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[ 11 messaggi ] |
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Autore |
Messaggio |
tisha
Utente
Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 16:49 Messaggi: 3400
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 cavallo da trekking
che cavallo considerate più adatto per affrontare un trekking a un livello alto di difficoltà,su terreni accidentati e sua una durata di più giorni ?
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lunedì 20 febbraio 2006, 23:35 |
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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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dipende dai terreni..
e dal cavallo stesso.. un buon cavallo da trekking può essere di qualsiasi razza, basta sia agile, ai comandi, si fidi del cavaliere e dei suoi mezzi, sicuro e non troppo grosso..
tra le razze direi a preferenza avelignese, uruguagio..
sugli arabi avrei qualche riserva perchè non tutti hanno il carattere e il fisico per reggere..
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
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lunedì 20 febbraio 2006, 23:46 |
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cat
Utente
Iscritto il: lunedì 4 aprile 2005, 18:01 Messaggi: 359 Località: Torino
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Avrei qualche amico che ti scannerebbe ad un affermazione del genere "gli arabi non reggerebbero"...visto che sono loro dedicate le gare praticamente più impegnative sia per quanto riguarda la durata che i tipi di terreni.
Detto da una a cui gli arabi puri non piacciono neanche un po'.
Un cavallo da trekking...è un buon cavallo...agli ardini...agile e ben addestrato.
Piccolo o di media corporatura...intelligente...
Non credo sia la razza determinante...quanto l'inclinazione.
Deve esser coraggioso, sveglio, attento, fine nel rispondere...
La campagna...e i trekking...sono gli..."ostacoli" più difficili per un binomio.
Ps...io avevo un criollo e ci facevo trekking...
Ora ho una mezza psi mezza appaloosa...il mio moroso ha una quarter...la mia amica una trotter...
_________________ "E a te? Cosa piace di più?" "...Io?Io amo i cavalli da quando ero nella pancia della mamma..."
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mercoledì 22 febbraio 2006, 18:54 |
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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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cat ha scritto:
Avrei qualche amico che ti scannerebbe ad un affermazione del genere "gli arabi non reggerebbero"...visto che sono loro dedicate le gare praticamente più impegnative sia per quanto riguarda la durata che i tipi di terreni.
Detto da una a cui gli arabi puri non piacciono neanche un po'.
beh.. io sono la prima che fa endurance e conosce molto bene come sono gli arabi..
non ho detot gli arabi non reggerebbero, ma alcuni arabi non reggerebbero.. a livello di testa, sono molto caldi e nevrili.. molti di essi si stancherebbero in fretta e verrebbero disgustati.. e a livello fisico visto che hanno andature caratteristiche che possono non sempre adattarsi ai trekking.. oltre ad avere strutture fini..
va da soggetto a soggett, ma se facciamo una statistica è più facile trovare il soggetto ideale tra avelignesi, bardigiani ecc che tra gli arabi
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
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..sono tua...
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mercoledì 22 febbraio 2006, 19:20 |
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Nicola
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<u>Per parte mia il miglior cavallo da trekking possibile è un cavallo che prima di tutto deve possedere un alto grado di addestramento</u>
Fare trekking a cavallo è un'attività rischiosa, perchè svolta in gruppo ed in contesti impegnativi!
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mercoledì 22 febbraio 2006, 19:42 |
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Lory79
Utente
Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 22:10 Messaggi: 256
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Alcuni argentini li ho trovati dei fenomeni, per l'addestramento e il carattere sicuro e tenace che hanno mentalmente sono tra i migliori.
Poi ci sono cavalli più comodi di altri...beh il cavallo da trekiking deve essere un "signor" cavallo nè più nè meno che per altre discipline.
Il trekking è impegnativo per la sua struttura e quindi deve avere buone gambe e buon allenamento, è impegnativo anche per il cavaliere quindi andature comode e poco cadenzare, deve essere comodo anche lui, il carattere deve essere affidabilissimo se si va in tanti, abbastanza sangue freddo e buon addestramento a collaborare alle richieste minime del cavaliere anche per i passaggi più difficili e facilmente controllbile in gruppo.
Secondo me in percentuale le razze destinate al lavoro sono ottime, però poi ci sono anche comnbinazioni di caratteri, ci sono arabi che stanno tranquilli tra tanti cavalli e cavalli (la mia per esempio è americana) che nonostante tutto hanno sangue e carattere e quindi tra tanta gente hanno modo di farsi notare più per la voglia di andare che per fare la passeggiatina tranquilla.
Nei trekking ho visto fare di quelle cose da pazzi....hanno portato cavalli che gareggiavano in endurance che volevano correre (beh per forza...è il loro lavoro quotidiano), cavalli che nons tavano dietro, cavalli che non andavano d'accordo, gente che correva senza pensare che magari qualcuno poteva anche essere in difficoltà....io ai trekking numerosi ci ho rinunciato da tempo, purtroppo non ho mai trovato chi veramente li sapopia organizzare e sapersi comnportare in gruppo.
