questo è il cavallo "feroce" (in cui non si riusciva a entrare nel box)di cui parlavo...

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amare i cavalli non significa necessariamente fidarsi a tal punto da lasciare un bestione di 9q con un pupo! Io non ho paura del mio cavallo, so quando posso passargli dietro senza rischiare o quando magari non è il caso perchè è nervoso..ma si tratta della mia pelle, non quella di un bambino o di un altra pesrona inconsapevole del rischio!
io amo gli animali, in primis cani e cavalli, e sonod 'accordo con te quando dici che se dai loro amore ne ricevi. Ma c'è sempre una soglia da rispettare. Gli animali sono istintivi, agiscono in base a necessità.
Se lo punge un insetto e da un piccolo calcetto che fine fa il bimbo di 4 anni?? oppure se non lo vede e lo schiaccia contro il muro?
Purtroppo non bisogna mai abbassare la guardia, specie quando si tratta di bambini piccoli!!
Ora, so che no è l'argomento, ma la stessa cosa succede con i cani. Quando si sentono le tragedie di bambini uccisi da cani, molto spesso le cause sono altre, magari dovute a maltrattamenti verso il cane o suoi scatti di gelosia nei confronti dei bambini....ma non potevano essere evitate con un poco di attenzione? Non bisogna mai perdere la cautela quando si tratta di bambini!!

secondo un mio parere personale un cavallo come quello descritto da Danielix..mi spiace ma è proprio irrecuperabile! Anche con tutto l'amore, l'esperienza, il tempo e la pazienza..non sarà mai più un cavallo affidabile! Non dico assolutamente per un bambino..ma anche per una persona adulta di esperienza base di cavalli!
Fosse stato un puledro..allora lo recuperavi forse..ma non da così adulto!
10-12 anni...è un cavallo adulto con un carattere formato e deciso..ed inoltre se ha cambiato 10 proprietari, a maggior ragione sà di essere più grosso e più forte e l'uomo avrà sempre la peggio!!
Abbiamo avuto anche noi un elemento del genere...c'è ancora veramente..io gli voglio tanto bene, ma sò che girargli le spalle è sempre un rischio! Mordeva e calciava, è arrivato stallone a 7anni, è stato castrato ma era invivibile...in paddock se c'erano delle femmine ti aggrediva quando andavi a prenderLE, coi castroni andava meglio ma se cercavi di prendere lui ti attaccava, a lasciato due ragazze col piumino..in reggiseno e ha quasi rotto la testa ad un altra con un calcio...non facevi tempo e metter piede in paddock che lui appariva orecchie indietro e bocca aperta!
Io nn sono mai stata una sottomessa..ho sempre avuto un istinto dominante..a me quel cavallo piaceva molto e non volevo finisse al macello..così ho incominciato a montarlo, lui poi si è fatto male ed io mi sono messa e con pazienza e determinazione, gli ho fatto la riabilitazione con tanto di annessa rieducazione...
Ora è bravo..è un cavallo da scuola, utilizzato da principianti adulti, d'estate lavora come tutti gli altri coi bambini, ma per sicurezza gli si mette sempre una museruola! In fin dei conti lavora con scricioli di 20-30Kg e lui sarà almeno 550Kg!!
Non è più cattivo..è un pattone..ma ha un carattere estremamente dominante e appena hai a che fare con lui ti mette alla prova! e anche un morsetto affettuoso può essere molto pericoloso per noi!
è la natura che detta le leggi..sta a noi interpretarle in maniera corretta!!

dryagon...
io la penso diversamente,ok il mio è un puledro,
ma un altro(che ho descritto a pag precedente e riabilitato dal mio istrutt)era adulto ed è stato reso gestibile addirittura da una bambina!!

non avessi già troppi cavalli e me lo avessero dato a poco(secondo me un cavallo cosi deve costare per forza pochissimo)ci avrei provato personalmente,ovvio con l'aiuto del mio istruttore.
Solo per dargli una ulteriore chance.

