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Quanti vegetariani? E perchè?
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Autore:  Pascal [ sabato 16 giugno 2007, 9:36 ]
Oggetto del messaggio: 

Kiss, Alex ha spiegato benissimo. E' un tabú. Io non riuscirei mai a mangiare carne umana, né riuscirei a mangiare carne equina: per me sarebbero due forme di cannibalismo.

E il fatto é che il tabú della carne equina é uno dei tabú piú diffusi; credo che i Paesi che consumano carne equina si possano contare sulle dita della mano.

Scusami, ma in Germania, in Inghilterra o negli USA non troverai mai in vendita carne di cavallo, non per questioni religiose ma per gli stessi identici motivi per cui l'80% della gente sul forum dice di evitarla. E' cosí strano? Siamo tutti scemi e ipocriti? Mi auguro di no.

Autore:  Kiss [ sabato 16 giugno 2007, 10:55 ]
Oggetto del messaggio: 

chiaro Pascal :D

sai cos'è forse...che a me la carne di cavallo piace (me l'hanno sempre fatta mangiare, fin da piccola) e che cmq non ci vedo nulla di male nel mangiarla...

non volevo assolutamente dire che siete scemi e ipocriti, assolutamente...è che faccio un pò fatica a capire questa cosa, ma non vi verrò mai a dire "siete scemi perchè non mangiate il cavallo" al massimo faccio osservazioni come prima soprattutto per chi non lo vede come tabù ma come questione di tenerezza e palle varie

non so se mi sono spiegata o.O credo di no XD

Autore:  Tai [ sabato 16 giugno 2007, 11:19 ]
Oggetto del messaggio: 

In teoria consumando carne acceleriamo la cosiddetta Entropia, come indicato da Alex, perchè ad ogni "passaggio" alimentare un pò dell'energia iniziale si disperde sotto forma di calore non è più utilizzabile...in teoria non dovremmo cibarci di animali, soprattutto di animali a loro volta carnivori, perchè aumenta il livello di tossicità...

Vabbè, però questo è un discorso diverso, sul fatto dell'essere vegetariani o meno più che altro interviene il fattore culturale, che nella geografia dell'alimentazione vede alcuni popoli considerare la carne un vero e proprio culto (ad esempio noi Cristiani con l'agnello), e altri rifuggire carne che per noi è normalissimo consumare.

La maggior parte delle volte ne siamo influenzati anche noi, dalla nostra cultura, infatti ho conosciuto serie di "vegetariani" che però a Pasqua si divoravano una bella coscia di agnello, perchè "beh, solo una volta all'anno, è la tradizione".

Credo che chi si professa vegetariano, debba pensare bene a come diventarlo. Se lo si fa per motivi etici (ovvero ci indigna il modo in cui gli animali vengano uccisi, oppure mantenuti a vivere in condizioni terrificanti, oppure trasportati, allora, più che rifuggire la carne, si dovrebbe fare qualcosa per cambiare le condizioni in cui gli animali vengono tenuti, con proteste e quant'altro, oppure acquistando carne la cui provenienza sia garantita da stabilimenti che rispettano le nuove jorme sull'allevamento (che in Francia e germania già spesso adottano, ma in Italia no). La cosiddetta carne biologica dovrebbe essere carne di animali che hanno passato almeno un tot della loro vita ll'aria aperta. Quindi, secondo me, più che non mangiarla, bisognerebbe riindirizzare i consumi.

Un'altra questione riguarda il PESCE. Tendiamo a non considerarlo carne, ma lo sapete che siamo nel bel mezzo di una crisi della pesca mai vista prima?
Per la grande richiesta di tonno rosso, abbiamo messo in ginocchio le riserve ittiche dei mari. Spesso ci cibiamo di pesci (di cui spesso ignoriamo sia nome che provenienza) che hanno una maturità sessuale molto tarda, e vengono pescati prima che si possano riprodurre. Anche qui servirebbe informazione, conoscenza e soprattutto una deviazione dei consumi.

