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REDINI DI RITORNO http://www.equiweb.it/forum/redini-di-ritorno-t6233-15.html |
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Autore: | alexb [ martedì 5 giugno 2007, 23:20 ] |
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Oggi mi sono goduto lo spettacolo di un cavallo con l'incollatura perfettamente arrotondata e completamente rilassato allo stesso tempo... che meraviglia. Una leggera oscillazione delle redini era la prova visiva di un contatto estremamente leggero... Ho fatto i complimenti alla ragazza che lo montava, le ho chiesto chi fosse il suo istruttore, e come c'era riuscita.... lei mi ha detto che non è stato facile, perchè "prima il cavallo era montato con le redini di ritorno". Quando sfoglio le riviste equestri ne vedo di cavalli "riuniti" con il collo "spezzato", gli occhi spiritati e la bocca spalancata... ne ho trovate perfino in articoli che parlavano di qual'è la giusta riunione! |
Autore: | Nicola [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:15 ] |
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Io faccio un commento solo ai post che ho letto.... In molti interventi è esplicito o latente il concetto che "se aiutano vanno bene". La domanda ora è: aiutano il cavallo o il cavaliere?? La mia personale risposta è che aiutino, e solo apparentemente, SOLO il cavaliere, e poi, a ben guardare, nemmeno il cavaliere. Se analizziamo la meccanica delle redini di ritorno, è evidente che creano un "falso contatto" fra le mani e la bocca del cavallo, che, a mio parere, possono indurre fraintendimenti nell'interpretare i comportamenti del cavallo anche in cavalieri esperti. |
Autore: | Holden [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:21 ] |
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La meccanica delle redini di ritorno non è da considerare, anche perchè, se correttamente usate, le redini di ritorno non devono stare in tensione. (diciamo che la redine di ritorno che agisce costantemente è proprio la situazione "scorretta" di cui stavamo abbondantemente parlando) Il loro scopo è quello di evitare che il cavallo esca troppo dalla "verticale" rovesciando l'incollatura... Si può lavorare con le redini di ritorno in completa distensione. |
Autore: | Nicola [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:29 ] |
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Paolo, se allora le redini di ritorno non devono entrare in tensione, sono solo un deterrente? Mi spiego: condivido ciò che dici sulla loro meccanica in teoria, ma le redini di ritorno agiscono se il cavallo tenta di rovesciare la testa, per cui esiste più di una occasione, in una sessione di lavoro, in cui entreranno in tensione, se il cavallo ha la tendenza a sottrarsi. Poi, e questo è per me molto importante, a mio parere le redini di ritorno, usate con continuità, spostano l'equilibrio del cavallo verso le spalle. |
Autore: | Ombra [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:38 ] |
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Nicola io penso che se usate solo per abbassare l'incollatura si possa ottenere proprio quello che dici tu, ossia appesantire le spalle. Questo è capitato al mio baione, quando è arrivato da me, ci ho messo molto a "sollevarlo", lavorando sempre solo con filetto e basta, lavorando molto indietro con l'equilibrio e anche con le mani leggermente alte se necessario. Invece con il francese che sto lavorando con le redini di ritorno per diversi motivi che non sto a spiegare qui, assolutamente cerco di lavorare sempre alleggerendo la parte anteriore, con le gambe e l'equilibrio. |
Autore: | alexb [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:43 ] |
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Penso che se un cavallo rovescia indietro la testa (e di conseguenza si insella incavando la schiena) c'è un problema serio da risolvere, su cui bisognerebbe interrogarsi. Ha mal di schiena? la sella è perfetta? ha male in bocca? si ribella all'imboccatura? Perchè? la mano è pesante? La comunicazione fra cavaliere e cavallo è difettosa? ecc. ecc. In tutti questi casi, le redini di ritorno - per quel poco che ne so - aggraveranno il problema, sia fisico, che psicologico. Rientrano nei tentativi di superare, con un addestramento costrittivo, un problema di disagio/fastidio/dolore ... una delle cause per cui il dressage è una delle attività che mette a maggiore rischio l'integrità fisica e psichica del cavallo. |
Autore: | Holden [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:44 ] |
