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equitazione ieri e oggi http://www.equiweb.it/forum/equitazione-ieri-e-oggi-t7252-15.html |
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Autore: | stregatto [ lunedì 19 novembre 2007, 16:44 ] |
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vabbè xo quando dopo 3 o anche 4 anni di lezioni regolari 2 o 3 volte a sett uno nn sa nemmeno fare un cambio di galoppo io la trovo una cosa allarmante, e ti asicuro che i genitori nn centrano.... se dovessi iscrivere mia figlia in certi maneggio ci penserei nn una ma mille volte!!! e cmq se io fossi l istruttore metterei bene in chiaro le cose nel senso che il capo sono io e decido io nn decidono i genitori o il ragazziono scemo, purtroppo nn posso riportare esempi mi farebbe ro causa ahehehehhe |
Autore: | nothingasitseems [ lunedì 19 novembre 2007, 16:45 ] |
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Concordo pienamente con quanto scritto da stregatto e trippi. Ho fatto la mia prima gara più di 10 anni fa e le cose da allora sono cambiate veramente... Tra l'altro, visto la mia inettitudine cronica e la mancanza, anch'essa cronica, di finanze per pagarmi le gare sono più di 10 anni che faccio le stesse categorie quindi la differenza la noto forse più di chi è riuscito a progredire. Oltre a quanto già detto da altri, sono cambiati anche i cavalli con cui affrontare le prime garette...voglio dire, un tempo si vedevano partire nelle cat più basse dei cavalli che sembravano tirati su dal prato il giorno prima...adesso per fare dei percorsi da 1 mt i ragazzini hanno sotto la sella dei signori cavalli da decine di migliaia di euro. E purtroppo non mi che il modo di montare sia migliorato col crescere della qualità dei cavalli....anzi! Senza contare che, un tempo, quello che diceva l'istruttore era la legge, decideva lui come quando e cosa fare mentre adesso buona parte mi sembra che metta da parte qualsiasi cosa, spesso anche il buon senso, basta assecondare i clienti e il loro generoso portafogli. Se davvero ci saranno delle novità, voglio augurarmi che siano positive...e che magari si pensi anche a rendere più accessibili i concorsi anche a chi, come me, ha uno stipendio mensile modesto. |
Autore: | stregatto [ lunedì 19 novembre 2007, 16:47 ] |
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be dai le novita positive poche ma ci sono come il maggiore spazio ai concorsi riservati ai giovani, ai pony, nn ricordo che quando noi eravamo piccoli ci fossero ponyadiiiii o cose simili, poi be la moda equestre che si è evoluta la adoroooo no be poi se ci penso bene qualcosa di bello lo trovo ihihih |
Autore: | kimberley [ lunedì 19 novembre 2007, 16:49 ] |
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eh eh.. hai ragione anche te...gente che non sa neppure quando galoppa giusto e quando rovescio.. Devo darti ragione, certi istruttori non sanno molto bene cosa fanno...ne avevamo uno così che si occupava dei giovani...dopo 3 anni non riuscivano neppure a fare un giro al trotto allineati senza fermarsi, perdersi o schiantarsi... Certe scene sono fantastiche, divertenti nella tristezza...talvolta andavo al bar e guardavo certe scene in maneggio...qualcosa di eccezionale...e i ragazzi lo adoravano perchè era il grande istruttore, che faceva ridere ed era buono perchè non si arrabbiava mai... AH ah..da morire..cadevano ogni 5 minuti, poverini, ma era buffo... all'epoca scene simili mai, ma oggi...valgono il tempo passato al bar a guardare.. |
Autore: | kimberley [ lunedì 19 novembre 2007, 16:52 ] |
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poi dai..oggi ci sono molti più stage organizzati, molte più gare, tante categorie, altre discipline... anche nell'insegnamento ci sono state delle buone idee, anche se non sempre applicate ![]() e poi tutti i nuovi colori e oggetti..certo, alcuni non li comprerei mai, ma altri.. valgono la pena..soprattutto per i bambini ci sono talmente tanti oggetti e accessori e vestiti teneri e bellissimi..che vorrei quasi essere bimba di nuovo.. |
