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 I danni delle imboccature 
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mettiamola così.. io dovessi fare il barefoot con la mia cavalla probabilmente mi troverei male perchè ha la suola molto piatta e dove giro io ci sono tante strade inghiaiate e appuntite..le farei male.. oltre al fatto che per la disciplina che faccio io e per allenarmi decentemente mi troverei spesso sull'asfalto e ciò non giova..

conosco persone che han provato il berafoot in endurance e si sono trovati bene.. quando han deciso di passare da 60 km a 90 hanno ferrato. e dicono che i loro cavalli han cambiato radicalmente il modo di muoversi, sembravano più sicuri e avevano movimenti migliori..

ho visto invece cavalli migliorare col barefoot, ma comunque con un utilizzo ragionato del cavallo e comunque limitato..

per quanto riguarda l'imboccatura.. con la mia equivarebbe a un suicidio, non tanto perchè non risponda ai comandi, ma per il semplice fatto che esce facilmente di testa..perchè andare a farci male?

per quanto riguarda la doma dolce.. facciamo una grossa distinzione su cosa si intende con ciò.. il termine doma dolce in realtà è scorretto.. si dovrebbe parlare dei vari metodi..
per assurdo nè parelli nè monty parlano di doma, ma di metodo.. le loro parole si possono applicare a "qualsiasi" cavallo(in base alle conoscenze)e a qualsiasi stadio di addestramento..
personalmente direi che non è stato inventato nulla di nuovo in quanto una persoan di cavalli con esperienza e sensibilità mette in pratica quotidianamente i concetti base..
sono metodi che se aplicati male non funzionano.. male al cavallo non ne fanno, se non confondere le idee..
poi ad esempio monty non dice di lavorare senza testiera o in modi alternativi, semplicemente dice come counicare col cavallo e far si che lui ti riconosca come capobranco e faccia quello che dici perchè si fida.. non si togliere costizioni varie.. monty è il primo a montare con morso mentre lavora.. poi non usa le redini..ma ce l'ha.. come ha i ferri..

per quanto riguarda il riflettere sull'amare il cavallo ed evitare questi mtodi alternativi.. io invece rifletterei sul caso.. ci sono cavalli che hanno avuto giovamenti dal barefoot.. anche se lavorano..
purtroppo con gli animali non c'è regola fissa.. direi che le questioni si adattano caso per caso.. non si può dire a priopri è giusto o sbagliato.. e non si può fare di tutta l0erba un fascio..
analizziamo in modo oggettivo le situazioni e poi pensiamoci..

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martedì 21 marzo 2006, 12:18
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io voglio la salute dei cavalli.....[:D]
ma se tanti anni fa l'uomo ha ferrato i cavalli ci sarà un motivo???
ora si vuole tornare al naturale, am ci sono dei problemi prima da risolvere....se un cavallo ha dei problemi di piedi, di anteriori sporgenti, gli togliamo i ferri non gli si fa solo del male??????? mi chiedo da rava ignorante.....
ma un cavallo senza morso, che già di per se ha delle liberta nell'addestramento, dei vizi, le cose non si peggiorano???
mha speriamo che nessuno si faccia male!!![:(][xx(]

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La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!

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martedì 21 marzo 2006, 12:21
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Rhox, hai detto esattamente quello che penso anche io...L'unica cosa di cui proprio non mi convinco è il barefood...sì, i ferri in alcuni casi si devono togliere per dare giovamento al cavallo, ma si parla in determinate patologie...allora sì, è per la salute del cavallo! Negli altri casi no, piuttosto ci sono ferrature correttive e particolari!
Ladykiller, il problema è proprio quello, che rischiano di farsi male. Ho visto uno essere portato via in elisoccorso perchè è uscito in passeggiata da solo, con un arabo di 3 anni, senza capezza!! Perchè una specie di istruttore del metodo Pat parelli l'ha convinto di fare così!!!! Lo so che ci sono anche istruttori seri, ma sono questi che girano intorno al businness che mi preoccupano!

