che voglia di partire e mollare tutto per andar in questi magnifici posti provare a vivere lontano dalla città , dalla confusione, dai computer e da tutto il resto due settimane, chiedo solo due settimane!!

Fede...andiamo subito ad organizzarci per America 2006!!!!!!!!!!![;)][:D][8D]

West.. quando leggo i tuoi post sento quacolsa che mi si smuove dentro.. penso sia la voglia che ho di andare via per assaporare il soffio di uno stile di vita diverso ma sicuramente più vero.
Quando sento parlare di "cowboy way" mi sembra di sentir parlare di quacosa che conosco da sempre.. <i>..è cm qlk che conosci bene.. che senti tua ma che ancora non hai potuto sperimentare al meglio!.. ":1hctigx4] Spero di poterla sperimentare anche con voi.. magari mandando in porto America2006.. chissà mai che diventi anche per noi l'esperienza che ci cambia la vita[;)]

grazie ragazzi[8D]

Io penso di essere nata con questa cosa dentro, sono sempre stata appassionata di tutto quello che era America, da quella western e anche quella un po' piu' "civilizzata". E quando dopo tanti sacrifici, tanti risparmi e tanti anni, sono riuscita a realizzare il mio sogno ed esprimere, vivere ed assaporare quello che era stato solo nella mia immaginazione da adolescente e' stato un cambiamento totale. Mi ha cambiato dentro... A stare con i cowboy, a stare in quei posti di tutti, ma di nessuno, vivendo a ritmo della natura e degli animali, ti accorgi che tutto il resto e' superfluo, che ti puoi accontentare benissimo anche del niente...Che tutto quello che noi abbiamo qui, si', ci rende la vita piu' facile, ma in fondo non e' poi cosi indispensabile...
Ti accorgi che puoi stare tre settimane senza il telefono cellulare, perche' dove ci sono certi ranch non c'e' neppure campo....E non ti manca!!! E' un altra dimensione in cui tutto ha un altro sapore, un altro profumo, altro modo di essere...

E' difficile spiegare a parole cosa significa svegliarsi al mattino dentro alla casa di legno, guardare fuori e vedere i cervi che brucano davanti al ranch, i cavalli in lontananza, repirare il freddo pungente dell'aria e sentirlo cosi' puro... E il silenzio...Solenne. Non ci sono aerei, strade, autorstrade, clacson, schiamazzi... Niente di niente. Senti solo il verso di qualche animale strano, talvolta le mucche se sono vicine, i cavalli.... Al mattino il motore del truck che porta da mangiare ai cavalli... Ma anche lui, tutto sommato, sembra fare parte dello scenario del ranch...

Spero che America 2006 vada in porto, cosicche' anche i sogni di altri diventino realta'...
Se nel frattempo mi saro' trasferita' laggiu', il che sara' molto probabile, tanto meglio, tramite internet si combina sembre e potro' aspettarvi...

[:)][:)][:)][:)][:)][:)][:)][:)][:)][:)][:)][:)][:)][:)][:)]


non ho parole!!!

che meraviglia!!!!
ti prego parlaci ancora di questi posti delle abitudini delle tue esperienze... ti prego è troppo bello!

...si, penso che sia un modo di assaporare la vita veramente diverso, speciale, unico..

West ma se ti trasferirai laggiù riuscirai cmq a scrivere qui..[:0]?? ..non ci puoi abbandonare, abbiamo bisogno di te per organizzare America2006, abbiamo bisogno di te che ci racconti questa vita, .. da soli non ce la possiamo fare!!.. questo lo sai vero[:0][;)]??

Certo che posso scrivere qui!!!![:)][:)] L'ho fatto anche non molto tempo fa nel topic sul rodeo!!!! Ci saro' ci saro'[:68][:68]

[;)][;)]sei troppo avanti[:D][8D]!!

...pensando e ripensando a tutte le cose meravigliose che hai scritto west, mi è venuta in mente una cosa. Tu ci hai sempre parlato dei Cowboy e della loro vita.. ma per quanto riguarda i loro rapporti con la popolazione <b>Indiana</b>?? sono convinta che in America ce ne siano ancora molte.. ti è mai capitato di entrare in contatto con la loro cultura??..o qualche cowboy ti ha mai raccontato qualcosa??