Autore: | Nhadir [ lunedì 19 novembre 2007, 16:53 ] |
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beh dai, la moda questre è il minore dei mali! io trovo assurdo che nei nazionali A una normale 120 sia una rarità e il passaggio di categoria graduale è praticamente impossibile...a un certo punto ci si butta in 125 e pace...così vengono fuori delle cose approssimative ![]() |
Autore: | kimberley [ lunedì 19 novembre 2007, 16:55 ] |
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Nhadir ha scritto: beh dai, la moda questre è il minore dei mali! io trovo assurdo che nei nazionali A una normale 120 sia una rarità e il passaggio di categoria graduale è praticamente impossibile...a un certo punto ci si butta in 125 e pace...così vengono fuori delle cose approssimative ![]() io adoro tutti i nuovi colori...davvero.. ho comprato un po' di cose azzurre...eh eh impazzisco...poi però penso a tutto quello che ho a casa e richiudo il portafogli...ma avrei armadi pieni di colori, fasce e sottosella se non dovessi contare i soldini ogni tanto... ![]() |
Autore: | Holden [ lunedì 19 novembre 2007, 17:12 ] |
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Quando ho iniziato io era tutto molto diverso. C'era l'esame per la "patente A/2", ed era un "signor esame", con prova di rettangolo, di salto ostacoli e interrogazione orale su nozioni di ippologia e regolamenti. E vi era un difficile esame anche per il primo grado; dove solitamente i più venivano bocciati. Per non parlare del secondo grado; oserei dire impresa ardua, ma di grande soddisfazione quando riuscivi a raccogliere tutti i piazzamenti necessari. La prima cosa che balza all'occhio è la quantità di concorsi, molto inferiore in quegli anni, e la grande disparità di livello organizzativo tra i concorsi nazionali e quelli che allora si chiamavano interregionali. I nazionali A"""" si chiamavano Nazionali di Formula 2, e il calendario non era "fitto" come ora; ce n'erano pochi e quasi mai concomitanti. Capitavano quindi concorsi come Cislago, o Nichelino, dove il comitato organizzatore era costretto a "dividere" in due la categoria F (135) ad esempio, perchè vi erano troppi partenti. Venivano fatte due categorie sullo stesso percorso, con classifica separata. Ora ci sono sì i concorsi affollati, ma le concomitanze diluiscono un pò Questa faccenda del calendario fitto fa in modo anche che l'ambiente stesso sia più "aperto". Prima ci si conosceva davvero tutti, perchè gli eventi erano quelli, e volenti o no, bisognava partecipare a quelli. Ecco perchè spesso la gente mi dice: "oh ma tu conosci davvero tutti!!!"... prima era inevitabile. Ora uno può scegliere, e può capitare anche che con degli amici non ci si trovi per mesi, soltanto perchè si fanno "giri" diversi, anche se si abita a poca distanza. Gli interregionali invece erano organizzati veramente alla buona; bastava un prato (anche non stupendo), veniva messa una fettuccia per delimitarlo, ci si piazzavano gli ostacoli, poi un camioncino che facesse servizio ristorazione, e si faceva il concorso. Ora è inaccetabile. Come diceva qualcuno, i cavalli stavano allegramente in van tutto il giorno (con le dovute attenzioni), e nessuno si lamentava; ora se non c'è il box è una tragedia. Ai nazionali di tre giorni il box era un lusso; si facevano le "poste"; ti portavi i tubi da casa, li legavi con degli spaghi, piazzavi il tuo anello con la boccia, e il cavallo stava in posta dal giovedì alla domenica. Ovviamente alla domenica era bello vivo e felice, non è mai morto nessuno. Ora se ci sono i box di Rinco, quelli esterni, "il posto fa schifo....". I cavalli potevano debuttare anche a 6 anni... La costruzione dei salti era completamente diversa. Le barriere erano lunghe 4 metri, o anche 5; ora sono prevalentemente a fronte ridotto; con cartelloni pubblicitari e riempitivi strani. Una volta erano