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 MW : quanti tipi di linguaggi... 
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Iscritto il: domenica 26 giugno 2005, 23:00
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
ma i risultati a livello agonistico danno ragione a chi??

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mercoledì 6 febbraio 2008, 12:35
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Bhe, che io sappia il dressage Classico non è una disciplina agonistica (e centra poco con il moderno), è un metodo di addestramento... i suoi principi li puoi applicare anche alla mw, poi non so, ad esempio, tra gli ostacolisti chi applica i principi classici e chi no.
...e cmq nel mio piccolo, se ho un certo risultato con il mio cavallo, che sia averlo leggero alla mano, non in costante impennata, in equilibrio e rilassato, quello mi basta. poi da qui andrò a fare ciò che più mi piace, che sia s.o. o le passeggiate.

Andrea ha scritto:
IO personalmente rimango dell'idea che bisogna avere una certa sensibilita' per applicarle, e non sono proprio per tutte le mani.. pero', se non si inizia a provare.. non si arriva da nessuna parte.
.


Qui non capisco Andrea, la sensibilità dovrebbe esserci cmq per chiunque nel momento un cui ti avvicini ad un cavallo e poi poggi il fondoschiena sulla sua schiena, a prescindere dal metodo, che sia quello "tradizionale", che sia il classico, che sia Parelli, etc.. qui conta avere buoni istruttori.
Detto questo, se poi un metodo è più chiaro di un altro allora sarà tutto più facile, no? concordo che l'unica soluzione cmq è sperimentare e valutare.


Quote: [i]Altresi' mi duole dover concordare con chi afferma che i metodi tanto disprezzati dallo stesso omde, sono quelli con cui la maggiorparte degli istruttori iniziano a farti andare a cavallo...percui mi viene da pensare.... ma agli istruttori chi ha insegnato questo metodo?? da cosa parte questo sistema??
Rimango quindi fermo sulla mia teoria del motore.. tutti i motori funzionano allo stesso modo, pero' ci sono quelli che escono dalla fabbrica e montati sulla 500, e quelli elaborati a mano dallo specialista...che pero' sono piu delicati e costosi...montati sulla ferrari da formula 1, se andiamo a vedere il "funzionamento" è il medesimo... ma la tecnica è assai diversa[/i]
Qui avrei una teoria, ma troppo lunga e tediosa da esporre... magari alla prossima.

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mercoledì 6 febbraio 2008, 13:11
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
India83 ha scritto:
i suoi principi li puoi applicare anche alla mw


No, questo non è esatto.

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mercoledì 6 febbraio 2008, 13:29
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
io monto con il metodo descritto da omdecavaj, anche perchè con il mio cavallino, giovane, ipercaldo e ipersensibile diversamente ci ribaltiamo! : Hurted :
in quel modo, mano senza gamba e gamba seza mano, ci salto anche. non faccio percorsi da 160, ma a casa da 130 e a volte qualcosina in più si, e in gara ci sarà presto il debutto in 125.

perchè molti istruttori, con chi inizia ad andare a cavallo usano altri metodi?!
la butto li, magari dico una grossa fesseria : Blink : ...secondo me perchè in un certo senso sono i più "comodi" per tutti...cavallo a parte però, e quelli con cui si riesce ad avere un risultato più immediato. se poi è un risultato che durerà nel tempo è un'altra faccenda.

India, prendo ad esempio Zenith (non ti dispiace, vero?! :oops: ) da gennaio montiamo insieme.
per anni gli è stato detto di tenere con la mano e mettere gamba...a parte che fare questa cosa con il suo cavallo è faticoso, da suicidio! ci vogliono delle gambe incredibili per tentare di non perdere l'impulso...non sto a scendere nei particolari ma una delle prime cose che gli ha detto/spiegato l'istruttrice (era una lezione in piano, una delle prime lezioni che ha fatto con noi) è stata proprio di non farlo! e sul salto, soprattutto quando i salti sono dopo una girata, sta imparando ad usare la mano solo per impostare la girata, senza tirare, lasciandola neutra (gamba che accende, senza la mano che interferisce) e i risultati si sono visti immediatamente. ovviamente prima che gli venga naturale ci vorrà ancora un po' . non credo sia questione di sensibilità, non solo per lo meno, anche perchè Zenith è molto sensibile a cavallo, ma più che altro è questione di perdere una abitudine sbagliata, di "dimenticarsi" di una cosa fatta per anni e considerata l'unica fattibile. dopo di che si può cominciare a sperimentare :wink:

