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 MW : quanti tipi di linguaggi... 
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
In realtà questo non è corretto, gli aiuti che diamo devono essere sempre gli stessi, perchè il cavallo riesce a percepire minime differenze e se nell'andare avanti cambiamo qualcosa il cavallo potrebbe non associare. Più che cambiare la qualità e la precisione degli aiuti bisognerebbe lavorare per migliorare la qualità delle risposte a tali aiuti.
Per fare un esempio gli aiuti che si usano per partire al galoppo dovrebbero essere gli stessi dalla prima volta che un cavallo viene montato fino alla fine della sua carriera, quello che cambierà sarà la prontezza della risposta, l'equilibrio della transizione, ecc.


sabato 2 febbraio 2008, 2:15
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
stai dicendo una marea di fesserie


sabato 2 febbraio 2008, 21:07
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Non mi sembra un atteggiamento corretto giuly.
Indipendentemente dal fatto se ha ragione o no dovresti giustificare certi interventi con una minima spiegazione.
Anche tu hai detto una grande fesseria sul piaffe nell altro topic eppure io ti ho spiegato che cos é il piaffe con tanto di foto anche se il tono del tuo intervento non era affatto piacevole


sabato 2 febbraio 2008, 22:04
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
E poi oltretutto ha ragione, forse hai capito male tu cosa intende dire, ti faccio un esempio piu elementare:
Siamo al passo, vogliamo partire al trotto, quindi.. mettiamo la gamba, quanta? la stessa quantita che mettiamo quando il cavallo ha 3 anni e quando ne avra 18.
La pressione é la medesima, sia che il cavallo é estremamente pigro o al contrario nevrile.
Se siamo nel primo caso dopo la gamba leggera interverrà la frusta perche se diamo le gambe piu forte quindi variamo l aiuto il cavallo impara a partire al trotto con una pressione piu forte del necessario, ed é cosi che col tempo si va contro uno degli scopi primi dell equitazione, la leggerezza


sabato 2 febbraio 2008, 22:11
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Giuly io non solno solito arrabbiarmi, ma non mi piace il tono del tuo messaggio. Dato che mi ritengo una persona edcata, contrariamente a te ti chiedo di spiegarmi perchè sono fesserie. In futuro giustifica le tue affermazioni se vuoi fare queste accuse e cerca di avere risetto delle opinioni degli altri anche se non le condividi :roll:


domenica 3 febbraio 2008, 2:32
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
io trovo che i concetti espressi da shyboy siano giustissimi.....di solito si vedono cavalli che a 3 anni mettono il filetto, che sono reattivi alle gambe, ecc mentre più si va avanti e più si vedono cavalli con imboccature forti, cavalieri che devono fare sempre di più per ottenere una certa risposta dal cavallo ecc...come è stato detto le richieste non dovrebbero cambiare mai nella vita di un cavallo, se mai avremo più tasselli, avremo un cavallo che sa fare più cose...ma saranno sempre chieste come il primo giorno che gliele abbiamo insegnate (certo le risposta del cavallo sarà sempre migliore più si va avanti)..altrimenti il cavaliere non è stato un bravo addestratore......


domenica 3 febbraio 2008, 14:30
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
dunque..ero un po' di fretta l'altra sera cmq mi scuso se sono stata arrogante e preciso la mia risposta spiegandomi meglio.

[quote="shyboy"]In realtà questo non è corretto, gli aiuti che diamo devono essere sempre gli stessi, perchè il cavallo riesce a percepire minime differenze e se nell'andare avanti cambiamo qualcosa il cavallo potrebbe non associare. Più che cambiare la qualità e la precisione degli aiuti bisognerebbe lavorare per migliorare la qualità delle risposte a tali aiuti.

[color=#BF0000]allora preciso il mio intervento.
riguardo alla frase qui sopra citata, io penso che un cavaliere debba migliorare la qualità e la precisione degli aiuti verso il cavallo ( e non sto parlando di puledro, xkè in tal caso dovrebbe essere montato da una persona in grado di addestrarlo e di far si che possa rispondere agli aiuti nella maniera migliore.
un cavaliere "normale" in crescita deve ricercare la massima precisione nelle sue richieste, cosicchè il cavallo, se il suo addestramento è stato corretto, possa rispondere perfettamente.[/color]
Per fare un esempio gli aiuti che si usano per partire al galoppo dovrebbero essere gli stessi dalla prima volta che un cavallo viene montato fino alla fine della sua carriera, quello che cambierà sarà la prontezza della risposta, l'equilibrio della transizione, ecc.

