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 Difficoltà a dare i posteriori 
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Messaggio Difficoltà a dare i posteriori
Vi illustro il caso di una cavalla giovane, dal passato poco conosciuto.

Arrivata in un nuovo maneggio, si presenta un grave problema di avversione/paura a dare i posteriori. Reagisce violentemente a qualsiasi tocco della mano, in tutta la parte posteriore del corpo, calciando. Per ferrarla sui posteriori, dev'essere sedata con un'iniezione dal maniscalco.

Con un bel po' di lavoro (di parecchi mesi), la sensibilità si riduce; pian piano può essere spazzolata, e toccata sia sulla parte posteriore del corpo, che sui posteriori; ma continua un'avversione a permettere che una mano si avvicini ai posteriori. Resta inoltre uno "spot" di sensibilità all'altezza del fianco, proprio davanti alla grassella.

Un bravo maniscalco riesce comunque a pareggiarla, dopo averla tranquillizzata con vari "trucchi", ma la cosa resta un'impresa da specialisti della "comunicazione naturale".

Al momento, sono in corso esercizi condotti (prudentemente) con un bastone ricurvo (un adattamento alla tecnica spiegata da J. Jackson in HOG), e vi sono lenti progressi. Le cose vanno molto meglio quando la cavalla non è legata, ma libera.

La cavalla è vivace, ma molto buona e affezionata ai nuovi padroni; nonostante la loro scarsa esperienza, non li ha mai messi in difficoltà, nè mai fatti cadere, e se ne vanno in passeggiata con una testiera senza imboccatura.

Cosa ci sta raccontando questa cavalla?
Come procedere per farsi "dare i posteriori", escludendo ogni tecnica costrittiva o violenta?

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Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


giovedì 10 maggio 2007, 23:42
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La mia è una risposta assolutamente di parte.

Io personalmente utilizzerei il join up, che prevede, tra l'atro, ad un certo punto del lavoro, di riuscire a sollevare tutti e 4 gli arti, come prova di disponibilità da parte del cavallo.

Sono invece dubbioso sulla questione riguardante la dolorabilità della grassella. Magari un buon osteopata potrebbe visitarla e vedere se ci sono margini per un trattamento non medicinale.

In ultimo potrebbe essere interessante, in una fase più avanzata, seguire l'iter di esercizi proposti dal T-touch.


venerdì 11 maggio 2007, 9:28
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una giornata a fargli tirare calci!!!

mi spiego meglio, mi era capitato un caso molto simile, sempre una cavalla, che non dava i posteriori, neanche per farseli pulire!!!
era enorme, 1.80 al garrese, sembrava un pò un levriero, gambe lunghe lunghe e poco corpo (in proporzione)(city Lyte).
la cavalla non era mia, ma ero stufa di vederla maltrattata perchè aveva paura e tirava calci, ho chiesto al padrone se potevo lavorarci per una settimana per cercare di risolvere quel problema!!!

lo presa, e lo legata con un cordino del fieno ad una palizzata, almeno non c'èra pericolo che si facesse male, mi sono messa con santa pazzienza a toccargli i posteriori, non avevo fretta ne tantomeno nulla di meglio da fare; ogni volta che la toccavo lei tirava un calcio, ma mentre io mi mettevo a distanza di sicurezza, e allungavo solo la mano, lei ogni volta alzava il posteriore per tirare le doppiette... :shock:
ci sono stata 3 ore per giorno, dopo 4 giorni ha capito che non volevo fargli nulla, e si è fatta prendere il piede!!!

ora la tiene un ragazzino di 13 anni, e gli pulisce tranquillamente tutti e 4 i piedi, e viene ferrata tranquillamente!!!

lo presa per sfinimento, un po stancante... ma efficace!!! :wink: :wink:


venerdì 11 maggio 2007, 9:36
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Grazie a entrambi. La tattica del "benevolo sfinimento" suggerita da Crystal devo provarla (per adesso ho usato una variante: accontentarsi di un buon risultato parziale...).

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venerdì 11 maggio 2007, 22:06
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Iscritto il: sabato 3 marzo 2007, 15:55
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Io ti direi di provare provare provare , e alla minima risposta positiva premia !
chiediglieli il più spesso possibile !
e se inizi un lavoro non smettere finchè non hai ottenuto qualcosa...
in poche parole costanza e pazienza ! :lol:


venerdì 11 maggio 2007, 22:19
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Grazie. In effetti mi ricordo che una signora inconsapevolmente stava spazzolando la coda a una formidabile e pericolosa calciatrice... solo che non lo sapeva, si è mossa con assoluta tranquillità e la cavalla non ha mosso un orecchio. :wink:

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sabato 12 maggio 2007, 8:24
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Questa cosa è decisamente interessante: il ns modo di rapportarci con il cavallo ne cambia l'atteggiamento in modo così evidente.... (anche qui M. Roberts docet).
Nel mio maneggio c'è un cavallo che morde: se ti avvicini con circospezione tenendo debita distanza e guardandolo allora lui allunga il collo con le orecchie spianate e le fauci aperte, e l'espressione "se ti avvicini ti ammazzo"...
se ti dimentichi (o non sai) che è uno che morde e gli passi anche più volte con la totale indifferenza proprio fuori dalla porta del box, neanche ti guarda, non accenna il minimo segno di fastidio....