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mercoledì 22 febbraio 2006, 20:43 |
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Nicola
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Lory79 ha scritto:
Alcuni argentini li ho trovati dei fenomeni, per l'addestramento e il carattere sicuro e tenace che hanno mentalmente sono tra i migliori.
Poi ci sono cavalli più comodi di altri...beh il cavallo da trekiking deve essere un "signor" cavallo nè più nè meno che per altre discipline.
Il trekking è impegnativo per la sua struttura e quindi deve avere buone gambe e buon allenamento, è impegnativo anche per il cavaliere quindi andature comode e poco cadenzare, deve essere comodo anche lui, il carattere deve essere affidabilissimo se si va in tanti, abbastanza sangue freddo e buon addestramento a collaborare alle richieste minime del cavaliere anche per i passaggi più difficili e facilmente controllbile in gruppo.
Secondo me in percentuale le razze destinate al lavoro sono ottime, però poi ci sono anche comnbinazioni di caratteri, ci sono arabi che stanno tranquilli tra tanti cavalli e cavalli (la mia per esempio è americana) che nonostante tutto hanno sangue e carattere e quindi tra tanta gente hanno modo di farsi notare più per la voglia di andare che per fare la passeggiatina tranquilla.
Nei trekking ho visto fare di quelle cose da pazzi....hanno portato cavalli che gareggiavano in endurance che volevano correre (beh per forza...è il loro lavoro quotidiano), cavalli che nons tavano dietro, cavalli che non andavano d'accordo, gente che correva senza pensare che magari qualcuno poteva anche essere in difficoltà....io ai trekking numerosi ci ho rinunciato da tempo, purtroppo non ho mai trovato chi veramente li sapopia organizzare e sapersi comnportare in gruppo.
Ho letto finalmente affermazioni davvero sagge in questo ultimo post.
Aggiungerei che il cavallo da trekking va "allenato" al trekking, e deve essere "costruito" fisicamente per reggere alle fatiche di un viaggio a cavallo.
Per esperienza, in un trekking ben organizzato, ci dovrebbe esere una guida ogni 4 cavalieri, contando sul fatto che questi ultimi sono spesso poco esperti.
In più credo che un trekking non dovrebbe superare i 10 cavalieri.
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mercoledì 22 febbraio 2006, 21:03 |
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tisha
Utente
Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 16:49 Messaggi: 3400
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anche io sono dell'idea che un buon cavallo da trekking prima di tutto deve avere un ottimo equilibrio psico-fisico,naturalmente correlato a tanta esperienza in campagna (o comunque fuori all'aria aperta) che gli permetta di non essere troppo timoroso del mondo.Naturalmente è fondamentale un passo fermo e stabile,che non scivola ma che non butta neanche fuori subito tutte le energie.
ho fatto alcuni trekking ultimamente e proprio per questo motivo ho deciso di creare una discussione di questo tipo.
Ogni volta vi è l'incontro tra tantissime culture equestri differenti tra loro,e spesso incappano in scontri,ad esempio il continuo confronto dei cavalli in certi passaggi impegnativi,del tipo "il mio è migliore perchè l'argentino è il cavallo più fermo",o "no,è meglio l'arabo che ha puiù scatto" o ancora "l'avelignese è l'unico vero cavallo da montagna" e così via...
sono spesso inevitabili anche le solite fazioni e gruppetti.Quelli dell'argentino,gli enduristi,i western...
Come dice Lory,i trekking o sono organizzati da poche persone con una guida ma...io mi sono trovata spesso in file di 50 persone circa,sempre in fila indiana e al passo,cavalli stressati per tutta la calca...non stiamo perdendo un pò il vero concetto di trekking a cavallo ?
Tutto questo non permette e non aiuta di certo i cavalli a essere rilassati,a noi di divertirci ( e perchè no..anche ai cavalli,che devono essere sempre i primi a non essere svogliati)e a godere della natura che ci circonda...sembra che stia diventando tutto una grande "generalizzazione".Ho come l'impressione che la maggior parte delle persone che partecipano lo fanno solo per mettere in mostra se stessi,i cavalli o gli sponsor.Sembra quasi la gara al più "saccente".
Certo,non tutti i trek sono così ma...la maggior parte ?
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mercoledì 22 febbraio 2006, 22:18 |
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Arya
Utente
Iscritto il: lunedì 4 aprile 2005, 23:43 Messaggi: 4291
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All'unico trekking a cui ho partecipato ho montato un incrocio tra un avelignese ed un arabo. 18 anni con 14 di trekking alle spalle. Affidabilissimo tanto che la mia presenza si limitava alla sola direzione da prendere. Sapeva esattamente come mettere i piedi e come districarsi nei passaggi più impegnativi. Insomma, mi sentivo in una botte di ferro!
