos oppure gardians; e noi viviamo adesso, non nel medioevo o in qualche altro momento del passato: eticamente noi non abbiamo argomenti che giustifichino il fatto di non rispettare strettamente, nel nostro modo di montare, i principi dell’etologia del cavallo. La questione etica di base è se il benessere del cavallo è subordinato al nostro divertimento e se è così, fino a che punto.
Io, per me stesso e quindi per il mio cavallo, egoisticamente scelgo di montare sulla schiena di un cavallo. Tuttavia non lo considero un diritto ma una responsabilità; la responsabilità del mio modo di montare. Il cavallo non si è evoluto per portare un cacciatore sulla sua schiena e quindi il cavaliere deve preparare il cavallo sia fisicamente che psicologicamente per questo compito assolutamente innaturale. Non c'è nulla di “naturale” nel cavalcare un cavallo.
Questa l'opinione di HC, il mio personale "punto di riferimento" ( http://it.geocities.com/alex_brollo/HC_it )
Quindi: rispettare il cavallo significa rispettare la sua etologia... e ci tocca prima studiarla per bene, senza scorciatoie. Fra l'altro, è un argomento che può essere affrontato in maniera scientifica, e questo semplifica le cose: di opinioni, sull'etologia, ce ne sono parecchie, ma l'evidenza scientifica è una sola! Incerta, sempre rivista e continuamente migliorata, ma una sola.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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lunedì 4 giugno 2007, 9:23 |
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Pascal
Moderatore
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2005, 13:14 Messaggi: 7744 Località: Stratford-upon-Avon
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Bellissime parole, anche se sono limitate a quell'ora quotidiana in cui montiamo.
Aggiungo anche che rispetto é trattare il cavallo in quanto individuo, con i suoi bisogni e le sue esigenze e le sue caratteristiche che sono uniche e differiscono da cavallo a cavallo (vedi trainers secondo i quali "il cavallo ha 6 anni e a 6 anni deve essere in grado di fare una M". NO. DIPENDE DAL CAVALLO! E' cosí difficile capire che ogni cavallo ha i suoi tempi, per dinci?).
Credo sia piú facile parlare del rispetto quando si monta, piuttosto che del rispetto nelle altre 23 ore fel giorno.
Quoto Elena sul bisogno di vivere come un cavallo, non rinchiuso in una gabbia di dieci metri quadrati. Quindi spazio, possibilitá di interagire veramente con i suoi simili, possibilitá di mangiucchiare o cercare da mangiare tutto il giorno, etc.etc.
_________________ Le donne son venute in eccellenza Di ciascun'arte ove hanno posto cura; e qualunque all'istorie abbia avvertenza, ne sente ancor la fama non oscura. When I count my blessings, I count my horses twice.
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lunedì 4 giugno 2007, 10:07 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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HC è molto "radicale" riguardo al rispetto dell'etologia del cavallo anche nelle altre 23 ore... è uno dei pochissimi che tiene i suoi cavalli in un vero harem (stallone + femmine + giovani, + una mula che sta in fondo alla gerarchia del gruppo...  )
I cavalli stanno in un paddock "ampio" nei mesi invernali, sempre all'aperto tranne condizioni metereologiche eccezionali, e nel pascolo (ridotto a un deserto dal duro clima dell'entroterra della Spagna meridionale) nella tarda primavera-estate-autunno.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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lunedì 4 giugno 2007, 10:25 |
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genna
Utente
Iscritto il: lunedì 14 febbraio 2005, 16:10 Messaggi: 5795
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Per me il rispetto é trattare l'animale in maneiera più vicina possibile alle sue condizioni di vita naturale non facendogli mancare, però, quelle attenzioni tipiche della vita scuderizzata 
_________________ "..Sogna ragazzo sogna, Non cambiare un verso della tua canzone, non lasciare un treno fermo alla stazione, non fermarti tu.."
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lunedì 4 giugno 2007, 14:42 |
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fox156
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 22:23 Messaggi: 739 Località: Lombardia
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ma sinceramente io penso sia impossibile dare una definizione generale km risposta a questa domanda...
il rispetto del cavallo secondo me è l'aiutarlo a vivere la meglio nonostante la condizione di costrizione in cui si trova...
il cercare di capire il perchè dei suoi comportamenti anzi ke puinirlo...
l'instaurare un rapporto concreto kn il nostro amico...
ricordarsi sempre ke nn è un giocatto,una makkina...ma un animale ,un essere vivente ke prova sentimenti...
