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Novantanove cavalieri su cento...
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Autore:  alexb [ lunedì 29 ottobre 2007, 2:01 ]
Oggetto del messaggio:  Novantanove cavalieri su cento...

"Novantanove cavalli su cento hanno dei difetti che definiamo "disobbedienze", novantanove cavalieri su cento sono incapaci di far perdere al cavallo queste cattive abitudini; non solo, ma non si preoccupano nemmeno di sapere come si può porvi rimedio quando se ne presenti la necessità".

Chi l'ha detto? e secondo la vostra esperienza: è un'affermazione esagerata? Cosa ne pensate?

Autore:  genna [ lunedì 29 ottobre 2007, 9:45 ]
Oggetto del messaggio: 

Il fatto é che se uno ha ben chiaro quali sono i suoi limiti, può sempre rimediare facendosi aiutare.
Purtroppo la presunzione non fa crescere, anzi regredire.

Autore:  alexb [ lunedì 29 ottobre 2007, 9:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie Genna...
Ma riguardo l'autore: vi ha l'aria di essere un "sussurratore", uno dei tanti che vi propongono la soluzione dei problemi classici che affollano qualsiasi forum equestre?

Autore:  Elena [ lunedì 29 ottobre 2007, 10:17 ]
Oggetto del messaggio: 

Mi sembra una frase scritta da qualcuno che ha appena scoperto l'acqua calda.... :)

Autore:  alexb [ lunedì 29 ottobre 2007, 10:27 ]
Oggetto del messaggio: 

Elena ha scritto:
Mi sembra una frase scritta da qualcuno che ha appena scoperto l'acqua calda.... :)


Certo, sul fatto che sia attualissima non c'è dubbio... :( .... ma...

Autore:  frustifru [ lunedì 29 ottobre 2007, 12:04 ]
Oggetto del messaggio: 

Una frase di un sussurratore o di un agonista, una frase di una persona che "sente" il cavallo!

Autore:  genna [ lunedì 29 ottobre 2007, 12:20 ]
Oggetto del messaggio: 

ignoro chi l'abbia scritta, ma a mio parere può averlo fatto una qualsiasi persona con un pò di buon senso, principiante, agonista,sussurratore o cavallaro...

Autore:  normadent [ lunedì 29 ottobre 2007, 12:28 ]
Oggetto del messaggio: 

...non credo sia un sussurratore...credo sia un bravo cavaliere...ma non un sussurratore...così, a pelle...

Autore:  Andrea [ lunedì 29 ottobre 2007, 12:58 ]
Oggetto del messaggio: 

E' la vostra ultima risposta???

L'accendiamo???

Immagine

Autore:  alexb [ lunedì 29 ottobre 2007, 13:01 ]
Oggetto del messaggio: 

Un aiutino...

Il prossimo topic che apro, sarà: "Quali sono, secondo voi, 10 libri che chiunque abbia a che fare con i cavalli dovrebbe possedere, leggere e rileggere?"

:wink:

Autore:  kake [ lunedì 29 ottobre 2007, 13:08 ]
Oggetto del messaggio: 

normadent ha scritto:
...non credo sia un sussurratore...credo sia un bravo cavaliere...ma non un sussurratore...così, a pelle...

grande normy!!!!

un cavaliere.....deve conoscere un minimo il proprio cavallo!!!....

Autore:  JiJi.and.LaDy [ lunedì 29 ottobre 2007, 13:29 ]
Oggetto del messaggio: 

io penso un cavaliere,che magari insegna pure....

però è un tantino esagerata.....sono un po' di meno dai!

Autore:  alexb [ mercoledì 31 ottobre 2007, 7:08 ]
Oggetto del messaggio: 

Bè, siccome ogni bel gioco dura poco... :wink:

E' Museler, uno dei "grandi" dell'equitazione tedesca, e la frase è tratta da "Tecnica equestre". A essere sincero, è uno dei pochissimi libri "classici" che ho; l'ho letto quando ero assoluto principiante, ovviamente senza capire quasi nulla, lo rileggo adesso ad anni di distanza, e non mi aspetto di capire molto di più... ma adesso almeno capisco cosa dovrei capire. :wink:

Mi ha impressionato l'analogia con la situazione attuale, e mi ha anche confortato un po' il fatto che i cavalieri di parecchi decenni fa, quando l'equitazione era elitaria, ed in una nazione con robusta e rigorosa cultura equestre, avevano - in gran numero - gli stessi problemi che abbiamo noi qui ed oggi...

Talora chi ama l'equitazione "ben fatta", con robuste basi classiche, si infastidisce nel veder proliferare nuove teorie e nuovi modi per risolvere vecchi problemi: Roberts, Parelli, Clicker training, Nevzorov, il nostro Mazzoleni, oppure la mia ultima scoperta, Mintzlaff con la sua Friendship Training e via dicendo... ognuno di questi parte da una presa d'atto che un sacco di cavalieri hanno obiettivamente problemi, e propone la soluzione che - nella sua esperienza - si è dimostrata efficace a risolverli... l'accusa che gli viene fatta è quella di "approfittare" del deterioramento della cultura equestre corrente media, per "vendere" la propria ricetta magica. Io non la vedo così! Immagino che ognuno di questi autori parta da un'analisi obiettiva delle difficoltà in cui il cavaliere medio reale si dibatte, e sinceramente si sforzi di proporre una soluzione. Ma i problemi restano... Non li ha risolti Museler, molti decenni fa, e probabilmente non li risolveranno radicalmente gli autori più moderni... l'equitazione è veramente difficile! Ma qual'è il vero motivo di questa difficoltà? Dov'è che in genere sbagliamo, e continuiamo a sbagliare? :? :? :?

Autore:  Ombra [ mercoledì 31 ottobre 2007, 7:23 ]
Oggetto del messaggio: 

Beh, io aggiungerei a questa perla di saggezza tedesca, che "molti cavalieri (non sparo percentuali) non si pongono nemmeno il problema di capire il perché di tali 'disobbedienze', perché questo il più delle volte implicherebbe il doversi mettere in discussione, il mettersi a nudo".

Autore:  alexb [ mercoledì 31 ottobre 2007, 8:01 ]
Oggetto del messaggio: 

E già... molti vedono l'equitazione e l'addestramento come qualcosa con cui si impara a dominare un cavallo... mentre bisognerebbe vederli come qualcosa con cui si impara a dominare se stessi. Sarebbe un'equitazione tanto migliore...

PS: e diminuirebbero anche i bisticci nei forum equestri... :lol: :lol: :lol:

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