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 Difficoltà a dare i posteriori 
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scusami nicola nn vedo come l'appoggiare una mano contro la coscia possa impedire al cavallo di calciarti lateralmente....


lunedì 14 maggio 2007, 20:26
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Nicola ha scritto:
Mi permetto di dissentire da alcuni metodi che ho letto e visto illustrati.

La cosa che meno mi pare sicura è l'uso di un attrezzo come il bastone, seppur utilizzato con la massima cautela possibile.]

Come il solito, l'idea non è mia... è una modifica di quanto propone Jackson, che procede alla desensibilizzazione del cavallo calciatore in tre fasi: primo, desensibilizzazione del fianco, con il contatto di una corda (cavallo legato a corda piuttosto lunga, corda desensibilizzante MOLTO lunga, prima usata per desensibilizzare il fianco, poi l'arto, per finire con la zona della faccia posteriore dei pastorali e dei glomi; secondo, uso dell'Hoof hook, un particolare gancio di ferro simile al miobastone, ma che io non ho usato per timore che il cavallo calci contro il gancio e si faccia male; terzo, contatto con la mano). In altri forum, il bastone ha suscitato reazioni nteressate: qualcuno ha detto che ne aveva "inventato" uno identico; qualcun altro ha ricordato che attrezzi simili erano già stati inventati nell'800!

Cita:
Il problema in tal senso è di ordine propriamente filosofico. Il piede, come la groppa ed il ventre, sono zone vulnerabili del corpo del cavallo, ed è quindi necessario, perchè il risultato sia durevole, che sia il cavallo ad accordarci fiducia e lasciarsi manipolare in quelle zone. L'uso di un attrezzo, al contrario, è una manifestazione di cautela incompatibile con la cessione di fiducia reciproca. In questa ottica, un buon sistema di sicurezza, per evitare calci, è quello di appoggiare una mano chiusa contro la coscia del cavallo, cosa che di fatto gli impedisce di calciare lateralmente.

Ripeto: è evidente che la cavallina NON ha alcuna paura del bastone, della frusta, della corda o della spazzola... quello che le fa paura è il gesto di UN UOMO che avvicina la mano al suo zoccolo posteriore. Nessun fastidio fisico o dolore, quindi, ma una ferita psicologica che non è difficile immaginare come sia nata.
Se fai una foto di cosa intendi con "appoggiare la mano alla coscia", o mi spieghi meglio, forse la cosa sarà più chiara.
Quanto alla filosofia, tendo anch'io al filosofico, ma non quando rischio un calcio alla velocità della luce...

Cita:
Secondo aspetto a mio parere del tutto controproducente è legare il cavallo.

Impedirgli la fuga è un ottimo modo per ottenere il contrario di ciò che chiediamo al cavallo, ovvero la fiducia. Legarlo e procedere fino alla resa è un sistema che, per quanto possa non essere fisicamente violento, è tuttavia violento a livello psicologico.

Ogni lavoro di comunicazione andrebbe svolto o in un tondino, meglio se cieco, oppure in un luogo dove il cavallo possa trovare sempre una via di fuga. Se gli si impedisce di fuggire ad una pressione, che è la più istintiva e naturale forma di risposta ad un stimolo del cavallo, non si potrà ottenere che lui torni ad essere disponibile nei nostri confronti.


Ovvio che sono d'accordo. Dalle foto risulta chiaramente: meno legata di così... L'unica cosa che la tiene legata a me è un fortunoso (e assolutamente non invadente o oppressivo) join up!
Direi di più: secondo me, anche il tondino (soprattutto se cieco), è molto, molto "claustrofobico". Gli etologi, soprattutto i francesi, non sono affatto d'accordo sul fatto che il tondino sia psicologicamente "innocuo". Infatti, la "dolcezza" dell'approccio Roberts (indubbiamente efficace) è molto controversa. Ma forse approfondire quest'ultimo punto ci manderebbe OT... non mancheranno occasioni più adatte.

nika ha scritto:
non ho letto tutta la discussione cmq alex ricordati solo che i cavalli imparano quando smetti per cui l'idea del bastoncino mi sembra ottima l'importante è che tu nn smetta di toccarle i posteriori fino a quando nn smette lei...appena ti dà la risposta che cerchi smetti subito tu!!!!

Grazie nika, hai toccato un punto molto importante. Voi che bazzicate nel forum da molto più tempo di me: sapete se il concetto del rilascio della pressione, estremamente importante, a cui nika ha giustamente accennato, è stato mai discusso a fondo? Perchè se no, un 3d lo meriterebbe!

_________________
Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


lunedì 14 maggio 2007, 23:23
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non so se l'argomento è già stato toccato cmq è davvero della massima importanza...il mio istruttore sostiene che è impossibile montare un cavallo senza ogni volta (anche inconsapevolmente) addestrarlo e questo è sicuramente riferito al fatto della pressione e dello smettere al momento giusto...è incredibile come i cavalli associno le tue azioni....alla fine inoltre grazie alle giuste pressioni ottieni un cavallo che ti dà risposte perchè vuole darle e nn costretto....è un argomento un po' difficile....diciamo che nn si sa bene se è il cavallo a fregare te o tu lui però l'importante è il risultato!!!!!


martedì 15 maggio 2007, 13:13
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ah se hai dubbi o qualsiasi cosa sul rilascio delle pressioni io lavoro solo con quel metodo (sia da terra che a cavallo) quindi per parlare ne abbiamo!


martedì 15 maggio 2007, 13:19
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nika ha scritto:
scusami nicola nn vedo come l'appoggiare una mano contro la coscia possa impedire al cavallo di calciarti lateralmente....