molto meno errorabili; con un cavallo di forza ma un pò "ciabattone" te la cavavi; ora esci con 16 penalità. La qualità dei cavalli era molto inferiore, ma si vedeva più gente montare meglio. Ora sono aumentati i numeri, ma non tanto la qualità dell'istruzione e dei cavalieri. Il parco van era molto pittoresco; solitamente erano vecchi camion trasformati, nessuno aveva il living...era una cosa davvero rara. Ovviamente la moda offriva poche alternative, e anche gli articoli di selleria si sceglievano in una gamma abbastanza ridotta. A me manca un pò la "ricchezza" di quel periodo; la quasi opulenza di certe scuderie, gli sponsor storici dei grandi cavalieri ecc..ecc.. Era un periodo dove gli altri paesi hanno costruito molto, e dove noi invece abbiamo solo spremuto chi aveva grande passione. Forse lo ricollego ad un momento molto spensierato della mia vita, e quindi sono portato a vedere quel periodo in maniera positiva, ma devo riconoscere che oggi, per chi lo pratica, è molto, molto, molto meglio. |
Autore: | Arya [ lunedì 19 novembre 2007, 17:26 ] |
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Le poste... ![]() |
Autore: | stregatto [ lunedì 19 novembre 2007, 19:08 ] |
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Holden ha scritto: Quando ho iniziato io era tutto molto diverso. C'era l'esame per la "patente A/2", ed era un "signor esame", con prova di rettangolo, di salto ostacoli e interrogazione orale su nozioni di ippologia e regolamenti. E vi era un difficile esame anche per il primo grado; dove solitamente i più venivano bocciati. Per non parlare del secondo grado; oserei dire impresa ardua, ma di grande soddisfazione quando riuscivi a raccogliere tutti i piazzamenti necessari. La prima cosa che balza all'occhio è la [b]quantità di concorsi[/b], molto inferiore in quegli anni, e la [b]grande disparità di livello organizzativo[/b] tra i concorsi nazionali e quelli che allora si chiamavano interregionali. I nazionali A"""" si chiamavano Nazionali di Formula 2, e il calendario non era "fitto" come ora; ce n'erano pochi e quasi mai concomitanti. Capitavano quindi concorsi come Cislago, o Nichelino, dove il comitato organizzatore era costretto a "dividere" in due la categoria F (135) ad esempio, perchè vi erano troppi partenti. Venivano fatte due categorie sullo stesso percorso, con classifica separata. Ora ci sono sì i concorsi affollati, ma le concomitanze diluiscono un pò Questa faccenda del calendario fitto fa in modo anche che l'ambiente stesso sia più "aperto". Prima ci si conosceva davvero tutti, perchè gli eventi erano quelli, e volenti o no, bisognava partecipare a quelli. Ecco perchè spesso la gente mi dice: "oh ma tu conosci davvero tutti!!!"... prima era inevitabile. Ora uno può scegliere, e può capitare anche che con degli amici non ci si trovi per mesi, soltanto perchè si fanno "giri" diversi, anche se si abita a poca distanza. Gli interregionali invece erano organizzati veramente alla buona; bastava un prato (anche non stupendo), veniva messa una fettuccia per delimitarlo, ci si piazzavano gli ostacoli, poi un camioncino che facesse servizio ristorazione, e si faceva il concorso. Ora è inaccetabile. Come diceva qualcuno, i cavalli stavano allegramente in van tutto il giorno (con le dovute attenzioni), e nessuno si lamentava; ora se non c'è il box è una tragedia. Ai nazionali di tre giorni il box era un lusso; si facevano le "[b]poste[/b]"; ti portavi i tubi da casa, li legavi con degli spaghi, piazzavi il tuo anello con la boccia, e il cavallo stava in posta dal giovedì alla domenica. Ovviamente alla domenica era bello vivo e felice, non è mai morto nessuno. Ora se ci sono i box di Rinco, quelli esterni, "il posto fa schifo....". I cavalli potevano debuttare anche a 6 anni... La [b]costruzione dei salti [/b]era completamente diversa. Le barriere erano lunghe 4 metri, o anche 5; ora sono prevalentemente a fronte ridotto; con cartelloni pubblicitari e riempitivi