Io domo cavalli..nè ho viste molte..e cmq ogni volta i cavalli mi riescono a stupire! Sia per quello che possono combinare che per quello che riescono ad imparare!! Non credo sia sempre impossibile, ma nel 90% dei casi è così!

Ho letto solo, l'introduzione all'argomento di Danielix - che saluto - e ho saltato deliberatamente le risposte che intuisco più o meno "parrelliane", per portare una testimonianza dal passato.

Il cavallo è un animale gentile, rispettoso dell'uomo purchè sia trattato bene ed è facilmente domabile sia con le buone che colle cattive.

Di cavalli veramente "feroci", in 50anni - ahimè - di consuetudine con questi animali, ne ho incontrati solo due, però esistono...chi di voi ha letto: "Tocchi di penna al Galoppo" di Federico Tesio - chapeau - sa che Ladas, uno stallone purosangue, era stabulato - e faceva la monta - con le stesse precauzioni che si usavano per le belve feroci.

Dunque, se Ladas, malgrado la sua pericolosità, era messo alla monta alla riproduzione, era perchè possedeva evidentemente delle qualità velocistiche importanti che facevano passare in subordine il cattivo carattere, lo stesso accadeva - ai tempi e con altro scopo - per gli animali da lavoro...si correva il rischio, daltronde un mulo, un asino o un cavallo avevano valore solo se lavoravano bene, allora se rendevano gli si metteva la museruola o il fiocco rosso alla coda e il problema era superato.

Gli irriducibili, non erano mandati al macello ma generalmente erano acquistati da "specialisti" che li rimettevano "sulla buona strada" ed erano poi rivenduti con miglior guadagno.

Ora, non ci sono più quelle necessità, i cavalli li teniamo per nostro sollazzo, allora: - quali che siano i motivi dell'aggressività di quel soggetto, quel cavallo va eliminato per due motivi: -

1) La possibilità che rechi danni irreversibili o addirittura uccida una persona, a fronte di qualche bel saltino, è un rischio che solo un imbecille o un incosciente può accettare.

2) Ogni giorno vanno al macello (in Italia) migliaia di cavalli specialmente puledri che sono docili, buoni, gentili e che potrebbero dare facilmente, con 1000 euri, enormi soddisfazioni ad un appassionato, certo se volete andare a Piazza di Siena o volete pavoneggiarvi su un destriero barocco dovrete certamente spendere qualcosina di più...

Grazie Wildcat dell'attenzione

ad ogni modo,a mio giudizio,è un peccato che un cavallo debba pagare per un errore quasi sicuramente umano.


bella firma.

...bah!

Dopo le teorie lombrosiane: - "criminali si nasce", oggi - per contro - è in auge: - "nasciamo tutti buoni, la società e le circostanze ci fanno diventar cattivi".

L'aggressività - nella fattispecie quella intraspecifica - è una componente vitale in quasi tutte le specie animali, homo sapiens compreso; nei cavalli è spiccatissima, in particolare tra i maschi, ed è estrema negli stalloni che non tollerano nel loro branco altri maschi adulti.

Per mia esperienza, è più facile che quel cavallo si comporti così per le troppe coccole (la troppa vicinanza con l'uomo) avute nei primissima mesi di vita, che per i successivi maltrattamenti.

Dicesi "imprinting deviato", ma il discorso ci porterebbe lontano, ora non ho tempo.

Bentornato Wild, è sempre piacevole leggerti.

...grazie Ospitalazzo, mi pare di ricordare che dietro quel nome "megaospedaliero" si nasconde una graziosa pulzella o forse un'amabile signora.
Purtroppo, io continuo ad immaginarti come il "sergente Garcia" di Zorro...grande grosso e un pò minchione.

Forse se dicessi il tuo vero nome...o comunque un leggiadro nome femminile, l'ingombrante figura sanciopancesca sparirebbe.