Autore:  Pascal [ sabato 16 giugno 2007, 11:32 ]
Oggetto del messaggio: 

E' vero, é quello che tentavo di dire io quando parlavo del "compromesso" che ho trovato, cioé smettere di acquistare carne di cui non conosco la provenienza (i.e. al supermercato) ma andare a cercarla in agriturismi/fattorie dove la producono loro, e dove gli animali hanno vissuto una vita decente.

A proposito del tonno rosso: sull'ultimo numero di "Consumatori" c'era un articolo al proposito e si diceva che la coop ha smesso di venderlo del tutto. Potremmo tutti cercare di comprare in supermercati che dimostrano una certa eticitá nella scelta dei prodotti che vendono, preferendoli ad altri anche a costo di fare qualche km in piú.

Autore:  carla [ sabato 16 giugno 2007, 12:30 ]
Oggetto del messaggio: 

Pascal ha scritto:
Kiss, Alex ha spiegato benissimo. E' un tabú. Io non riuscirei mai a mangiare carne umana, né riuscirei a mangiare carne equina: per me sarebbero due forme di cannibalismo.

E il fatto é che il tabú della carne equina é uno dei tabú piú diffusi; credo che i Paesi che consumano carne equina si possano contare sulle dita della mano.

Scusami, ma in Germania, in Inghilterra o negli USA non troverai mai in vendita carne di cavallo, non per questioni religiose ma per gli stessi identici motivi per cui l'80% della gente sul forum dice di evitarla. E' cosí strano? Siamo tutti scemi e ipocriti? Mi auguro di no.


super pascal! :wink:

Autore:  Pascal [ sabato 16 giugno 2007, 14:18 ]
Oggetto del messaggio: 

Kiss ha scritto:
soprattutto per chi non lo vede come tabù ma come questione di tenerezza e palle varie


Sí, ti sei spiegata... tu non capisci il mio punto di vista, e io non capisco il tuo... Aah, le meraviglie della comunicazione umana!! :lol: :lol:

Scherzi a parte, bisognerebbe fare (anzi, bisognerebbe trovare: ce ne saranno di sicuro!) un serio studio sulle motivazioni di questo tabú... molto probabilmente ha, primariamente, radici affettive o comunque di rispetto per il cavallo...

Autore:  carla [ sabato 16 giugno 2007, 14:23 ]
Oggetto del messaggio: 

Tai ha scritto:
Un'altra questione riguarda il PESCE.


ho letto in un giornale che si invitava a non comperare al supermercato o nei banconi ittici il pesce denominato "vitella di mare" perchè in realtà è carne di un tipo di squalo che rischia l'estinzione...

Autore:  julie [ sabato 16 giugno 2007, 14:37 ]
Oggetto del messaggio: 

io non sono vegetariana.

mangio mucca, maiale, pollo e a volte coniglio.

il cavallo per una questione morale non lo mangio, è come se mi mettessero nel piatto il cane ,inoltre non mi piace proprio.
non tollero nemmeno il capretto e l'agnello, hanno un retrogusto che mi disgusta.


nella mia dieta la carne c'è da sempre,e non riuscirei a farne a meno. ammetto però che ultimamente non riesco a mangiarne molta, probabilmente il fisico non ne sente il bisogno.

credo comunque che sia importante mangiarne almeno un po', ma non eccedere, perchè un eccesso di proteine non fa bene e mangiarne troppa aumenta il rischio di contrarre tumori (su quest'ultima cosa non sono sicura, ricordo però d'averlo letto da qualche parte)

Autore:  genna [ sabato 16 giugno 2007, 15:49 ]
Oggetto del messaggio: 

Lalli, la vita in gabbia è già una sofferenza di per sè.
Ma con questo non voglio attaccare nè tuo padre nè te!
Per quanto riguarda la morte dei vitelli non lo dico io ma il mio libro di zootecnia..
E con questo chiudo.

Autore:  Tai [ sabato 16 giugno 2007, 19:30 ]
Oggetto del messaggio: 

carla ha scritto:
Tai ha scritto:
Un'altra questione riguarda il PESCE.


ho letto in un giornale che si invitava a non comperare al supermercato o nei banconi ittici il pesce denominato "vitella di mare" perchè in realtà è carne di un tipo di squalo che rischia l'estinzione...