[[color=#BF0000]color=#FF0000]riguardo a questa frase invece ti faccio un altro esempio.
un cavaliere principiante deve partire al galoppo. non eseguirà il comando corretto e preciso, con il cavallo in un certo atteggiamento, il giusto impulso, regolarità e quant'altro,semplicemente "darà di gambe" affinche il cavallo perda l'equilibrio e cada nel galoppo.
un cavaliere già più preparato ricercherà un certo equilibrio e una determinata impostazione nel cavallo per poi partire al galoppo in un punto stabilito raffinandocosi gli aiuti che diventeranno sempre più invisibili man mano che l'esperienza aumenta..


ora mi spieghi come puoi dire che non cmbia la qualità dell'aiuto???[/[/color inoltre in un altro topic hai scritto questo:"se intendi avere un cavallo rotondo lo fai con le mani e con un lungo lavoro non certo metendo le gambe" .. potresti spiegare anche questo?? :shock:

penso che il discorso si sia spostato un po' troppo dall'argomento iniziale.
si trattava dei tipi di linguaggi nella mw e nella mi e si è finito col parlare di puledri..

inoltre omde, io ho fatto una supposizione sul piaffè,il miotono non voleva affatto essere sgradevole. infatti ho scritto che [size=150]forse[/size] la posizione dell'arto era data da quello, ma non avendo mai eseguito un piaffè e non essendomi mai soffermata su taole esercizio ho messo in dubbio la mia supposizione!![/color]


Ultima modifica di Giuly il domenica 3 febbraio 2008, 22:23, modificato 1 volta in totale.



domenica 3 febbraio 2008, 21:20
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Riguardo a mettere il cavallo rotondo mi sembra ovvio che si faccia con le mani.
Spero tu non sia una di quelle che mette le gambe insieme alle mani per comprimere il cavallo tra due spazi.
Se fosse cosi capisco perche non capisci il nostro linguaggio.

Riguardo agli aiuti ti sbagli.. un mio allievo principiante che deve partire al galoppo lo farà arretrando la gamba esterna, un po di peso all esterno e gamba interna.
Non lo farà dando gambe come un disperato.
E' cosi che si crea ignoranza e un cavaliere a 30 anni non sa ancora partire al galoppo nel modo corretto.
Mi dispiace su questo hai torto perche scommetto che la meta della gente che legge questo intervento parte al galoppo dando la gamba esterna, oppure si ferma e va indietro usando le gambe, oppure monta un ora con le mani basse e questo é scolvongente.
Mi dispiace dirlo ma l italia a livello equestre risulta un paese dei piu ignoranti in europa e questo a causa di istruttori che insegnano a volgarizzare gli aiuti creando cavalli sempre piu sordi a mano e gambe


domenica 3 febbraio 2008, 21:40
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
omdecavaj ha scritto:
Riguardo a mettere il cavallo rotondo mi sembra ovvio che si faccia con le mani.
Spero tu non sia una di quelle che mette le gambe insieme alle mani per comprimere il cavallo tra due spazi.
Se fosse cosi capisco perche non capisci il nostro linguaggio.

[color=#FF0000]un cavallo rotondo non si mette SOLO con le mani. e su questo non ho alcun dubbio. con le gambe mando in avanti il cavallo che cercherà l'appoggio sul filetto e starà a me dosare l'appoggio e ricercare la giusta incollatura e riunione, non per comprimerlo tra 2 spazi altrimenti il cavallo non andrà mai avanti, infatti sarà lui a cercare il mio appoggio e non io a richiederglielo.[/color]

Riguardo agli aiuti ti sbagli.. un mio allievo principiante che deve partire al galoppo lo farà arretrando la gamba esterna, un po di peso all esterno e gamba interna.

[color=#FF0000]un allievo principiante non ha ancora la sensibilità di distribuire il peso del suo corpo e alle prime armi di certo non si mette a premer il polpaccio esterno con delicatezza, assistere con la gamba interna e assecondare la bocca nella partenza. ( per di più se il cavallo è della scuola e come è giusto che sia è anche un po' sordo alle gambe.)
indi per cui partirà al galoppo anche sgambando volendo.perchè no.mica tutti nascono professionisti. a lungo andare gli aiuti si raffinano. [/color]

Non lo farà dando gambe come un disperato.
E' cosi che si crea ignoranza e un cavaliere a 30 anni non sa ancora partire al galoppo nel modo corretto.

Mi dispiace su questo hai torto perche scommetto che la meta della gente che legge questo intervento parte al galoppo dando la gamba esterna, oppure si ferma e va indietro usando le gambe, oppure monta un ora con le mani basse e questo é scolvongente.
Mi dispiace dirlo ma l italia a livello equestre risulta un paese dei piu ignoranti in europa e questo a causa di istruttori che insegnano a volgarizzare gli aiuti creando cavalli sempre piu sordi a mano e gambe

[color=#FF0000]
ho avuto sempre istruttori competenti e con ottime qualità, uno tra l'altro ha fatto parte della squadra di completo agli europei 2007 che si è qualificata per le olimpiadi.
se dicessi a lui che il cavallo si mette rotondo solo con le mani penso che gli si rizzerebbero i capelli.[/color]


domenica 3 febbraio 2008, 22:05
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
E' inutile che mi fai nomi... perche se la metti su quel piano i miei sarebbero comunque migliori.

