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 A proposito di nuovi ferri.. 
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Iscritto il: sabato 25 giugno 2005, 18:52
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annette ha scritto:
ma nessuno ci pensa al piede del cavallo?alla circolazione che ci dovrebbe essere nel piede......


Per caso tu hai la cavalla sferrata?
Se si per favore non venire qui a commentare in malo modo certi tipi di ferrature, grazie.


lunedì 10 settembre 2007, 14:59
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Mi sembra giusto che ci siano topic aperti da chi vuole notizie sulla ferratura, a cui i barefooters partecipano come spettatori, altri in cui partecipano da spettatori coloro che preferiscono ferrare i loro cavalli... e se possibile alcuni (pochi) in cui si cerca deliberatamente la discussione fra gli uni e gli altri, nell'interesse del cavallo (ad esempio, nella riabilitazione di alcune serie patologie). Distinguere un caso dall'altro, per ora, è lasciato al buonsenso dei partecipanti alla discussione.... magari in futuro sarebbe bello mettersi d'accordo in modo un pochino più esplicito.

Almeno, personalmente cercherò di fare così.

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Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


lunedì 10 settembre 2007, 16:19
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Iscritto il: sabato 25 giugno 2005, 18:52
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Mi da fastidio che se il cavallo ha la tosse o la diarrea o il mal di denti o la colica o quant'altro, sia colpa della ferratura, tanta gente si affida a delle persone attaccaferri (non mi viene altro termine) incompetenti all'inverosimile, sicuramente non è il caso dell'utente poco qui sopra.
Conosco gente che prima di chiamare un maniscalco gli chiedono il prezzo e dopo varie telefonate fanno ferrare il cavallo a quello che costa di meno, ne conosco alcuni di maniscalchi che ferrano a prezzi ridicoli, alla fine però è sempre il cavallo quello che ci va di mezzo e la mascalcia viene sempre piu demonizzata.

PS alex, non ho nulla contro le discussioni, anzi ben vengano, ma se leggo solo delle sentenze preconfezionate allora leggermente mi scaldo, secondo me, se non scriveva quel post era la stessa cosa, non ha influito minimamente.


lunedì 10 settembre 2007, 18:11
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Solidale in toto con Paolo, che svolge un lavoro infame come il mio, in cui se tutto va bene è merito del cliente, se tutto va male è colpa tua...

l'ho sempre sostenuto, da un certo periodo in avanti, nella sezione mascalcia non è piu possibile riuscire a parlare di tale arte in modo sereno e senza imbattersi in scogli dovuti perlopiu' a (uso le parole di Paolino) sentenze preconfezionate.

Che si apra una sezione dedicata al pareggio naturale e al cavallo scalzo, e che si riesca FINALMENTE a parlare serenamente di ferrature nella apposita sezione.


lunedì 10 settembre 2007, 18:27
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Per certi versi sono d'accordo con paolino, e condivido con lui esperienze di persone alla ricerca del "prezzo più basso", senza minimamente preoccuparsi della qualità e della professionalità di chi opera.

Resta tuttavia il mio desiderio di confronto, non tanto sull'opportunità o meno di ferrare, quanto sulla meccanica dei diversi tipi di ferro.

Mi spiego con un esempio: ferri a uovo per la navicolite posati su un piede con un tallone mantenuto alto. Perchè?


lunedì 10 settembre 2007, 19:29
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Nicola ha scritto:
Resta tuttavia il mio desiderio di confronto, non tanto sull'opportunità o meno di ferrare, quanto sulla meccanica dei diversi tipi di ferro.
Mi spiego con un esempio: ferri a uovo per la navicolite posati su un piede con un tallone mantenuto alto. Perchè?


Ecco un esempio pratico: questo sarebbe un bel tema di confronto esplicito, in un topic che si chiami "Navicolite: ferratura e pareggio barefoot a confronto". Chiaro fin dal titolo che ognuno esporrà le sue opinioni, in tono più o meno acceso... con qualche amichevole scazzottata, probabilmente... ma in questo topic si parla di un nuovo tipo di ferri: francamente, chi i ferri li rifiuta per principio, e chi (come me) li considera come una protesi, che andrebbe applicata solo in caso di comprovata necessità (come comprovarlo, non saprei dirlo io, ma qualcuno proporrà pure qualche criterio motivato e ragionevole), ha poco da dire.