Ma stiamo andando O.T.....


sabato 12 maggio 2007, 9:04
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Ancora una volta - scusatemi se mi ripeto - mi vengono in mente gli insegnamenti di Homocaballus (laggete il suo brevissimo sito se prendete in considerazione un'equitazione "differente": http://users.telenet.be/huertecilla , se leggete il tedesco, l'inglese ... o l'olandese, penso; oppure la traduzione italiana su http://it.geocities.com/alex_brollo/HC_it ), dove parla del "weakest link", l'anello più debole del centauro, l'uomo+cavallo: l'anello più debole, quello su cui lavorare, è l'uomo. Come avvicinarsi a un cavallo pericoloso, in sicurezza ma senza un'aria di "circospezione"... difficile, ci vuole molta testa, molta prudenza ed esperienza, e un formidabile autocontrollo. C'è poco da fare: avere a che fare con i cavalli è difficile... e più sembra che sembra che quello che fa un esperto sia facile, più, a provarci, è difficile!

Io ho avuto la fortuna di incontrare HC per un paio di giorni... magnifico.

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sabato 12 maggio 2007, 9:37
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la mia puledra non era mai stata toccata da nessuno quando l'ho comprata :?
da premettere che io sono una principiante a contrario di mio marito :D
era piccola malsana e maltrattata ,non me ne sono preoccupata e con l'amore che può dare una mamma , distraendola col secchiello del mangime , piano piano l'ho iniziata a toccare coccolandola con piccole carezze appena accennate ma sicure,poi giù verso le gambe e nel giro di 10 giorni già alzava le gambe davanti.(da premettere che io sono stata la prima persona a cacciarla dal box dove si era quasi atrofizzata,non accettava la presenza di nessuno ed al minimo movimento indietreggiava minacciosa).pensavo fosse facile anche con i posteriori :shock:
non è stato così.calciava a più non posso.con le buone non mi pensava neanche.
arrivarono gli amici quelli che (gli esperti siamo noi) con costrizioni varie , anche un paio di calcioni e capezzate ma lei impennava e tirava fino quasi a staccarsi la testa :cry: a quel punto mi sono inc...ta ho cacciato tutti e anche prepotentemente ho dichiarato ,la cavalla è mia e nessuno la può menare o maltrattare. nella mia inesperienza ho giocato d'astuzia :wink:
primo giorno:esce dal box spazzolata,curata,alza le gambe anteriori,scendo sui posteriori ,scalcia.mi appoggio su di lei con la spalla per farla poggiare e lei che caricava tutto il suo peso sul posteriore che le chiedevo :evil: non insisto ,la rimetto in box poco fieno e basta niente mangime di cui era ghiottissima :twisted:
secondo giorno: esce,spazzola,alza davanti,chiedo dietro niente :evil: rimetto in box poco fieno e basta :twisted:
terzo giorno:esce, spazzola........ niente ma per lo meno non cercava più di calciare ma si limitava ad ostinarsi a caricarte il peso sul posteriore che le chiedevo
quarto giorno:il lampo di genio :idea: secchio di mangime posizionato davanti a lei chiedo i posteriori ,niente non cedeva.via in box :twisted:
quinto giorno :secchio davanti,spazzola tutto preciso ,anteriori si, posteriori a iniziato a cercare di alzare e prendere l'equilibrio :shock: non ci potevo credere e l'ho premiata con un po' di mangime alla mano. li ha capito :wink:
sesto giorno:sempre stessa routine ed il suo impegno aumentava e con l'impegno aumentava la gratificazione :D
ho continuato così e dopo quasi un mese sono riuscita a farmi dare tutti e quattro i piedi e lei si è guadagnata il suo bel secchiello di mangime :wink: felice lei strafelice io :cheers:
per essere una principiante èhhh?il mangime ad un palmo dal naso senza poterlo avere ha funzionato alla grande.
non so se è stata fortuna o no ,sicuramente ho fatto meglio io che tutti quelli che pretendevano le cose con la forza :D
questa è stata la mia esperienza . c'è da premettere anche che mi è costato uno strrappo muscolare ad un braccio e tre slogamenti del pollice della mano destra :shock: però che soddisfazione la mia cicciola!!!!ciao a tutti :D


sabato 12 maggio 2007, 16:18
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a dire la verità non sono d'accordo con questo metodo...
secondo me hai avuto anche un po' fortuna . :wink:
anche la mia cavalla non alzava i piedi ne anteriori ne posteriori . gli anteriori li toglieva tipo rampata , i posteriori tentava di calciare... :roll:
ho impiegato un po' di tempo , tutti i giorni le alzavo i piedi , quando ottenevo una risposta positiva basta .
il premio può essere anche solo il "non ti stresso più e adesso puoi farti gli affari tuoi" non per forza il premio sono mele e carote...


