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 ADDESTRAMENTO: La progressione tecnica 
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Io sinceramente evito ogni forma di polemica e ripropongo l'originaria ragione per cui questo topic era stato creato.

La "Progressione Tecnica".

Per confrontarsi è necessario che ciascuno parli in modo aperto ed esplicito del proprio metodo.

Ovvio che ogni soggetto è diverso, e dunque rispetto al nostro programma di lavoro "tipo" ci saranno aggiustamenti e cambiamenti.

Ma quello che volevo qui, era confrontare i vari "time-table" dell'addestramento.

Con cosa cominciate, come proponete gli esercizi e le manovre, quanto tempo dura una vostra seduta...

Questo è forse più interessante del prendersi a mazzate virtuali. O mi sbaglio?


lunedì 31 luglio 2006, 17:34
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Tu non conosci la persona in questione, e parli dei suoi risultati???
[/quote:2srto5fo]
STAVO PARLANDO IN GENERALE DI QUELLI CHE SI VANTANO DEL NUMERO DI PULEDRI CHE ADDESTRANO!! NON MI IMPORTA SAPERE IL NOME DEL VOSTRO MEGA TRAINER!

Nico, questa concedimela, perchè ogni volta che parli in generale di un concetto, qualcuno si sente preso in causa e poi si offende...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Con cosa cominciate, come proponete gli esercizi e le manovre, quanto tempo dura una vostra seduta [/quote:2srto5fo]

Discorso lungo da fare...provo a dare l'imput iniziale.
Io incomincio lavorando il puledro in tondino, inizialmente in libertà, per vedere come si comporta, e ad abituarsi alla mia presenza in tondino....


lunedì 31 luglio 2006, 18:11
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il famoso Rocco se è quello che penso io è praticamente nato sul cavallo quindi credo che ne abbia di esperienza...cmq quoto ciò che dice fabio:il puledro deve lavorare nel tondino e non giocare...se vuoi essere il suo compagno di giochi durante le doma...beh allora buona fortuna spero tu possa poi essere ancora con noi per raccontarci com'è andata!!!

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lunedì 31 luglio 2006, 21:36
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Ania ha scritto:

cmq quoto ciò che dice fabio:il puledro deve lavorare nel tondino e non giocare...se vuoi essere il suo compagno di giochi durante le doma...beh allora buona fortuna spero tu possa poi essere ancora con noi per raccontarci com'è andata!!!


beh.. io credo che il gioco ci possa stare se condotto bene e comunque sempre nei limiti..
giocare è spesso importante per ottenere un cavallo collaborativo e che ami fare quello che gli si richiede..[;)]

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una gara la vinci quando arrivi al fondo..

...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...

..sono tua...

"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."


lunedì 31 luglio 2006, 21:40
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">il puledro deve lavorare nel tondino e non giocare...se vuoi essere il suo compagno di giochi durante le doma...beh allora buona fortuna spero tu possa poi essere ancora con noi per raccontarci com'è andata!!! [/quote:1meonh4b]

Bhe, mi sembra un po' esagerato...puo' capitare se proprio gliele si concede tutte... Se si fa scambiare al cavallo il tondino come un luogo in cui puo' fare ciò che vuole e comanda lui, non si otterranno certi risultati in addestramento, o si avrà un cavallo assolutamente maleducato e distratto...praticamente comanda lui.

Comunque all'inizio una fase in cui possa girare in libertà, abituarsi alla mia presenza in tondino, gliela faccio fare, fermandolo ogni tanto per accarezzarlo, in ogni punto, passargli le corde sulla schiena e sul muso... Dopo si passa al lavoro vero e proprio.


martedì 1 agosto 2006, 8:09
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Ania ha scritto:

cmq quoto ciò che dice fabio:il puledro deve lavorare nel tondino e non giocare...se vuoi essere il suo compagno di giochi durante le doma...beh allora buona fortuna spero tu possa poi essere ancora con noi per raccontarci com'è andata!!!


La scuola che ho seguito io, quella di Roberts, non è fatta di giochi, ma di comprensione e di comunicazione. Se non c'è questo resupposto, mi spiace ma non ci sarà mai una doma corretta. Sicuramente, e questo lo confermo, il cavallo non gioca, ma di sicuro comunica.

Tuttavia Ania, il tuo presupposto sembra essere la ricerca di sottomissione, e questa ricerca ha una percentuale di successo non particolarmente alta. Tutti i migliori cavalli di ogni disciplina, oggi, vengono domati senza coercizione, per evitare traumi a cui difficilmente si riuscirebbe a risalire in seguito. In più, di fronte ad una "ribellione" il cavallo, molto probabilmente, sarà difficilmente recuperabile per il lavoro.[;)]


martedì 1 agosto 2006, 12:10
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nico non hai capito...non credo corretto il domare un cavallo attravesto metodi forti o eseguando la sottomissione dell'animale ma credo che nell'addestramento di ogni animale vada considerata la natura dell'animale stesso e le sue capacità di apprendimento...io non ho parlato assolutamente di sottomettere l'animale...il puledro deve per prima cosa imparare a fidarsi dell'uomo e prestargli attenzione sempre curando l'equilibrio e la serenità dell'animale tuttavia credo che il gioco non sia l'approccio corretto,non so se riesco a spiegarmi...