_________________ un fiume di parole ke nn sanno dv andare,ruffiane km un gatto ke si fa accarezzare...
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lunedì 4 giugno 2007, 14:57 |
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juls
Utente
Iscritto il: mercoledì 6 dicembre 2006, 18:32 Messaggi: 391 Località: Lombardia
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vi sintetizzo alcune parti del libro di pat parelli che sono secondo me molto importanti
Il rispetto
Per un cavallo, il rispetto dell’uomo è una delle qualità più importanti.
Il rispetto è sinonimo di volontà, di collaborazione e non porta alla paura. Per farvi rispettare da un cavallo, questo non deve avere paura di voi ma vi deve considerare come un capo-branco. Purtroppo il rispetto è difficile da ottenere, difficile da mantenere e facile da perdere.
L’equitazione naturale si ottiene tramite la comunicazione, la comprensione e la psicologia, al contrario l’equitazione normale a volte si ottiene meccanicamente con la paura e l’intimidazione.
In natura l’uomo è predatore e il cavallo è preda, l'uomo deve divenire metà cavallo e il cavallo metà uomo.
imparerete a stabilire un rapporto di rispetto e fiducia reciproca col cavallo. Il cavallo non avrà più timore della vostre azioni.
Parelli dice…
“Non ci sono limiti a ciò che si può fare quando il cavallo diventa una parte di te. Il
Parelli natural horse ship getta le basi per un rapporto tra cavallo e essere umano. Il metodo è costruito per raggiungere un equilibrio naturale, emozionale e fisico sia nell'uomo sia nel cavallo, è costruito sulle leggi della natura e con questo metodo il cavallo diventa più coraggioso, più fiducioso più calmo e più furbo. Il metodo Parelli migliora la nostra vita e quella del cavallo, il cavallo non diventa sottomesso ma fiducioso. Hai mai sognato un cavallo che ti segua ovunque vai, che si ferma quando ti fermi tu, che si giri quando ti giri tu?
Libertà è l'arte della comunicazione senza corda, un collegamento mentale-emozionale tra essere umano e cavallo, che è più forte di qualunque lunghina o corda.”
_________________ se riesci ad ottenerla, non farti mai togliere la libertà da nessuno poichè è la cosa più importante a cui l'umo possa aspirare....
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lunedì 4 giugno 2007, 17:08 |
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OmbrOmantO
Moderatore
Iscritto il: mercoledì 24 maggio 2006, 18:04 Messaggi: 2222 Località: Vicenza, Veneto
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fox156 ha scritto: ma sinceramente io penso sia impossibile dare una definizione generale km risposta a questa domanda... il rispetto del cavallo secondo me è l'aiutarlo a vivere la meglio nonostante la condizione di costrizione in cui si trova... il cercare di capire il perchè dei suoi comportamenti anzi ke puinirlo... l'instaurare un rapporto concreto kn il nostro amico... ricordarsi sempre ke nn è un giocatto,una makkina...ma un animale ,un essere vivente ke prova sentimenti...
concordo!
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lunedì 4 giugno 2007, 17:53 |
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Kiss
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il rispetto per il cavallo sarebbe lasciarlo libero dov'è e com'è...ma non è possibile, perchè noi amiamo i cavalli, perchè vogliamo montarli e tenerli con noi...
il rispetto per il cavallo in sintesi non può esserci nel suo vero concetto, esiste solo uno pseudo rispetto che è quello che identifichiamo giustamente con il trattare bene l'animale ecc ecc, cose che sappiamo tutti insomma
tutte cose, lo ripeto, giustissime e che condivido in pieno, ma il vero e pur risptetto sarebbe quello di lasciarlo libero nei campi, nei prati, sulle montagne...come è sempre stato
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lunedì 4 giugno 2007, 23:02 |
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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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sono d'accordissimo con chi dice che il rispetto della natura del cavallo sarebbe quello di lasciarlo libero..
però adesso come adesso non vivrebbero tanto facilmente liberi: in pace potrebbero stare solo in zone limitate(dove non c'è agricoltura e dove non c'è industria/abitazioni)..
quindi dobbiamo trovare noi il compromesso tra vita ideale e vita probabile..
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
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lunedì 4 giugno 2007, 23:07 |
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