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giovedì 13 settembre 2007, 16:05
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chiedo scusa se mi sono intromessa nel "vostro" topics.Si sono una accanita inseguitrice del bene del cavallo e del barefooter e mi spiace se ho leso i vostri sentimenti,non lo dico con aria di sfottio,al controrio,sono sinceramente dispiaciuta di aver fatto scaldare qualcuno.
In un certo senso sarei anche curiosa di capire come un'aggeggio cosi compicato sotto il piede del cavallo possa aiutarlo?
In fondo penso che questo sito sia un modo per uttti noi di confrontarci e imparare l'uno dall'altro e coon il dialogo e la tranquillità di spiegare ad altri il proprio punto di vista si può solo migliorare e crescere interiormente.
Chiedo ancora scusa a paolino e chi come lui si è sentito attaccato,non era assolutamente mia intenzione far arrabbiare nessuno!

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sabato 22 settembre 2007, 12:33
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per lo stesso principio per cui un "aggeggio strano" come una soletta ortopedica può portare sollievo a chi ne ha bisogno.
Siamo tutti daccordo che i cavalli nascono senza ferri, ma anche senza sella, senza cavaliere, nei prati, senza salti, senza gare, senta trotti medi, piaffe e passage.
Allora il punto è: l'attività agonistica di un cavallo, vista in tutti i suoi particolari, è possibile per un cavallo senza ferri?
La tipologia di terreni a cui tutti i grandi comitati organizzatori, vedi la sabbia francese, stanno puntando, sono abbordabili a parità di prestazioni, per un cavallo "scalzo".
Io ho notato, soprattutto nei cavalli giovani alle prime esperienze, che spesso toccano le barriere con la punta del piede e rimane la striscia di colore sia sullo zoccolo che sul ferro. Se il puledro è ancora sferrato, il passaggio successivo si spara un metro sopra e al pareggio successivo il maniscalco se ne accorge, se il puledro è ferrato, il passaggio successivo non cambia un gran che, perchè l'urto viene assorbito in parte maggiore dal ferro. Questo è solo un esempio per dire: i puledri è meglio che inizino a saltare con o senza ferri, visto che questa cosa provoca dolore e di conseguenza il rispetto.
E' chiaro che se tocca una volta e poi mai più siamo tutti più contenti, ben venga se non c'è il ferro! (era una battuta, non istigazione a legnare).
Quindi le solite diatribe che nascono sempre tra ferri e non-ferri non hanno molto senso se a monte non si decide agonismo o non-agonismo.
Io se devo tirare alla morte una c130 a tempo preferisco sapere che quattro ferri muniti di otto ramponi mi tengono in piedi il cavallo, perchè ad Arezzo, scalzi si va lunghi tirati e lì sui campi non c'è proprio niente da dire.
Anche gli atleti umani nascono scalzi, ma se vogliono fare il record del mondo sui 100 metri ci sono ditte che studiano il tipo di scarpa, rapportata al peso, al fondo su cui corrono ed alla prestazione richiesta.
I mie cavalli da gara sono tutti ferrati, per i motivi appena spiegati, ma il mio cavallo anziano con il navicolare fratturato è a paddok "scalzo", come mamma l'ha fatto. E sta benissimo, ma non salta, non gira, non taglia. Fa quello che si sente quando gli va e magari tira pure due sgroppate e 100 metri pancia a terra, ma solo se vuole.
Non so se ho reso bene l'idea di quello che è il mio pensiero, spero solo che a questo non seguano le solite risposte del tipo: ma noi possiamo decidere, loro invece non parlano e sono obbligati. Perchè allora saremmo sempre in quello che da noi si dici "il campo delle 100 pertiche".


Ultima modifica di Ross il domenica 23 settembre 2007, 20:55, modificato 1 volta in totale.



sabato 22 settembre 2007, 13:18
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Ross, sono d'accordo con te ... trovo il tuo ragionamento logico e corretto ...

poi ci saranno sempre i casi particolari ... ma quelli fanno storia a sè ...

