Io mi eclisso perchè ho promesso ad alex di non generare polemiche e non lo faro, esprimo solo il mio dissenso con una visione troppo chiusa di un mondo equestre che per fortuna è più vario di così. Continuerò a leggere la discussione nella speranza di un cambio di tendenza, anche minimo. Saluti a tutti e grazie Mau per la tua disponibilità.

Spero che la discussione entri nel vivo delle tecniche... grazie Shy.

Uno dei problemi è il seguente. La NHE si rivolge solo a chi liberamente abbraccia TUTTI i suoi principi, o si rivolge anche a chi ne apprezza qualche aspetto, ma comunque non si sente di condividere ogni cosa?

La possibile risposta in due interessanti articoli sul sito, a firma di Lidia Nevzorova (amazzone piuttosto affascinante, direi... lo dico senza violare la privacy di nessuno ma solo vista la foto pubblicata sul sito...), riguardo alle selle e ai problemi che una sella inadatta può causare. In inglese, danno anche consigli sulla sella più adatta a fare lunghe escursioni: quindi....

See where you seat! , part I: http://www.hauteecole.ru/en/press.php?sid=0&id=236
See where you seat! , part II: http://www.hauteecole.ru/en/press.php?sid=0&id=250

Sono articoli principalmente rivolti ai cavalieri russi (alle prese con selle di cattiva qualità o troppo costose per le loro tasche), ma molti suggerimenti sono eccellenti anche per noi.

come alcuni di voi hann fatto notare
è vietato inserire nomi di persona;
usare le iniziali non costa nulla...e s enon capite di chi si parla potete contattare privatamente l'autore del messaggio e chiederglielo...


ciao!

Chiedo da parte di un amico dalla vista aguzza la spiegazione riguardo due particolari che sono visibili in due immagini dei video Youtube della NHE.

In una si vedono due pilieri. N. usa i pilieri? Come?
Nella seconda, in fondo al maneggio, si vede un aiutante, nella direzione da dove proviene il cavallo. L'addestramento di N. prevede la collaborazione di aiutanti? E con che compito?

Torniamo allo stesso discorso. Dipende da che tipo di interpretazione gli si da.
La mia é quella che se comunque devo scalara una montagna, allora é meglio non farlo con un masso attaccato al collo pensolante sulla schiena ma magari preferisco farlo, rispettando la mia schiena, usando uno zaino con delle belle fascie larghe e magari ben equilibrato nel distribuire il peso. Questo non vuol dire consigliare di fare lunghe passeggiate.

Mi dispiace molto che tu l'abbia presa cosí. Forse l'errore sta nel fatto di non essermi spiegato bene riguardo il fatto che la NHE non ha una visione equestre ma un approccio che tende ad non utilizzare il cavallo come comunemente avviene. Ma nello stabilire un rapporto basato sulla completa passivitá. Quindi, mai colpire il cavallo, il cavallo ha sempre ragione, l'utilizzo di tantissimo tempo per stabilire una relazione vera, tanta pazienza, tanto gioco e attraverso i suoi principi portare il cavallo ad avere una forma fisica e mentale da potergli poi chiedere di praticare gesta dell'alta scuola.

Mi auguro che tu recupererai la voglia di tornare a parlare.
Grazie

Ma guarda dove gli sono finiti gli occhi al tuo amico ma non credo peró abbia una vista aguzza perché non ha visto che vicino ai pilieri ci sono due cubi di legno e una palla. Come mai?
Scherzi a parte. Li ho notati anch'io ma non ho ancora chiesto quale é la loro funzione e neanche sull'aiutante. Particolari che al momento sono poco importanti per me perché ho da lavorare tanto prima di utilizzare tali aggeggi.

Ma posso dirvi che quella palla li ha un significato enorme piú dei pilieri o dell'omino messo a muro. É importante perché diventa uno strumento di comunicazione e di comprensione che é in grado di capovolgere la relazione positivamente. Attraverso la palla si da modo al cavallo di ragionare ed esprimersi e quando un cavallo inizia a pensare con la propria testa e soprattutto agire di sua volontá l'orizzonte diventa infinito.

Tranuillo nessun rancore ne cattiva opinione su di te o sulla scuola, solo che si entrerebbe a discutere di cose spinose e conoscendo la mia passione per quello che faccio e avendo esperienze passate in questo forum in cui si è quasi sempre finiti a litigare, preferisco tener fede alla promessa fatta ad un amico e non rischiare di creare inutili polemiche. magari in altra sede un giorno potremo affrontare il discorso. Rinnovo comunque i ringraziamenti per la tua disponibilità e continuo a leggere interessato. Ciao

Cubi e palla li ho notati subito io .... Mi aspettavo la tua precisazione!



Qui la cosa si fa interessante (e anche controversa e delicata): ti chiedo di chiarire i rapporti fra "gioco" e "lavoro". Sul gioco, vorrei chiederti se ha lo stesso effetto sui maschi e sulle femmine, perchè nel comportamento naturale del cavallo la propensione al gioco è quasi esclusiva dei giovani e dei maschi adulti (soprattutto dei maschi adulti nel loro gruppo di "scapoli"). Le femmine adulte, in natura, sono "più serie". In effetti, nel branco di castroni e di femmine che ho sotto gli occhi, quelli che giocano sono quasi solo i maschi.
C'è inoltre il problema che giocare con un cavallo è una cosa delicata: il limite del pericolo (senza alcuna cattiveria da parte del cavallo) è molto vicino...

