Della storia del microcip non so nulla ma il 25 ci sarà una riunione della CTC e chiederemo lumi anche se mi sembra impossibile in quanto in Europa si gira in lungo e in largo e tale decisione sarebbe contro ogni logica e legge comunitaria.
Il microcip e così il DNA ti sembreranno croci in più lungo il nostro cammino ma è stata una conquista indispensabile negli anni in cui molti cavalli stranieri taroccati, partecipavano ai concorsi riservati ai cavalli italiani, aggiudicandosi i ricchi premi destinati ai nostri.
Succedeva anche che alcuni stallonieri dichiarassero il falso, testando un puledro figlio del tale stallone mentre era figlio di un altro e succedevano imbrogli tali da non consentire ad un allevatore serio di difendersi in alcun modo.
Purtroppo, anche l'allevamento italiano non è stato indenne dal malcostume che impera da anni in Italia per cui sono stai presi provvedimenti che, forse, in Europa non sono stai reputati necessari.

allora l iva e lo so x certo, è il 20% su TUTTI I CAVALLI VENDUTI CON FATTURA da commercianti, x i cavalli da macello è il 10% x la storia del microcip ho sentito solo che è obbligatorio x tt

esistono dei commercianti che fanno la fattura sui cavalli??

direi proprio di si rider dato che qualcosa a fine mese dovranno pur dichiarare....

...sicuramente cara Mady puledri così ne vedrai ancora nelle zone che hai indicato (...ne vedo anche io...purtroppo!) ma anche qui gù si cerca di cambiare qualcosa!
Certo si cambia con lo straniero...e cambia soprattutto chi ha i soldoni (purtroppo! )...

Invece mi infervoro (e non poco ) sul fatto che molti appena sanno che un determinato soggetto proposto (con un annuncio sul web...o in altro modo) si trova in sud Italia storcono il muso e dicono "troppo lontano!"
...manco fossimo in Africa!
I buoni cavalli (e anche un po' + che buoni) ci sono anche qui!...e forse costano anche un po' meno perchè l'allevatore di qui pur di vendere ci prende solo le spese fatte e una cifra ridicola (se non nulla) di guadagno!
Io me ne sto accorgendo perchè sto facendo annunci per tanti miei amici allevatori "per passione".
Solo io ho un elenco di + di 25 cavalli che si vendono in provincia...
...e chissà quanti altri ce n'è che si vendono!

Una vittoria l'ho avuta però!
Ho fatto vendere la puledra (nata nel 2004) a mio zio (che aveva comprato a 2 anni) ad una ragazza di Roma che ha deciso di comprarla solo vedendo foto e video tramite web!!!
...gliela salirà un mio amico trasportatore di cavalli (nonchè allevatore di P.S.I.) che minimo ogni 15 gg fa Ragusa-Nord Italia e ritorno x salire e scendere cavalli!!!

Parlando invece di pueldri di 4 anni posso parlare della 4 anni di mia sorella (ora 5 anni).
Ha fatto solo 5 tappe del circuito. Neanche un fuori gara prima e durante.
...è andata a migliorare tantissimo!!!
Si era qualificata anche per la finale di Arezzo ma siccome ci teniamo a lei, d'accordo con il cavaliere e gli istruttori, non l'abbiamo portata...rischiavamo di farla tornare una larva (lei soffre gli spostamenti e i cambi di scuderia)...come minimo!

Per ciò che riguarda l'allevamento ribadisco il mio discorso postato all'inizio di questo topic; mentre per quella che è la "preparazione", avevo qualche spunto sul quale discutere.

Un utente sosteneva che un cavallo che non partecipa alle categorie dei 4 anni poi si trova in difficoltà in quelle per i 5; Rmel ribatteva scrivendo che ci sono moltissimi cavalli che non partecipano alle categorie dei 4 anni, e fanno poco persino a 5, ma riescono ad eccellere ugualmente nei 6 e oltre.

Entrambe le considerazioni sono valide; la questione varia molto da soggetto a soggetto.

Nella mia esperienza personale, ho avuto Charisma (nato nel 2001), arrivato con un mese di doma dalla Germania alla fine dei 4 anni, precisamente a Novembre.
Durante la "prova" non sono riuscito a fare praticamente nulla, era troppo "verde".
Nonostante l'inverno terribile, a febbraio sono riuscito a fare un paio di B100 fuori gara, e a marzo il cavallo ha debuttato nelle 5 anni; un concorso di rodaggio, e da quel momento non ho avuto più alcun problema.

Di contro, a marzo mi è arrivato il 4 anni Cracker Jack (poi scomparso nemmeno un anno dopo) sempre dalla Germania.
Doma sommaria, carattere leggermente più irruento dell'altro.
Alla fine di maggio sembrava in ordine, tanto da indurmi a portarlo in gara.
Bene infatti, in B100, con qualche correzione da fare sulla conduzione.

Ebbene, le uscite seguenti hanno confermato questa necessità di migliorare la conduzione e la tranquillità nell'approccio alla gara, da parte del cavallo.
Tutti problemi che non avevo incontrato con Charisma.

Sono convinto che Cracker Jack non sarebbe stato in grado di affrontare le 5 anni senza la propedeuticità dei facili percorsi dei 4 anni.

Varia moltissimo, da soggetto a soggetto.

Non dimentichiamo poi che le categorie dei 5,6 e 7 anni non sono affatto semplici.

Rispettando la fisicità e la condizione mentale dei puledri, ritengo che a seconda delle loro caratteristiche si può scegliere di farli esordire prima, oppure dopo, e di farli uscire di più, oppure di meno.

Non è la regola che un cavallo che inizia prima la carriera debba per forza concluderla prima.
Sono le attenzioni di cui parlavo poco fa a fare la differenza.

Paolo, in parte hai ragione, ma solo in parte. Infatti te parti da un punto saldo fortissimo: lavori in proprio, i cavalli sono tuoi e te li gestisci come ti pare grazie e soprattutto alla sensibilità equestre che hai innata e coltivata negli anni.
Ma, l'allevatore che deve delegare ad un preparatore la gestione del suo puledro, intanto deve avere la fortuna di incappare in una persona coscienziosa ed onesta, poi deve mettere in conto le spese a cui andrà incontro e gli enormi rischi.
Insomma; te sei un cavaliere oculato che cerca di gestire al meglio i suoi cavalli, io sono un allevatore che deve confidare soprattutto nella buona sorte e sperare, sapendo però, a priori, che ci smenerà una barca di soldi.

Mi domando se qualche sistema premiante la lunghezza della carriera agonistica potrebbe incoraggiare chi non lo fa già a prestare molta attenzione a evitare usura prematura dei cavalli sportivi. Esiste già qualcosa di simile?

ne dubito sarebbe una cosa troppo evoluta

credo sarebbe un'arma a doppio taglio!!
si vedrebbero veramente ruderi di oltre 20 anni partecipare ancora a concorsi ippici e sicuramente aiutati un pochino, magari in modo losco, a tirare avanti...

Si, ci ho pensato a possibili "effetti collaterali" tipo fatta la legge, trovato l'inganno... ma come fare per incentivare una gestione che ottenga contemporaneamente alte prestazioni e lunga carriera agonistica, e scoraggiare energicamente l'usa-e-getta dei cavalli, soprattutto nell'agonismo di livello basso-medio, senza lasciare la cosa alla sola sensibilità dei trainer?

basterebbe che tutti ragionassero come in questa frase, che sta sotto la mia firma: "La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative."

Purtroppo, si sa, non si può pretendere....

frase che ti hanno copiato

ma no!! non è mia...