Appoggiando una mano chiusa all'altezza della porzione inferiore della lacuna del gran gluteo, inibisce il movimento laterale dell'articolazione dell'anca.


mercoledì 16 maggio 2007, 8:44
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Alex, partendo dal presupposto che è assolutamente evidente che in questa discussione sono bandite le pratiche violente, e seguendo il principio, sacrosanto, che dobbiamo tutelare in ogni modo la nostra sicurezza e quella del cavallo, faccio un paio di osservazioni.

Il verbo "desensibilizzare", senza che il mio sia un cavillo semantico, mi sembra derivare da un approccio che definirei rischioso.

Condivido il fatto che il cavallo di cui parli non ha alcuna paura di bastoni, spazzole o corde, ma l'uso del bastone è, metaforicamente, come curare il sintomo di una malattia, senza curare la malattia stessa.

Il fatto che il cavallo calci probabilmente sarà frutto di esperienze negative che il cavallo rivive, e che, sicuramente, saranno accompagnate da una lunga serie di comportamenti e posture fisiche che certamente andranno visti in un contesto più complessivo.

Faccio un esempio che possa chiarire il concetto.

Un cavallo generalmente tranquillo e gestibile una mattina, improvvisamente, rifiuta di uscire dal box ed alla vista della capezza, si mette in posizione di difesa e mostra il posteriore pronto a calciare.

In un contesto chiuso come quello è fondamentale il nostro atteggiamento fisico. Come è ovvio il cavallo non rispondeva nè allo stimolo del cibo, nè alla porta aperta del box come possibile via di fuga.

Ebbene, la sola cosa che lo ha rassicurato è stata la presenza, dentro il box, di una persona che con il proprio atteggiamento fisico gli infondesse fiducia.


mercoledì 16 maggio 2007, 9:06
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. ha scritto:
Nicola ha scritto:
nika ha scritto:
scusami nicola nn vedo come l'appoggiare una mano contro la coscia possa impedire al cavallo di calciarti lateralmente....


Appoggiando una mano chiusa all'altezza della porzione inferiore della lacuna del gran gluteo, inibisce il movimento laterale dell'articolazione dell'anca.


bisogna saperlo fare però...
se sbagli il punto, magari perchè il cavallo è agitato e si muove rischi il calcio, no?


Certo, è una cosa che va fatta con cognizione di causa.


mercoledì 16 maggio 2007, 12:55
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Nicola mi puoi spiegare meglio:

"Appoggiando una mano chiusa all'altezza della porzione inferiore della lacuna del gran gluteo, inibisce il movimento laterale dell'articolazione dell'anca."

è appena arrivato un cavallino di 3 anni e mezzo in prova ad una mia amica ed ha il brutto vizio di calciare lateralmente quando ci si avvicina per pulirgli i piedi e dobbiamo subito iniziare a lavorarci affinchè capisca che non gli facciamo nulla ma vorremmo farlo senza venire stampate!!! :lol:


mercoledì 16 maggio 2007, 12:57
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Vi indico dov'è il punto.

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mercoledì 16 maggio 2007, 13:10
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e per chiusa intendi appoggiare la mano a pugno in quel punto?
Guarda che se non funziona mi hai sulla coscienza!!! :wink: :wink: :wink:


mercoledì 16 maggio 2007, 13:35
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L'importante è utilizzare la massima calma, esercitare la giusta pressione e soprattutto agire da davanti.


mercoledì 16 maggio 2007, 13:45
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Elly83 ha scritto:
e per chiusa intendi appoggiare la mano a pugno in quel punto?
Guarda che se non funziona mi hai sulla coscienza!!! :wink: :wink: :wink:


io non ci vedo proprio nulla da ridere

e trovo inquietante che certe tecniche vengano rese note cosi', con grande nonchalanche

ragazzi, si parla di cavalli, e di rischiare di farsi davvero tanto tanto male!!!!


mercoledì 16 maggio 2007, 16:15
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Andrea, io non legittimo nessuno, senza la dovuta esperienza, a sperimentare cose che non conosce. Ho espresso un mio parere circa una delle possibili soluzioni di approccio ad un cavallo che tende a calciare.

Avrei dovuto premettere, come faccio ogni santa volta, che non sono cose affrontabili da un principiante.


mercoledì 16 maggio 2007, 16:27
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Ti sei risposto da solo, Nico... :wink:

e sai come la penso riguardo a certe pratiche fai-da-te con i cavalli

un mio intervento del genere era prevedibile, soprattutto dopo avermi servito il tutto su un piatto d'argento..

dopo di che

ciascuno rimane liberissimo di sperimentare sulla propria di pelle.

polemica aperta e richiusa al volo.


mercoledì 16 maggio 2007, 16:33
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Andrò in giro con una maglietta con scritto "DON'T DO IT AT HOME" :lol:


mercoledì 16 maggio 2007, 16:35
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