1- <Nel regolamento del western pleasure, a quanto ne so, non è scritto che questo genere di "cosmesi" è una condizione necessaria per gareggiare.>
Nel RULE BOOK DELL'AQHA non è scritto nulla sulla toelettatura del cavallo in gara per il semplice fatto che queste cose appartengono alle <u>consuetudini</u> di gara.
E' ovvio che basandosi solo ed esclusivamente sulla teoria senza affinare la pratica garistica queste cose non si possono capire.
2- <Concordo sul fatto che se certe cose vengono premiate dai giudici, è necessario farle, e tuttavia mi domando se, nella realtà, non si debba rivedere, almeno in parte, le priorità degli stessi giudici.>
Queste cose NON vengono premiate dai giudici, i giudici si preoccupano di valutare IL LAVORO del cavallo durante la gara.
Tutto il resto, gli argenti, la lacca, i lustrini, ecc... sono COSE IN PIU', cose che, viste nell'ottica di un profano possono sembrare superflue, ma viste nell'ottica di un "garista" sono anch'esse importanti.
3- <Il pleasure è una disciplina davvero molto tecnica, e forse è sul piano tecnico-addestrativo che bisognerebbe confrontarsi.>
E' veramente ovvio e scontato che tutti quelli che si presentano ad una gara nazionale,perchè io mi riferisco a quel tipo di competizioni, partono da questo presupposto. Il cosidetto "piano tecnico-addestrativo" sta proprio alle base della competizione stessa, quindi partendo dalla base si cerca di perfezionare anche l'aspetto in modo da non sfigurare in confronto con gli altri concorrenti.
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