Caro Alex, quel tuo amico ha 12 diotrie su 10, il cubo e la palla e le "carte da poker" e il "cerchio" e le "racchette" era naturale che fossero là...un pò meno il piliere e il valletto.

Se qualcuno di voi ha idea a cosa servano i pilieri, quell'attrezzo dovrebbe esser messo al rogo dal "Savonarola" dell'est, alla sola vista - il guro petroliere - dovrebbe dare in escandescenze...figurarsi a tenerli nella sua cavallerizza!!

Se pensi che i pilieri li utilizzi per insegnare ai cavalli qualsiasi tipo di esercizio devo dirti che stai sbagliando.

Il rapporto tra gioco e lavoro é fondamentale. Un cavallo abituato a giocare é un cavallo allenato a pensare e ad agire. Questo si puó semplicemente tradurre in comunicazione. Ció vuol dire che si ha la comprensione reciproca di sapere, da parte dell'uomo, come approcciare una eventuale richiesta, da parte del cavallo, come reagire. Infatti, per ogni 10 minuti di lavoro si danno altrettanti minuti di gioco se non di piú. In questo modo il cavallo riprenderá a lavorare molto volentieri e piú gli si propone il gioco in una maniera interessante e divertente, piú lui sará concentrato su ció che verrá avendo la mente libera e rilassata.



Si, do ragione a te che al gioco sono piú portati i puledri e i maschi e che le femmine sono un pó piú restie. Ovviamente, se un puledro femmina viene tirato su con questa tipologia di rapporto sicuramente da grande avrá sempre la voglia di giocare. Mentre, per le femmine che iniziano ad una etá avanzata puó essere piú difficile ma se si riesce ad interessarle, chiaro che ci vuole un pó piú di tempo, puoi comunque far si che l'apprezzino e alla fine giocheranno come giocano gli altri. La mia Olandese di 13 anni, che é con me da due, sapeva solo cosa voleva dire lavorare e la cosa che conosceva di piú era il frustino. Adesso, dopo avergli dato del tempo per vedere un'altro aspetto del rapporto con l'uomo, dopo averla sferrata e curata, dopo averla nutrita nella maniera piú giusta, adesso é arrivato il momento per iniziare a giocare e ti dico che la prima, seconda, terza volta che gli ho presentato la palla l'ha completamente ignorata e dava l'impressione che non fosse interessata ma adesso ha iniziato ad essere curiosa e ad interagire con essa.



Si infatti.....ma proprio per questo bisogna sempre stabilire prima un buon rapporto e gradualmente avanzare nel gioco per poi arrivare a poter giocare anche in una maniera un pó piú wild "sfrenata".

Visto che mi sono state fatte tante domande, vorrei farne una io:
Come mai questa rapida perdita di interesse sull'argomento?
Grazie.

Questo forum é strano.. é da due settimane che non succede nulla.. la cosa non riguarda il tuo topic specifico.

Per quanto riguarda me ti ho fatto le domande che mi interessavano e quindi ho poco da argomentare, comunque ti ringrazio delle risposte e devo dire che la cosa che mi ha fatto piacere é stata la tua apertura nei confronti di tutte le scuole che lavorano nel rispetto del cavallo, cosa che invece dalla pubblicità che si fa della NHE sembrava quasi che bisognava chiudersi e ascoltare solo la voce del capo.
Abbiamo imparato che anche all interno di una sola scuola ci sono vari modoi di pensare, ed é giusto cosi.

Io invito tutti ad andare sempre verso qualcosa di meglio, mettersi in gioco e dubitare delle proprie idee, anche per un attimo, poi é normale che uno si concentri su un tipo di percorso ma cerchiamo sempre di togliere i paraocchi perche il mondo é veramente vario ed immenso, e questo forum ne é già un esempio

Ragazzi, mi sento in colpa.... effettivamente stavo spingendo un po' questa sezione, poi ho mollato di colpo il "contatto"... Vi ho già detto cosa sto facendo: sono impegnato anima e corpo nell'avvio del nuovo forum collegato al progetto sul comportamento equino di Andy Beck, http://www.equine-behavior.com , e veramente non ho più tempo per nient'altro (sto trascurando il mio stesso forum!).

Ma sembra con con qualche altro sforzo la cosa si avvii, e poi, vista la levatura dei partecipanti, andrà senz'altro avanti da sola.

Una domanda per Mauhorse. Anche nella mail list di Beck si è parlato di Nevzorov, elencando opinioni diverse. E' stato fatto il paragone con il gruppo AND, Art of Natural Dressage, che forse conosci.

Se lo conosci, sapresti dirci le differenze sostanziali nell'approccio al cavallo fra NHE e AND (ferme restando differenze notevoli nell'organizzazione del forum, e nel tipo di didattica)?