Io mi chiamo Raffaele e tu?

Alessandra. Ospitalazzo è il nome del nostro podere (era un ospitale, una locanda/ccia per pellegrini). A dire la verità non volevo mettere questo nickname ma ho fatto un po' di casino nel mio profilo...
Bella l'associazione con il sergente Garcia!

Bene: ora si! Bello bellissimo "Ospitalazzo"...conturbante se si pensa alla gente, alleloro speranze ai loro affanni di quando transitavano lì ai tempi.

Ero intervenuto in questa discussione perchè credo di aver riconosciuto nel comportamento del cavallo descritto da Danielix le conseguenze - pessime - dell'imprinting deviato.

Pensateci bene, il cavallo usa - in caso di pericolo o di minaccia la fuga, al limite si difende con calci e morsi ma attacca quasi mai; la loro aggressività è esclusivamente intraspecifica, la vediamo scatenarsi - nei branchi - per ragioni territoriali, gerarchiche e sessuali.

Ho una leggera esperienza di cavalli interi, anche di stalloni, sicuramente devono essere maneggiati con particolare attenzione ed educati accuratamente, ma non aggrediscono l'uomo deliberatamente e "senza ragione" come sembra fare il cavallo in questione, a meno che non consideri gli esseri umani cavalli o si consideri lui stesso un uomo...che è la stessa cosa.

..."me cala la palpebra: - buonanotte !

A questo punto devo trascrivere una bellissima intervista fatta da Riccardo Fellini a Bruno Togni, si trova in un libro di Mainardi, "Lo Zoo Aperto" Einaudi 1994.

FELLINI Senta ma di questi leoni quanti sono nati in gabbia e quanti vengono dall?Africa ?
TOGNI Quattro sono nati quì e tre sono importati dal'Africa.
FELLINI A che età vi arrivano quì ?
TOGNI Qui arrivano da 8 mesi ad un anno.
FELLINI C'è differenza tra gli uni e gli altri? ad esempio quali sono i più pericolosi?
TOGNI I più pericolosi sono quelli nati in gabbia quì da noi.
FELLINI Perchè ?
TOGNI Perchè da piccolini tutti li pigliano in braccio, li accarezzano, e così fanno confidenza con l'uomo e sono molto più pericolosi. Sanno...capiscono più dell'uomo la situazione. Invece quelli che importiamo hanno più rispetto, magari la prima volta attaccano; ma vedono che l'uomo si difende (gli fa male) e allora rimane nel rispetto fra l'uomo e l'animale...insomma: - loro sono loro e noi siamo noi.

Ecco, è proprio questa ultima frase "loro sono loro, noi siamo noi." che nella sua apparente ingenuità fotografa la situazione, spiega tutto dell'imprintig.

Se un animale, viene a contatto con l'uomo ancora giovane ma avendo superato il periodo critico dell'imprinting, si abituerà alla sua presenza, potrà avere perfino simpatia e fiducia verso il bipede implume se sarà ben trattato, ma l'uomo sarà sempre un appartenente a specie diversa la barriera rimane mentre se viene infranta fa si che noi e loro si diventi una unica gente, e possono persino diventare sessualmente competitori con noi...nel caso del cavallo - fino a quando i cavalli facevano i cavalli - i puledri si lasciavano nelle mandrie fino ai due o tre anni, questo fatto è perfettamente in linea con quanto ho riportato quì sopra, comunque, nel caso dovessimo....

nel caso dovessimo...?

La famosa oca Martina di Konrad Lorenz si era legata indissolubilmente a lui avendolo scambiato erroneamente per il proprio genitore e lo seguiva ovunque andasse. Credo che Lorenz abbia cominciato a sviscerare le regole generali dell'imprinting proprio dal rapporto con Martina.
Finchè si tratta di ochette non c'è da rischiare la vita ma se si passa ad animali più grandi non si può improvvisare niente, soprattutto nella gestione quotidiana.