strani. Una volta erano molto meno errorabili; con un cavallo di forza ma un pò "ciabattone" te la cavavi; ora esci con 16 penalità. La [b]qualità dei cavalli [/b]era molto inferiore, ma si vedeva più gente montare meglio. Ora sono aumentati i numeri, ma non tanto la qualità dell'istruzione e dei cavalieri. Il [b]parco van[/b] era molto pittoresco; solitamente erano vecchi camion trasformati, nessuno aveva il living...era una cosa davvero rara. Ovviamente la moda offriva poche alternative, e anche gli articoli di selleria si sceglievano in una gamma abbastanza ridotta. A me manca un pò la "ricchezza" di quel periodo; la quasi opulenza di certe scuderie, gli sponsor storici dei grandi cavalieri ecc..ecc.. Era un periodo dove gli altri paesi hanno costruito molto, e dove noi invece abbiamo solo spremuto chi aveva grande passione. Forse lo ricollego ad un momento molto spensierato della mia vita, e quindi sono portato a vedere quel periodo in maniera positiva, ma devo riconoscere che oggi, per chi lo pratica, è molto, molto, molto meglio. paolo ma montavi nel medioevo????? eheheheh cmq è praticamente tt vero, sopprattutto sec me è sbagliata la programmazione delle gare nei nazioneli, la 120 c è solo al venerdi e poi devi fare o 125 qualificante ovviamente o la 115 che spesso è raso terra, e il passaggio nn è poco, ma si sa facendo la 115 diminuisci il montepremi e aumenti gli iscritti.... avanti tutti che c è posto.... ![]() |
Autore: | Holden [ lunedì 19 novembre 2007, 19:22 ] |
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La programmazione di prima era ideale... esordienti, debuttanti, S, F, D meno casini per tutti; ecco magari aggiungerei la giovani cavalli. |
Autore: | mummy [ lunedì 19 novembre 2007, 19:34 ] |
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ma è vero che c'erano i cucchiai fatti a U che anche se ci andati dentro in bomba le barriere manco su muovevano??? il mio mister ne ha rotte 5 con la schiena in un colpo solo ![]() ![]() ![]() ![]() le prime categorie poi erano alte 105 e senza sconti, altri che bp60 o b80! |
Autore: | Holden [ lunedì 19 novembre 2007, 19:47 ] |
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Mah, i cucchiai diciamo che dipendeva un pò dal parco ostacoli. Non c'erano quelli di sicurezza, senz'altro. Per quel che riguarda la prima gara; c'era la "primi passi" che è l'attuale B80...e poi c'era la A/2 che, come hai detto tu, era in principio circa 110 cm...poi, con l'avvento della A/3 è stata ridotta a 100-105, e la A/3 la sostituì per i 110 cm. |
Autore: | JiJi.and.LaDy [ lunedì 19 novembre 2007, 20:42 ] |
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Miiiiiiiiiiii come sono piccolaaaaaaaaaa!!! ehehehehe però tante cose io le ricordo come voi..... tipo il mettere i cavalli in posta(cosa che succede ancora) l'esame di cui parlava Paolo anche io l'ho fatto così...ma penso con una difficoltà diversa! e poi e poi e poi..... ricordare certe cose mi fa solo venire il nervoso per come sono adesso! |
Autore: | Unbreakable [ lunedì 19 novembre 2007, 23:59 ] |
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Holden ha scritto: Mah, i cucchiai diciamo che dipendeva un pò dal parco ostacoli. Non c'erano quelli di sicurezza, senz'altro. Per quel che riguarda la prima gara; c'era la "primi passi" che è l'attuale B80...e poi c'era la A/2 che, come hai detto tu, era in principio circa 110 cm...poi, con l'avvento della A/3 è stata ridotta a 100-105, e la A/3 la sostituì per i 110 cm. La primi passi è stata aggiunta però in un secondo momento. Quando ho cominciato a fare gare io c'era solo la A2. Hanno aggiunto dopo la primi passi (che era 90 cm). Lo so bene perchè io anziché partire dal basso verso l'alto sono partita dalla A2, ho continuato con la primi passi (quando l'hanno messa) e sono finita in b80 (quando l'hanno messa) ![]() Comunque presente BOCCIATA all'esame per la patente A2!!!!!!!!! |
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