... non ho capito le 100 pertiche ... :) :)

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"... è la somma che fa il totale ... e io mi sento mobiliere ..."


domenica 23 settembre 2007, 9:22
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Luke ha scritto:
Ross, sono d'accordo con te ... trovo il tuo ragionamento logico e corretto ...

poi ci saranno sempre i casi particolari ... ma quelli fanno storia a sè ...

... non ho capito le 100 pertiche ... :) :)


E' un nostro modo di dire. Significa non arrivare a nessuna conclusione. Con la definizione campo delle 100 pertiche si intende un campo grande dove continui ad andare a destra e sinistra senza uscire dal campo e senza arrivare da nessuna parte.

Non so se sono stata chiara. :lol:


domenica 23 settembre 2007, 20:51
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Ricordatevi che "agonismo" non è solo salto ostacoli: dressage, discipline western (nel reining alcuni trainer ferrano solo i posteriori per via degli sliders), horseball, solo per citarne alcune, sono praticabilissime senza ferri, ed anzi, in molti casi, migliorano la performance.

Per non parlare poi di ippica: i cavalli da corsa stanno ottenendo tempi migliori scalzi piuttosto che ferrati, e molti allenatori cominciano a ferrare solo il giorno della corsa e sferrare immediatamente dopo.


lunedì 24 settembre 2007, 9:27
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io parlo di salto ostacoli perchè è quello che pratico e perchè le esperienze che ho sono in quel settore. Se mi dici che il dressage è fattibile con un cavallo sferrato sono daccordo con te, anche se con qualche riserva visto che si lavora sempre in sabbia e la sabbia è abrasiva, ma per quel che riguarda il salto e direi anche il completo, rimango della mia idea, o per lo meno ci rimarrò fino a che mi verrà dimostrato il contrario con dimostrazioni tangibili.


lunedì 24 settembre 2007, 20:04
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Il presunto consumo, legato ad un'ora giornaliera di lavoro su un buon campo in sabbia, nell'ipotesi di un cavallo a transizione ultimata è del tutto trascurabile. Il problema delle discipline che prevedono i salti è fondamentalmente legato ai fondi dove si svolgono le competizioni, che spesso sono completamente privi di grip.

Un punto irrisolto tuttavia resta. Il cavallo si riceve da un salto, carico di energi cinetica. Il rampone fa un brusco e violento effetto di freno. Tutta quell'energia dove va a finire? Buona parte, èvidentemente, ingenera vibrazioni (vibrazioni che vengono trasmesse da un mezzo rigido ed indeformabile quale è il ferro) che si propagano per il corpo e trovano sfogo nelle articolazioni. Moltiplicando l'effetto per l'intera vita agonistica del cavallo...


martedì 25 settembre 2007, 9:38
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ma i casi restano due, o nell'impatto frena o scivola via. Cosa è peggio? l'alternativa non c'è. Quale è il male minore?
Gli arti dei cavalli non sono "progettati" per fare tutti questi salti? E' vero, l'alternativa sarebbe non farli saltare.
Riguardo all'abrasione trascurabile non sono molto daccordo. Ho tre puledri in lavoro ancora sferrati, fanno un'ora e mezza di giostra al giorno e mezz'ora montati in sabbia, le punte dei posteriori hanno evidenti segni di consumo e non è un consumo normale o accettabile, è decisamente eccessivo al punto che verranno ferrati prima del previsto.


martedì 25 settembre 2007, 11:32
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Sarebbe interessante, davvero, poter vedere le foto dei piedi dei tuoi puledri. Potrebbe ad esepio darsi il caso che quello che tu consideri inaccettabile, possa risutltare più che norale per un barefooter.

Mi sovviene un grosso dubbio tuttavia, perchè mi suona "nuovo" il fenomeno di un forte consumo delle punte dei posteriori. Sinceramente è un fenomeno che per certi versi mi lascia perplesso circa la meccanica del movimento dei posteriori dei due puledri (mi fa pensare ad una molto prolungata fase di spinta, un ritardo nello stacco, un atterraggio di punta dei posteriori).

Sarei davvero felice di poter vedere qualche foto dei piedi dei puledri.


martedì 25 settembre 2007, 11:42
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