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Cita: Paolo, se allora le redini di ritorno non devono entrare in tensione, sono solo un deterrente? Mi spiego: condivido ciò che dici sulla loro meccanica in teoria, ma le redini di ritorno agiscono se il cavallo tenta di rovesciare la testa, per cui esiste più di una occasione, in una sessione di lavoro, in cui entreranno in tensione, se il cavallo ha la tendenza a sottrarsi. Poi, e questo è per me molto importante, a mio parere le redini di ritorno, usate con continuità, spostano l'equilibrio del cavallo verso le spalle. Non dimentichiamoci che, oltre alle redini di ritorno, abbiamo anche le redini "normali". Diciamo che la redine di ritorno rafforza l'azione delle redini normali, nel momento in cui il cavallo sta per rovesciare l'incollatura sottraendosi all'appoggio. Devono sempre, ovviamente, essere "integrate" da un uso corretto della gamba, per evitare che il cavallo, vista l'impossibilità di sottrarsi rovesciando la testa, cerchi di "rotolare" sulle spalle. Quindi, ricapitolando: ricerca della distensione, prevenzione di atteggiamenti scorretti; ingrediente principale: la gamba. |
Autore: | Nicola [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:45 ] |
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Ombra ha scritto: Invece con il francese che sto lavorando con le redini di ritorno per diversi motivi che non sto a spiegare qui, assolutamente cerco di lavorare sempre alleggerendo la parte anteriore, con le gambe e l'equilibrio. Questo mi pone l'ennesimo dubbio. Come mai dobbiamo usare uno strumento che sbilancia il cavallo, per poi compensare in altro modo lo squilibrio? |
Autore: | Holden [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:46 ] |
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Cita: a mal di schiena? la sella è perfetta? ha male in bocca? si ribella all'imboccatura? Perchè? la mano è pesante? La comunicazione fra cavaliere e cavallo è difettosa? ecc. ecc. Non arriva corrente al PC....ho messo la presa nel muro? Considerazione ovvia Mummy (ma forse non per tutti, hai fatto bene a scriverla). Redini di ritorno solo per problemi strutturali/funzionali. |
Autore: | Nicola [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:50 ] |
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Holden ha scritto: Quindi, ricapitolando: ricerca della distensione, prevenzione di atteggiamenti scorretti; ingrediente principale: la gamba. Ok, quindi si tratta, in ogni caso, di una situazione temporanea e limitata nel tempo. Resta il mio dubbio sull'idea strana di dover compensare con altri aiuti l'azione delle redini di ritorno. |
Autore: | Holden [ mercoledì 6 giugno 2007, 9:53 ] |
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L'ho detto prima. Situazioni transitorie, non palliative, ma migliorative. E non con tutti i cavalli. Ci sono anche situazioni di squilibrio fisico tra cavallo e cavaliere, in cui gli aiuti arrivano troppo debolmente; o in cui le "manifestazioni" del cavallo sono di difficile controllo da parte di un cavaliere magari sensibile, ma non sufficientemente "forte" nella sella. P.S: scusa, era sempre riferito ad imboccature e redini di ritorno, ma forse era ancora nell'altro topic. |
Autore: | Ombra [ mercoledì 6 giugno 2007, 10:00 ] |
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Cita: Questo mi pone l'ennesimo dubbio. Come mai dobbiamo usare uno strumento che sbilancia il cavallo, per poi compensare in altro modo lo squilibrio? No, forse non mi sono spiegata. Si tratta di un cavallo che ha subito (altrove) un modo di montare o traumi che ne hanno reso precario l'equilibrio. E' un cavallo che ha una bocca sorda (come spesso i francesi) e che tende ad andare (anche da solo in paddock) via a testa bassa appesantendo gli anteriori. Le redini di ritorno (sempre uso per un det. periodo di tempo, mai per sempre) mi aiutano ad aiutarlo meglio. |
Autore: | Nicola [ mercoledì 6 giugno 2007, 10:15 ] |
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Volevo affrontare anche il discorso a valle... Tim McQuay, uno dei "guru" dell'equitazione western, usa spesso le redini di ritorno, e, come dice Paolo, non entrano in tensione durante l'uso. Porta il cavallo in atteggiamento corretto ed in un paio di settimane chiude il capitolo eliminandole. Il motivo per cui le usa è la FRETTA. Lui deve mettere in condizioni il cavallo di vincere un futurity in un anno di lavoro. (Sgombro subito il campo da ogni dubbio dicendo che la loguca del futurity non la condivido affatto!! Eppure dove contano i soldi, l'etica lascia il passo) Il mio dubbio è che, molti di coloro che ne fanno uso, non abbiano questa stringente necessità di arrivare in poco tempo ai risultati, e quindi, secondo me, sarebbe importante mettere sul piatto della bilancia i due fattori insieme: la rapidità del risultato contro il rischio, sul quale mi pare che concordiamo, di fare danni abbastanza gravi. |
Autore: | Holden [ mercoledì 6 giugno 2007, 10:24 ] |
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Molti le usano per fretta, sì.. molti per abitudine (pigrizia). Qualcuno per rafforzare i propri aiuti con cavalli molto forti. In generale, come per tutte le cose, basterebbe del buonsenso. |
Autore: | Pascal [ mercoledì 6 giugno 2007, 10:26 ] |
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Io continuo a non capire una cosa......perché usarle con TUTTI i cavalli INDISTINTAMENTE, come nell'esempio che ho citato prima? Questo mi fa pensare che non vengano usate per necessitá, ma solo per abitudine... |
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