Esatto:
La vitella di mare altro non è che squalo, spesso finito in rete assieme al pesce di punta del momento. E considerando che nell'ultimo anno di squali ne sono stati ammazzati un numero impressionante (considerando in particolare la mania per la zuppa di pinne di squalo, che ormai, più che una tradizione, è diventato uno status symbol), sarebbe meglio che non avesse un tale successo nelle nostre pescherie.


x PASCAL: davvero la Coop ha messo al bando il tonno rosso? Bene! Ottima notizia!!

Un altro pesce a cui dovremmo fare attenzione è lo spada. Sono stati stanziati finanziamenti per la conversione delle reti derivanti, ma molti si sono intascati il contributo continuando ad utilizzarle...in mezzo, oltre allo spada, ci finiscono 250.000 delfini all'anno, tartarughe, squali, gabbiani, altri cetacei eccetera.

Quindi, in sostanza, il discorso sull'essere o meno vegtariano secondo me coinvolge anche il pesce, dato l'enorme impatto della pesca d'assalto.

Mangiate pesce? Per i vegetariani, date al pesce lo stesso valore della carne, per quanto concerne i valori etici?

Autore:  alexb [ domenica 17 giugno 2007, 6:58 ]
Oggetto del messaggio: 

Tai ha scritto:

Mangiate pesce? Per i vegetariani, date al pesce lo stesso valore della carne, per quanto concerne i valori etici?


Io sì. Niente pesce, niente crostacei, niente molluschi... insomma, niente animali, anche se consumo prodotti animali (latte e uova). Come ho detto, so perfettamente che è un compromesso.

Autore:  cristaljeff [ domenica 17 giugno 2007, 10:57 ]
Oggetto del messaggio: 

idem come alexb.. però le uova crco di prenderle in cascina

Autore:  Pascal [ domenica 17 giugno 2007, 12:34 ]
Oggetto del messaggio: 

Tai: sí, c'era l'articolo sull'ultimo numero di Consumatori (la loro rivista) che é arrivata proprio qualche giorno fa. Ecco il link per l'articolo qui

Autore:  lalli88 [ domenica 17 giugno 2007, 14:06 ]
Oggetto del messaggio: 

genna ha scritto:
Lalli, la vita in gabbia è già una sofferenza di per sè.
Ma con questo non voglio attaccare nè tuo padre nè te!
Per quanto riguarda la morte dei vitelli non lo dico io ma il mio libro di zootecnia..
E con questo chiudo.


wei.. mio babbo ci ha lavorato nei macelli.. come" supervisore".. e io ho visto i filmini e giuro che i vitelli muoiono cosi..
comunque non dico mica che non soffrano in gabbia.. anzi... era solo per precisare che non muoiono soffrendo (fisicamente!)

Autore:  paprika [ martedì 26 giugno 2007, 1:03 ]
Oggetto del messaggio: 

Non sono vegetariana, ed ho anche assagiato carne di cavallo(buona,ma un pò troppo dolce per i miei gusti).

Volevo intervenire per l'argomento sulla sofferenza durante la macellazione.
Beh...frequento un corso di laurea sulle Produzioni animali,e circa un mese fa ha fatto una settimana di tirocinio in mattatoio:Lo stordimento in bovini (ed equini) avviene tramite proiettile captivo,cioè un pistoncino che penetra nel lobo frontale.L'animale cade completamente incosciente a terra e poi viene sospeso e dissanguato.
La corrente elettrica si usa in suini,ovini,polli e conigli.
Mi son resa conto che il vero disagio di questi animali non è nella macellazione in se stessa,quanto in tutti i passaggi antecedenti: trasporto,scarico,avvio alla linea di macellazione.
Ci sono molte leggi al riguardo,che se seguite migliorerebbero di molto le condizioni degli animali da carne.
L'italia è avanti in questo punto di vista,ma molti paesi europei non hanno nè conoscenze nè mezzi per attuarle.
Assicurare il benessere animale potrebbe partire anche da noi consumatori,ad esemio iniziando a comperare uova ottenute da galline allevate a terra;oppure assicurandoci la provenienza della carne stessa.
Abbaimo un grande potere,tutto sta nell' esserne coscienti e saperlo utilizzare.

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