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martedì 1 agosto 2006, 12:36
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il gioco spesso per qualsiasi animale, compreso l'uomo, è dichiaratamente il miglior modo per insegnare qualcosa a un cucciolo..
ovviamente usando il gioco in modo "intelligente" e adattandolo alle nostre capacità di starci e di spaerci giocare..un cavallo sa come giocare, noi no.. se con questo approccio vengono fuori casini non è per colpa del cavallo, ma siamo noi ad aver sbagliato qualcosa..[;)]

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martedì 1 agosto 2006, 12:38
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quoto il problema e appunto saper giocare con un animale così forte,quando gioca con gli altri puledri tra calci e morsi è un conto,questi giochi con noi sono un po' più pericolosi...il cavallo spesso,soprattutto se è rimasto libero sino al momento della doma, è spaventato da questa, non capisce ciò che gli sta accadendo io sono convinta che la prima cosa da fare sia calmarlo e fare in modo che si fidi di noi...

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martedì 1 agosto 2006, 12:45
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Ania ha scritto:

nico non hai capito...non credo corretto il domare un cavallo attravesto metodi forti o eseguando la sottomissione dell'animale ma credo che nell'addestramento di ogni animale vada considerata la natura dell'animale stesso e le sue capacità di apprendimento...io non ho parlato assolutamente di sottomettere l'animale...il puledro deve per prima cosa imparare a fidarsi dell'uomo e prestargli attenzione sempre curando l'equilibrio e la serenità dell'animale tuttavia credo che il gioco non sia l'approccio corretto,non so se riesco a spiegarmi...


In tondino si lavora, ma a due anni un puledro deve poter avere ancora lo spazio per giocare. In più, se si riesce a separare bene i due momenti, il gioco diventa un premio.
Io personalmente non associo il lavoro ad un luogo, ma alla presenza di sella e/o finimenti. Spesso, tolta la sella, lascio che il cavalo si rotoli anche in tondino.


martedì 1 agosto 2006, 12:46
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Ania ha scritto:

quoto il problema e appunto saper giocare con un animale così forte,quando gioca con gli altri puledri tra calci e morsi è un conto,questi giochi con noi sono un po' più pericolosi...il cavallo spesso,soprattutto se è rimasto libero sino al momento della doma, è spaventato da questa, non capisce ciò che gli sta accadendo io sono convinta che la prima cosa da fare sia calmarlo e fare in modo che si fidi di noi...


beh, sinceramente non condivido il lasciare il cavallo brado fino alla doma proprio per evitare il trauma..

il gioco diventa pericoloso per noi nel momento in cui non sappiamo reagire.. se "impariamo" a comportarci da capobranco e a respingere il comportamente esagerato di un puledro prima che diventi pericoloso non nasceranno problemi di calci e morsi..
anzi, diventando capobranco probabilmente avremo più fiducia ancora..[;)]

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martedì 1 agosto 2006, 12:50
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perfetto...noi per il cavallo dobbiamo diventare come il capo branco, per lui il seguirci dev'essere naturale e non una pesante imposizione e quando si sono stabiliti questi ruoli il gioco non diventa più un problema...e chiaramente l'animale deve capire quando ha finito di lavorare quindi nico sono d'accordo nel lasciarlo rilassare da solo nel tondino o in un campo..è giusto che ogni tanto faccia il cavallo!!!

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martedì 1 agosto 2006, 12:56
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Forse il disguido è nato dalla parola "gioco": bisogna vedere che cosa uno intende... C'è gente che scambia il concetto di gioco, con l'assecondare il cavollo in ogni cosa, trovando sempre una giustificazione in ogni suo comportamento. Giocare con un cavallo non è come giocare con un cane: ha la sua mole, la sua forza e i suoi modi di comunicare. Secondo me gioco deve voler dire comunicare al cavallo, in modo tranquillo, per fargli capire chi siamo, che cosa vogliamo, e ogni nostro gesto...


martedì 1 agosto 2006, 14:40
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mi intrometto nella discussione, aimè, senza un'esperienza in questo campo, ma ci provo lo stesso magari imparo qualcosa.

Secondo me la parola gioco era usata da loro per dire che bisogna far passare gli esercizi per un gioco, io in compenso ho esperienza come istruttrice di nuoto e tra bambini e puledri secondo me cambia solo il linguaggio! Una volta che un esercizio lo fai passare per un gioco lo stesso bambino(o puledro in questo caso) prende il lavoro con più felicità. Correggetemi se sbaglio!

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mercoledì 2 agosto 2006, 11:25
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PatchWorkTiger ha scritto:

mi intrometto nella discussione, aimè, senza un'esperienza in questo campo, ma ci provo lo stesso magari imparo qualcosa.

Secondo me la parola gioco era usata da loro per dire che bisogna far passare gli esercizi per un gioco, io in compenso ho esperienza come istruttrice di nuoto e tra bambini e puledri secondo me cambia solo il linguaggio! Una volta che un esercizio lo fai passare per un gioco lo stesso bambino(o puledro in questo caso) prende il lavoro con più felicità. Correggetemi se sbaglio!


credo tu abbia centrato in pieno..il disguido era nato,come diceva dream,dal significato che davamo alla parola gioco...il puledro con noi deve giocare ma non di certo come fa con gli altri puledri...noi siamo gli istruttori, il capo branco insomma...

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mercoledì 2 agosto 2006, 12:28
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