60 Km senza ferri...per quante volte? E poi?...


martedì 21 marzo 2006, 12:31
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dream ha scritto:

60 Km senza ferri...per quante volte? E poi?...


per anni.. conta che allenavamo e gareggiavano.. 2 arabi sugli appennini..

senza nessun problema..
con i ferri han migliorato il movimento e sembravano più sicuri di dove mettevano i piedi, ma le loro prestazioni in gara nono sono cambiate(parlo a livello di zoppie)

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martedì 21 marzo 2006, 12:46
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Ma qualcuno vi ha detto che potevate farlo o avete provato voi?


martedì 21 marzo 2006, 12:48
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cosa centra come domanda?
non è un'esperienza mia personale quindi non so come sia stata presa la decisione..
io so quello che mi han riferito..

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martedì 21 marzo 2006, 13:10
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questo è un discorso veramente pieno di sbocchi, contorti e non per il nostro modo di pensare.

i cavalli, come l'uomo, hanno subito nel corso dell'evoluzione dei notevoli cambiamenti a livelli psicologici, ma soprattutto fisici.

è ovvio che i puledri nascono scalzi e senza imboccature e l'uomo glieli mette col passare del tempo, ma questo non solo per nostro "sfizio", i cavalli vengono utilizzati per scopi precisi e per questo vengono "snaturati", nel senso che "come mamma li ha fatti"([:D]) non vanno più bene per le NOSTRE esigenze.

rendiamoci conto che quello che chiediamo noi ai cavalli NON è NATURALE! e di conseguenza dobbiamo prendere provvedimenti.
se invece il cavallo ha a disposizione un pascolo e viene utilizzato poco, allora si può pensare di lasciarlo scalzo.

non conosco bene le tecniche del barefoot, ma credo che non sia una cosa del tutto "naturale", nel senso che dovrebbero applicare anche dei prodotti "isolanti"?(posso sbagliarmi, sto appunto chiedendo![;)])
o si tratta solo di una limatina e via? non credo sia così semplice.

al contrario, un cavallo che fa maneggio, che ha un carico di lavoro cospiquo credo che abbia bisogno di molte più attenzioni dal barefooter. perchè il consumo dell'unghia non sarà mai NATURALE(vedi pesi trasportati, terreni particolari, ecc).


per quanto riguarda invece le imboccature, non so bene cosa pensare... il cavallo che ho in fida viene montato col solo filetto, sia sul salto sia in passeggiata. in passeggiata tira un pò, ma lo gestisco comunque bene... perso che per potergli togliere il filetto ci debba essere un'intesa formidabile e il cavallo deve essere tranquillo al 100%(perchè se si spaventa, chi lo ferma più se no?)...
inoltre non vedo il filetto come uno strumento di tortura se usato BENE da MANI SICURE(parlo del filetto perchè è in genere l'imboccatura più usata).
un tizio che montava in capezza(con un cavallo che in passeggiata tirava) ha sfregiato il muso del suo cavallo cercando di trattenerlo(er era una semplice e normalissima capezza!)...

se si vuole tornare "alla natura selvaggia" ben venga, ma devono esserci le possibilità per farlo, ergo avere un enorme pascolo(non parlo di 1000 mq, molto di più), un cavallo tranquillo e sano e avere un buon feeling con lui. e soprattutto montarlo con moderazione.

tutto si può fare, basta avere testa.

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martedì 21 marzo 2006, 13:36
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Silvi@ ha scritto:

non conosco bene le tecniche del barefoot, ma credo che non sia una cosa del tutto "naturale", nel senso che dovrebbero applicare anche dei prodotti "isolanti"?(posso sbagliarmi, sto appunto chiedendo![;)])
o si tratta solo di una limatina e via? non credo sia così semplice.


si tratta di una "limatina" e via.. detto in termini moooolto semplici..

ci sono degli schemi in base a cui pareggiare lo zoccolo del cavallo..
quello che mi sono sempre chiesta però è in base a cosa lo zoccolo viene pareggiato così? in natura ogni cavallo consuma lo zoccolo come gli è più "consono in base ad appiombi, terreno, andature, modo di camminare.. nel barefoot invece viene "imposto" una forma al piede e un modo di muoversi dettato da essa..
se il pareggio è naturale in teoria dovrebbe semplicemente ricalcare il modo naturale del piede di consumarsi..