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mercoledì 6 febbraio 2008, 13:34
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Mah, continuate a criticare la mia affermazione, io insisto che la sensibilita' a cavallo non è da tutti, non basta la passione o appoggiare le chiappe su una sella...e tantomeno un buon istruttore, se chi è in sella non sa/riesce/vuole percepire

Ripeto, il metodo Karl, secondo mew, non è da tutti.. MIA PERSONALE OPINIONE, E FELICE DI ESSERE CONTRADDETTO.... : Thumbup :


mercoledì 6 febbraio 2008, 13:58
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Andrea ha scritto:
Mah, continuate a criticare la mia affermazione, io insisto che la sensibilita' a cavallo non è da tutti, non basta la passione o appoggiare le chiappe su una sella...e tantomeno un buon istruttore, [u][b]se chi è in sella non sa/riesce/vuole percepire [/b][/u]

nono! niente da criticare, è verissimo!

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mercoledì 6 febbraio 2008, 14:06
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Io vedo l'equitazione come la musica..
Iniziare a suonare uno strumento é estremamente difficile, faticoso e sconfortante, i primi anni non ne vieni a capo e ti chiedi se questa fatica viene premiata, poi cresci, passano gli anni e le dita incominciano ad andare e ringrazi il tuo maestro di averti dato il dono della pazienza e fatto fare quegli esercizi tanto complicati che ti hanno portato da qualche parte invece di averti fatto suonare fraMartino per anni.

La musica é difficile eppure.. il mondo é pieno di grandi musicisti.
L'equitazione é difficile ma la musica su questa vince in quanto a personaggi e questo perche nella seconda si sono trovate scorciatoie che si.. ti fanno vincere la medaglia d'oro ma che ahime... non ti rendono un cavaliere


mercoledì 6 febbraio 2008, 14:17
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Qualcuno a chiesto perche nella maggior parte dei maneggi si monta nel modo scorretto quindi vi riposto un mio intervento fatto tempo va, sono consapevole che quello che leggerete darà fastidio a molte persone ma é il mio pensiero.

Il problema del livello di preparazione scarso degli istruttori é dovuto in parte al commercio e in parte a una serie di dogmi del dressage che non hanno risposta e quindi vanno addirittura contro i principi corretti dell equitazione.

IL problema del commercio nasce perche il dressage scorretto favorisce le tasche di allevatori e istruttori.
Infatti l allievo e costretto a comprare cavalli sempre migliori per colmare l incapacità tecnica e l allevatore non solo vende piu cavalli ma dimezza i tempi di addestramento.
E' ufficiale, non lo dico io che la cariera di un cavallo da olimpiade dura dai 4 ai 6 anni e atopsie fatte su cavalli da gara rilevano cose assai preoccupanti, tra l altro sta per uscire un libro fatto da un veterinario su tutti i problemi del rollkur che tanto ci fa rabbrividire ma che vediamo ogni giorno in qualsiasi maneggio, sia di provincia che di "alto" livello

Il secondo problema é dato dalla terminologia ufficiale approvata, é ovvio che se uno legge alcune definizioni ad esempio impulso e passi indietro sale sul cavallo e fa cose del tutto insensate.

Alla fine non é colpa neanche degli istruttori... io ho assistito a dei corsi di formazione e posso dire che piu si va in alto piu si scava verso il basso.

E allora che fare...
Qualche cosa si muove, la gente non é stupida, quando riconosce un metodo corretto ci crede fino in fondo.
Quello che accade in questo forum é gia qualche cosa di stupefacente, molti cavalieri hanno cambiato il loro punto di vista e molti altri ci stanno pensando.
Io lo considero un successo non indifferente, dico anche che questo discorso si sta muovendo all estero, le persone che praticano una monta corretta stanno aumentando a vista d occhio. Cosa che 10 anni fa era impensabile.
Io dico che bisogna andare avanti cosi, molti mi dicono che butto via tempo e denaro per questo forum, io dico di no perche si parte sempre dalla comunicazione e all interno di questo forum sono passati grandi personaggi.