_________________ Le donne antiche han mirabil cose, Fatto nell'arme e nelle sacre Muse, di lor opre belle e gloriose, Gran lume in tutto il mondo si diffuse.
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mercoledì 22 febbraio 2006, 22:23 |
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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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diciamo che il trekking spesso è una questione di cultura..
i miei istruttori sono stati tra i primi a fare trekking in alta montagna sulle alpi.. hanno condotto trekking per 20 anni, hanno organizzato tappe del famoso rally latino organizzato dalla francia(guarda caso l'unica che si muoveva un po' per queste iniziative).. han fatto questo per lavoro.. ogni estate facevano almeno un trekking da 10 giorni in giro..
se si parla con loro di trekking vengono fuori le cose più assurde.. intanto a loro è sempre piaciuto meno lavorare con gli italiani perchè gli manca la cultura del cavallo.. mi spiego melgio.. le persone che li accompagnavano erano solite arrivare alla fine della tappa, dare il cavallo e andarsi a fare la doccia.. senza neanche allargare il sottopancia..
oppure il classico pirlotto che si metteva a cissare il cavallo in mezzo alla fila per far vedere le sue prodezze oppure che in un passaggio stretto voleva affrettare il tutto spingendo i cavalli davanti e creando casino..
quelli che non si preoccupavano neanche di dove dormivano i cavalli..e di chi faceva la guardia..
han sempre dovuto selezionare cavalli adatti a queste cose.. normalmente prendevano avelignesi, merens e argentini..
i loro cavalli personali erano un misto.. dall'argentino, all'anglo araba al trotter.. senza nessun problema..
per contro i francesi mediamente non sapevano stare in sella, facevano cavolate a tutto spiano, ma nessuno di loro finita la giornata pensava anche solo a togliersi la maglia prima di aver sistemato il cavallo.. certo erano quelli che si lanciavano in 200 cavalli pancia a terra in un prato giocando a sfilarsi a vicenda le testiere.. bambini, donne incinta, uomini.. ma prima di tutto gran rispetto per il cavallo..
e li si vedeva fiorire un gran misto di cavalli.. dal camarguese al psi...
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
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mercoledì 22 febbraio 2006, 23:15 |
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Lory79
Utente
Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 22:10 Messaggi: 256
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Di trekking ne ho fatti molti, ma su cavalli addestrati e allenati fisicamente e mentalmente a questo scopo.
Ho fatto qualche passeggiata di molte ore in gruppi piuttosto numerosi con la mia cavalla....è stato come morire.
Prima cosa esistono cavalli buoni che per carattere però hanno necessità di stare davanti perchè magari in gruppo possono creare scompigli seri, se non si ha un altro cavallo e sta bene davanti bisogna intanto organizzarsi con i cavalli che hanno qualche problema in più, meglio sicuramente che quelli più caldi stiano davanti e magari anche quelli che tendono ad avere andature più allungate (informarsi prima mai, ma almeno sarebbe doveroso per la sicurezza) perchè dietro si innervosiscono e mi è capitato di vedere delle cose da rodeo, mentre bastava tenerli almeno qualche tempo davanti perchè si calmassero (almeno all'inizio).
In mezzo al gruppo cavalli che calciavano.......no, non ci siamo, il rischio c'è sempre ma se un cavallo ha quel vizio non ci si mette in condizione di creare pericolo, so che non tutto è facile da organizzare ma purtroppo a voolte non potendo avere il cavallo perfetto almeno si avverte.....
Trekking iniziati (io per fortuna ero impegnata in estate e non ci sono mai andata) con galoppi folli......con centinaia di km davanti......per me questo non è fare trekking e da quella volta mi sono arresa, cavalli che naturalmente andavano in competizione e poi gente che urlava e si arrabbiava con tizio, caio e il cavallo perchè aveva terrore di farsi male....
Sentieri in montagna, cavalli che stavano uno attaccato all'altro, uno voleva correre e si opponeva alle richieste del cavaliere messo quasi di traverso con precipizio a 10 cm, l'altro davanti nervoso sentendo quello dietro s'impenna continuamente finchè giunti in una radura non si mette a candela ribaltandosi con tutto il cavaliere.
Io dico, non è facile mentalmente nè per i cavalieri nè per i cavalli, bisogna fare molta attenzione, chi è anni che fa trekking con lo stesso collaudato cavallo non deve mettere in condizione gli altri copn la sua eccessiva sicurezza, in un gruppo numeroso non è facile subito decifrare i caratteri dei cavalli e magari qualche piccolo vizio, vedo che poi quelli più sicuri se non galoppano briontolano e molte persone che sudano 7 camicie per tenere calmi i cavalli.
Alla fine non mi sono mai divertita tanto se non proprio con cavalli collaudatissimi, insomma...quasi da turisti, che uscivano spesso insieme.
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sabato 25 febbraio 2006, 17:29 |
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