Io posso solo riferire per "sentito dire", di gente che è andata in America e mi ha raccontato, quindi prendetele come sono. La popolazione indiana di adesso non è certamente quella di allora, ormai le tribù si dedicano al commercio delle loro tradizioni e al controllo del gioco d'azzardo nei loro territori, attivitùà redditizia. Sono legati alle loro tradizioni, ma loro ormai sono "americani" in tutti i sensi, duecento anni fanno il loro effetto sui sopravvissuti di quella immensa mattanza delle guerre indiane. Ci sono ancora però gruppi in Canada o nelle riserve che tentano di resistere con i vecchi valori ma ormai gli indiani moderni sono uguali agli americani. Ne più ne meno. Vorrei che western girl disse qualcosa di più a riguardo visto che lei è una fonte di primissima mano e magari mi smentisse volentieri di queste affermazioni, che a prima vista appaiono così sconfortanti ricordando l'orgoglio di un Geronimo o di un Toro Seduto a difendere quello che era loro, nel tentativo di non essere cancellati, culturalmente e fisicamente. Così è questo quello che mi hanno detto.

Quello che ti hanno detto e' proprio vero....
Io sono molto amante della storia dei Pellerossa, e quando sono andata negli States le prime volte mi sono rattristata nel vedere come gli Indiani vivono adesso NELLA LORO TERRA. In parole semplici sono considerati al pari degli zingari e degli extra-comunitari qui da noi....Soprattutto, e purtroppo proprio dai cowboys, quelli che amiamo noi, dai proprietari di terreni e cosi' via...

Come ha detto Western Horseman, sono ormai piu' Americani, che Indiani. Chi ha un lavoro discreto se lo tiene stretto, gli altri cercano di tirare avanti vendendo manufatti e facendo lavori miseri e umilianti. Vivono in aree a loro riservate, e nelle citta' un po' piu' grandi hanno tipo "quartieri". Molti di loro sono alcolisti, e passano le giornate a perdere i loro soldi nelle case da gioco... E' veramente molto triste e mi fa male a pensarlo.[:(]

Addirrittura qualcuno cerca di portare a casa qualcosa facendo fotografare con il costume tradizionale, anche se gli Indiani difficilmente si lasciano fare foto, perche' dicono che "gli si ruba l'anima". Per cui immaginate...

E tutto questo per colpa dell'uomo bianco...
Per fortuna mantengono sempre viva la loro "religione", il loro rapporto con il Grande Spirito, e continuano a celebrare le loro cerimonie...
Vi racconto un fatto che mi ha toccato molto e che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi come una bambina...
Un giorno ero seduta in un fast food, dentro ad uno di quei grandi centri commerciali americani, pieno di luce e di gente di tutti i tipi. Si e' avvicinato ai tavoli un vecchio Indiano, penso sui 70-80 anni, con due lunghe treccie grigie, al camicia rossa a quadri, Wrangler e stivali. Molto curato e molto pittoresco...
Si e' seduto da solo, e io non ho potuto fare ameno di osservarlo. Quella pelle scura, rugosa, lo sgaurdo profondo.Si guardava intorno, e la sua faccia era triste. Contemplavo tra me e me: chissa' cosa pensa di questa sua Terra ora, quanta tristezza e delusione avra' dentro, seduto in quel posto caotico, pieno di luce, colori, odori, tante cose...Lui uomo della prateria desolata... Nel suo sguardo anziano, si potevano percepire, quasi vedere, gli anni passati, in cui gli Indiani erano un popolo fiero e coraggioso...... Poi come e' arrivato se ne e' anche andato... E mi ha fatto una pena indescrivibile. Sarei voluta andare li a farmi raccontare storie Indiane, a dirgli che non tutti gli uomini bianchi sono cattivi...Ma non ho avuto il coraggio e me ne sono pentita...

Ebbene sì tutto ciò che è stato detto sugli Indiani d'America
è vero, l'ho appreso anche io pochi giorni fa in un servizio
televisivo del programma Over Land.

Ecco qui date un'occhiata.

http://www.overland.org/Spedizioni/Overland1/Tappa2.asp

ti fa pena il vecchio indiano eh!![:(!][:(!][:(!]
però li dove eri seduta al grande fast food dove ora ti compri gli hamburger e gli hot dog lì proprio lì sorgeva la vasta e immensa prateria indiana,
oggi c'è il fast food che da da mangiare non solo agli indiani ma a tutto il melting pot americano
l'uomo bianco non ha distrutto gli indiani ha solamente inglobato il loro mondo in una realtà più ampia la globalizzazione!!!1