Rimaniamo nella discussione tra me e te.
Il cavallo si arrotonda anche da fermo, e se parli di rotondità delle anche non vorrei sconvolgerti la vita ma un cavallo che ha un movimento in avanti non puo riunirsi.
La favola che il cavallo rimane rotondo con le anche mentre avanza é pura invenzione degli istruttori. non lo dico io, non lo dicono tre persone, lo dicono studi sulla locomozione
Una buona scuola non ha cavalli sordi alla gamba, perche in una scuola che si rispetti l istruttore ogni mattina monta tutti i cavalli che darà a cavalieri inesperti.
Lo so.. sembra una cosa assurda, forse perche in italia non ci sono scuole valide


domenica 3 febbraio 2008, 22:50
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
non ho fatto nessun nome e non voglio fare a gara con nessuno.non mi sconvolgi la vota tranquillo dormo lo stasso anche se non la pensiamo uguale.

date le tue parole abbiamo una diversa concezione di cavallo rotondo e riunito.
e comunque anche da ferma per riunire il cavallo non esiste che uso solo le mani ma uso anche la pressione della gamba! ma senza il minimo dubbio!!
ho avuto modo di riscontrarlo non solo con dressagisti italiani ma anche con un dressagista portoghese con cui ho fatto diversi stage ( quindi non credo che sia un'invenzione degli istruttori italiani).

inoltre qui mi sembra che stiamo fantasticando un po' troppo.
quando mai un istruttore monta i cavalli della scuola,e quando mai i cavalli della scuola sono lavorati alla perfezione e sanno eseguire correttamente una ripresa di dressage o saltare i gp con un cavaliere!
non si chiamerebbero cavalli della scuola!
e con questo non voglio sminuire i cavalli della scuola xkè a loro si deve tutto o quasi.


domenica 3 febbraio 2008, 23:07
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
e ancora con i nomi, dressagisti... completisti... non mi interessa.
Conosci nuno oliveira? lui montava tutti i cavalli della scuola ogni giorno.

No giuly il concetto di riunione é universale e tu lo sai bene, come lo sanno i tuoi istruttori. a parte il fatto che se tu sei ferma e metti le gambe insieme alle mani é una cosa pazzesca che non ha senso, comunque passo a spiegari il concetto di riunione da due foto.
La prima é un piaffe, il cavallo é rotondo ovvero riunito perche flette costantemente le anche, il secondo é un passage, il cavallo fa un movimento in avanti quindi le anche sono dritte, ne consegue che il cavallo sarà pure nella mano e rotondo di incollatura ma non é riunito.
Al posto di scrivermi che tutto quel che dico é assurdo con tre punti esclamantivi perche non provi a ragionare con me in vece di pensare a che domanda fare al tuo istruttore


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domenica 3 febbraio 2008, 23:18
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Scusa gli ha messi al contrario, prima passage e poi piaffe


domenica 3 febbraio 2008, 23:20
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
secondo me stai divagando troppo..a parte ke siamo proprio leggermente ot!!! :-D :-D
oliveira è uno dei più importanti maestri di equitazione x carità e ammiro che montasse i cavalli della scuola ogni giorni ma se siamo realisti al giorno d'oggi questa cosa sarebbe fantascienza!!

x es il mio istruttore ha puledri su puledri da montare e da muovere ogni giorno, concorsi, le nostre lezioni ecc ecc che ci vorrebbe un giorno lungo 48 ore..mi spieghi come farebbe a montare tutti i cavalli della scuola?

a parte che lavorano già abbastanza e si mantengono in forma insegnando a un principiante il rapporto con il cavallo..
e poi..siamo realisti..come ho detto prima il tipico cavallo della scuola non può essere un cavallo da gp, magari è un ex-saltatore un po vecchiotto, rincoglionito che non si spaventa di nulla e che ti permette di non far rischiare la vita a un allievo ancora instabile in sella.

riguardo alla riunione ok ci siamo ma io continuo a usare la pressione dei polpacci anche nell'alt.
x es.nella transizione trotto alt io non uso la mano e bom il cavallo si ferma come si deve.
lo continuo a spingere con la pressione dei polpacci in egual misura se voglio ottenere un alt composto e doso la mano come per filtrare l'impulso del posteriore fino a fermare il cavallo. nel momento in cui il cavallo è fermo e rotondo cedo con la mano e mi rilasso.
a questo punto il cavallo dovrebbe rimanere nella rotondità "impostata"


domenica 3 febbraio 2008, 23:36
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Messaggio Re: MW : quanti tipi di linguaggi...
Scusami giuly non credo sia il caso di andare avanti, tu pratichi un equitazione troppo lontana da quella corretta e se anche io ti parlassi per due ore tu non mi ascolteresti, lo so, non é colpa tua, in fondo montano cosi anche grandi campioni che in fin dei conti non son per niente campioni.
La regola base per una buona equitazione é mani senza gambe e gambe senza mani, e un libro che puo iniziare una certa apertura mentale é "SDRESSAGE"
Ripeto giuly, a te hanno insegnato cosi, non sono arrabbiato con te, ma purtroppo non credo che io da un computer possa aprirti gli occhi.
Probabilmente ti hanno insegnato anche a flettere il cavallo intorno alla gamba..


domenica 3 febbraio 2008, 23:47
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