Io dico non fidiamoci di cio che é oscuro e opaco, parliamo, discutiamo, diamo un perche ad ogni cosa, abbiamo i mezzi per farlo, niente dogmi o credenze, tutto é limpido, per il principiante come per il professionista

Fidiamoci del tempo.. fidiamoci di un equitazione lunga 300 anni
E se anche non vogliamo fidarci mettiamola alla prova, teoricamente e praticamente


mercoledì 6 febbraio 2008, 14:35
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Cita:
ma i risultati a livello agonistico danno ragione a chi??


mummy dal punto di vista del dressage anche a bassi livelli secondo me non ci sono giudici abastanza competenti...per fare un esempio ho partecipato ai campionati regionali liguri, ho preso quasi 58% e il cavallo era messo da schifo...altro esempio: una mia amica ha un pony spaziale...peccato che sia sempre sottratto....solo che i giudici vedono il cavallo tondo, che dà la nuca, con gran movimenti e le danno sempre voti altissimi...in realtà, però l'atteggiamento del pony non è assolutamente più corretto di quello di un cavallo che va in giro con la testa al vento.....e i giudici nn vedono nulla...... :|

parlando di equitazione a livelli amatoriali io vedo che da me i cavalli sono tranquilli, non ho mai visto nessuno cadere, non ho mai visto nessuno rifiutare, la mia amica ha vinto i campionati italiani primo grado, in gara il mio cavallo finisce i percorsi (quando prima nn faceva neanche il numero uno)....e anche i cavalieri che vengono ogni tanto da noi riconoscono che, se ci fosse il tempo,avrebbero molti più risultati, mentre la fretta dei proprietari spesso spinge a saltare alcune "parti addestrative" che poi, però, fanno la differenza......

e poi, secondo me, il fatto fondamentale è che con i metodi usati dalla stra grande maggioranza delle persone/istruttori attualmente, quando ti capita il cavallo particolarmente sensibili, difficile spesso si rende il cavallo immontabile, ancora più difficile di quello che sarebbe, e spesso non si riescono a risolvere i problemi...(giusto oggi è arrivato un cavallo che non salta più)...mentre con l'etologia e i principi classici queste cose nn succedono (il mio istruttore mi raccontava che su più di 200 puledri domati da noi ci sono state due cadute del cavaliere per distrazione, del tipo il cavallo starnutisce e il cavaliere vola giù a mo di pera e che mai gli è capitato il cavallo che si vede che cerca di mettere in difficoltà chi lo monta)...


mercoledì 6 febbraio 2008, 15:26
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Il vil denaro... eh gia!!!


mercoledì 6 febbraio 2008, 15:35
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 18:26
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
scusate se mi intrometto così,ma il topic sta prendendo una piega che mi sta molto a cuore.....
vego da maneggi dove ho visto massacrare cavalli perchè non si aveva la pazienza di far capire che cosa doveva fare e proprietari troppo pieni di sè e di soldi nelle loro tasche,rompere (nel vero senso della parola "rompere") cavalli da milioni di euro perchè incapaci di montare e di ascoltare.....
questa è la cosa più orrenda che ci sia in questo mondo equestre e rabbrividisco quando penso che in determinati circoli montano bambini,ragazzi,futuri cavalieri e che nella loro mente così delicata possano pensare che quelle persone sono un'esempio da seguire!!!
scusate lo sfogo....mi eclisso.....

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Le cose semplici sono le più straordinarie


mercoledì 6 febbraio 2008, 23:05
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Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26
Messaggi: 923
Località: Milano
Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
India ha portato un esperienza secondo me comune a tutti quelli che sono passati dai principi moderni a quelli classici. Io ho provato la stessa cosa, sono rimasto affascinato dalla chiarezza dei metodi addestrativi e delle spiegazione al punto che ho deciso di fare dell'equitazione e dell'addestramento la mia vita. Secondo me la vera equitazione è quella descritta da karl, chi l'ha provata lo sa.
Riguardo ai risultati in gara dipende molto da cosa intendi: sul lungo periodo e con cavalli che non sono fenomeni non c'è neanche da fare paragoni i metodi classici sono infallibili. Sul breve magari i metodi moderni possono funzionare meglio perchè fanno affidamento su trucchi per ottenere risultati subito, salvo poi distruggere il cavallo in poco tempo. Le persone che pur avendo provato i metodi classici hanno deciso di continuare con i metodi moderni sono persone che amano più le gare e i risultati che i cavalli, hanno la passione per le gare, non per il cavallo.
Chi ama davvero i cavalli cerca di ottenere risultati attraverso un lavoro corretto che non leda fisico e mente del nostro compagno di lavoro, preferisce uscire da un percorso con 20 penalità per un anno, per ottenere magari poi tutti zero per il resto della vita sportiva del cavallo (esagero ovviamente). Questa è la mia personale opinione, ora so che magari molti si sentiranno offesi, ma io credo davvero sia così e non cambierò idea facilmente.


venerdì 8 febbraio 2008, 23:29
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Iscritto il: martedì 11 ottobre 2005, 9:02
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
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domenica 10 febbraio 2008, 9:22
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