sabato 12 maggio 2007, 22:28
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A me la tecnica di coccinella piace.. ma la prossima volta per evitare botte e slogature, le consiglio il bastone ricurvo per stare a distanza di sicurezza.

Ecco alcune foto di "natural hoofmanship":
Immagine

Qui, gli anteriori. Benissimo: la cavalla è libera, e tiene da sola l'anteriore sul sostegno.

Immagine Immagine Immagine
Qui, lavoro sui posteriori. La cavalla è sempre libera, la fiducia sembra notevole; toccandole il pastorale con il bastone alza il posteriore e se lo lascia agganciare, posso muoverlo, posso perfino afferrarlo con la mano (la terza foto è stata scattata nell'istante che mollavo il posteriore e la "premiavo" con complimenti e una carezza sul petto.. notate l'orecchio destro, che indica una certa insoddisfazione... :wink: ) ma quando cerco di avvicinarmi direttamente con la mano al posteriore, senza usare il bastone, siamo daccapo, si allarma e reagisce. :evil:
Evidente che c'è stato un trauma psicologico ben consolidato.
Niente paura, insisterò con il meglio di tutti i vostri consigli! :D

PS: Imageshack fa le bizze... non riesco a visualizzare le foto ingrandite. :evil:

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domenica 13 maggio 2007, 0:37
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Mi permetto di dissentire da alcuni metodi che ho letto e visto illustrati.

La cosa che meno mi pare sicura è l'uso di un attrezzo come il bastone, seppur utilizzato con la massima cautela possibile.

Il problema in tal senso è di ordine propriamente filosofico. Il piede, come la groppa ed il ventre, sono zone vulnerabili del corpo del cavallo, ed è quindi necessario, perchè il risultato sia durevole, che sia il cavallo ad accordarci fiducia e lasciarsi manipolare in quelle zone. L'uso di un attrezzo, al contrario, è una manifestazione di cautela incompatibile con la cessione di fiducia reciproca. In questa ottica, un buon sistema di sicurezza, per evitare calci, è quello di appoggiare una mano chiusa contro la coscia del cavallo, cosa che di fatto gli impedisce di calciare lateralmente.

Secondo aspetto a mio parere del tutto controproducente è legare il cavallo.

Impedirgli la fuga è un ottimo modo per ottenere il contrario di ciò che chiediamo al cavallo, ovvero la fiducia. Legarlo e procedere fino alla resa è un sistema che, per quanto possa non essere fisicamente violento, è tuttavia violento a livello psicologico.

Ogni lavoro di comunicazione andrebbe svolto o in un tondino, meglio se cieco, oppure in un luogo dove il cavallo possa trovare sempre una via di fuga. Se gli si impedisce di fuggire ad una pressione, che è la più istintiva e naturale forma di risposta ad un stimolo del cavallo, non si potrà ottenere che lui torni ad essere disponibile nei nostri confronti.

Noi cerchiamo un cavallo disponibile a rispondere in modo positivo agli stimoli, non sordo agli stimoli stessi.


lunedì 14 maggio 2007, 10:29
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Squaw ha scritto:
il premio può essere anche solo il "non ti stresso più e adesso puoi farti gli affari tuoi" non per forza il premio sono mele e carote...


Concordo pienamente: il cavallo dovrebbe poter distinguere co estrema chiarezza e senza equivoci ciò che è lavoro da ciò che non lo è, e quando non sta lavorando dovrebbe essere più libero possibile nelle sue manifestazioni.


lunedì 14 maggio 2007, 10:36
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Nicola ha scritto:
Noi cerchiamo un cavallo disponibile a rispondere in modo positivo agli stimoli, non sordo agli stimoli stessi.

io invece concordo pienamente con questa tua affermazione .


lunedì 14 maggio 2007, 16:03
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non ho letto tutta la discussione cmq alex ricordati solo che i cavalli imparano quando smetti per cui l'idea del bastoncino mi sembra ottima l'importante è che tu nn smetta di toccarle i posteriori fino a quando nn smette lei...appena ti dà la risposta che cerchi smetti subito tu!!!!


lunedì 14 maggio 2007, 20:23
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