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martedì 21 marzo 2006, 13:41
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rhox ha scritto:

Silvi@ ha scritto:

non conosco bene le tecniche del barefoot, ma credo che non sia una cosa del tutto "naturale", nel senso che dovrebbero applicare anche dei prodotti "isolanti"?(posso sbagliarmi, sto appunto chiedendo![;)])
o si tratta solo di una limatina e via? non credo sia così semplice.


si tratta di una "limatina" e via.. detto in termini moooolto semplici..

ci sono degli schemi in base a cui pareggiare lo zoccolo del cavallo..
quello che mi sono sempre chiesta però è in base a cosa lo zoccolo viene pareggiato così? in natura ogni cavallo consuma lo zoccolo come gli è più "consono in base ad appiombi, terreno, andature, modo di camminare.. <b>nel barefoot invece viene "imposto" una forma al piede e un modo di muoversi dettato da essa..</b>
se il pareggio è naturale in teoria dovrebbe semplicemente ricalcare il modo naturale del piede di consumarsi..


ecco, perciò nemmeno il barefoot è una cosa del tutto "naturale".

naturale è quando un cavallo consuma le proprie unghie camminando in cerca di pascoli, quando NON HA BISOGNO del barefooter![;)]


ehi, con questo non sono mica contraria al barefoot, anzi mi sembra una tecnica interessante, ma NON la considererei NATURALE(o meglio, un ritorno alla natura), questo no!

altra cosa... filetto o capezza che cambia? i cavalli non nascono con la capezza...

insomma quello che voglio dire è che non mettiamoci a sproloquiare sul "ritorno alla natura" quando effettivamente non lo è![;)]

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martedì 21 marzo 2006, 13:47
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dai un'occhiata silvia.. ti fai un'idea più precisa.. http://www.barefoothorseitalia.it/

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martedì 21 marzo 2006, 13:58
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Scusa Rhox, ma dalla tua risposta ("allenavamo...) sembrava che lo facessi tu e qualcun altro... Era una domanda tanto per capire...Non è mi abitudine criticare a priori, ma prima chiedere e capire.


martedì 21 marzo 2006, 15:39
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ops.. ho sbagliato tasto, era alleNavano.. [:D]

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No problem..di conseguenza ho capito male io![;)]


martedì 21 marzo 2006, 16:09
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nasobianco ha scritto:



Scusa, ma per la messa in mano che descrivi, il cavaliere, che livello di esperienza deve avere?
ed il cavallo, quale livello di addestramento?




Si può, anzi si deve cominciare lo studio della messa in mano quando il cavaliere è in grado di usare mani e gambe indipendentemente fra di loro (indipendenza degli aiuti) mantenendo l'assetto (l'equilibrio), in parole povere che è in grado di trottare e galoppare in equilibrio senza aver bisogno di aggrapparsi alle redini.
Con il cavallo si inizia addirittura ancora prima che abbia avuto la presenza del cavaliere in sella, con un lavoro da terra, che gli spiegherà il significato dell'imboccatura e lo aiuterà a decontrarsi e a rilassarsi, cominciando subito a prendere fiducia nella mano del cavaliere. Ma in questo caso il lavoro dve essere eseguito da un cavaliere avanzato.

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Massimo Basili


venerdì 24 marzo 2006, 8:44
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[:)] Jib, scusa se approfitto... sto cercando (invano perchè esaurita l'edizione italiana) questi libri che interessano al mio istruttore: "Una certa idea di dressage - odin au saumur" e "L'impiego delle redini lunghe" entrambi di Philippe Karl...
hai una "dritta" da darmi, per caso?
Grazie in ogni caso! e ciao![;)]


venerdì 24 marzo 2006, 15:03
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